Informatore Interparrocchiale di: Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-Perugia email:santamariadellasperanzaperugia@gmail.com
martedì 31 luglio 2012
9-10 AGOSTO: SOLENNITÀ DI SAN LORENZO, DIACONO E MARTIRE TITOLARE DELLA CATTEDRALE DI PERUGIA
E’ da sempre molto sentita e partecipata a Perugia la solennità di San Lorenzo diacono e martire, che la Chiesa celebra il 10 agosto. Alle ore 11.30, nella cattedrale di San Lorenzo, l'arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti presiederà la solenne concelebrazione eucaristica con i canonici ed un folto gruppo di sacerdoti provenienti dall’Argentina, Bielorussia, Cina, Congo, Croazia, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Polonia, Stati Uniti d’America, Ucraina e Vietnam. I sacerdoti esteri giungono a Perugia nel periodo estivo per lo studio della lingua italiana e vengono ospitati dalla Casa del Clero e in alcune parrocchie della città. Al termine della concelebrazione, l'arcivescovo e i sacerdoti ospiti saranno ricevuti, come è tradizione, dai rappresentanti del Comune a Palazzo dei Priori.
Le celebrazioni in onore di San Lorenzo inizieranno il pomeriggio della vigilia (9 agosto) con il Vespro solenne (ore 18.00), presieduto da mons. Bassetti, e si concluderanno nel pomeriggio del 10 agosto con i Secondi Vespri (ore 18.00).
domenica 29 luglio 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
DICIASSETTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
29 LUGLIO 2012
Colore Liturgico:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La società attuale ci invita a saziare anche le più marginali esigenze fisiche, abituandoci al consumismo più sfrenato e alla celebrazione di un’immagine esteriore perfettamente in forma. La liturgia di oggi ci invita a riconsiderare quel vuoto interiore che spesso annida dentro di noi e che cerchiamo di ignorare per non provare vertigini di nausea e persino di disperazione. È il Signore che viene a colmarci quel vuoto con il dono della sua Parola e del suo Pane che cancella ogni fame. La sazietà che Lui ci offre è profonda e totale, non si estingue in poche ore ma permane oltre i giorni dell’uomo.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Eliseo si preoccupa della fame del popolo, ma è il Signore che, anche di fronte all’obiezione dell’inserviente, sazia la fame di ogni vivente.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
È compito di ogni battezzato l’edificazione di una chiesa Corpo di Cristo unitario e non spezzato nei brandelli della divisione e del settarismo. Alla discordia e alle eresie Paolo ricorda che la sorgente dell’unità è la presenza dello Spirito, del Signore Gesù e del Padre. L’unità nella fede rimane comunque illusoria se manca l’unità nell’amore tra i fratelli.
MONIZIONE AL VANGELO
Nei pani che sfamano la folla che si accalca nell’altura intorno al lago di Tiberiade si intravede il Pane eucaristico che Gesù donerà nella Pasqua. Ogni suo gesto e ogni sua parola superano la pura e semplice concretezza e immediatezza, per introdurci nel suo mistero. C’è comunque un pane concreto che sazia una folla affamata, il miracolo è tutto nel passaggio dall’esiguità dei cinque pani e due pesci alla grandezza dei cinquemila uomini e i dodici canestri avanzati. È dal poco dell’uomo che Dio crea le grandi cose.
29 LUGLIO 2012
Colore Liturgico:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La società attuale ci invita a saziare anche le più marginali esigenze fisiche, abituandoci al consumismo più sfrenato e alla celebrazione di un’immagine esteriore perfettamente in forma. La liturgia di oggi ci invita a riconsiderare quel vuoto interiore che spesso annida dentro di noi e che cerchiamo di ignorare per non provare vertigini di nausea e persino di disperazione. È il Signore che viene a colmarci quel vuoto con il dono della sua Parola e del suo Pane che cancella ogni fame. La sazietà che Lui ci offre è profonda e totale, non si estingue in poche ore ma permane oltre i giorni dell’uomo.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Eliseo si preoccupa della fame del popolo, ma è il Signore che, anche di fronte all’obiezione dell’inserviente, sazia la fame di ogni vivente.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
È compito di ogni battezzato l’edificazione di una chiesa Corpo di Cristo unitario e non spezzato nei brandelli della divisione e del settarismo. Alla discordia e alle eresie Paolo ricorda che la sorgente dell’unità è la presenza dello Spirito, del Signore Gesù e del Padre. L’unità nella fede rimane comunque illusoria se manca l’unità nell’amore tra i fratelli.
MONIZIONE AL VANGELO
Nei pani che sfamano la folla che si accalca nell’altura intorno al lago di Tiberiade si intravede il Pane eucaristico che Gesù donerà nella Pasqua. Ogni suo gesto e ogni sua parola superano la pura e semplice concretezza e immediatezza, per introdurci nel suo mistero. C’è comunque un pane concreto che sazia una folla affamata, il miracolo è tutto nel passaggio dall’esiguità dei cinque pani e due pesci alla grandezza dei cinquemila uomini e i dodici canestri avanzati. È dal poco dell’uomo che Dio crea le grandi cose.
domenica 22 luglio 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
SEDICESIMA
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MONIZIONE AMBIENTALE
Su uno scenario di monti, di steppe e di piccoli
spazi di verde si intravede un gregge disperso e senza meta, abbandonato ai
razziatori, alle belve del deserto, ai dirupi, alla sete e alla fame.
Sullo scenario dolce della Galilea, dove Gesù inizia la sua predicazione, si vede invece una folla in movimento, ansiosa, senza una guida, alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Simile ad un gregge senza pastore.
Sullo scenario di Gerusalemme, dominato dalla mole del tempio, Paolo guarda con amarezza la frontiera rigida e severa che, proprio all’interno del tempio divide la razza degli ebrei da quella dei pagani, costituita da un muro con targhe di marmo che minacciano la pena di morte per chi osasse varcare quel confine sacro.
La liturgia della Parola di oggi a questi scenari di dispersione e di divisione sostituisce unità, armonia e pace.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
In un panorama di pecore disseminate per monti e per deserti, Geremia vede entrare in scena un pastore dalla voce forte, dal progetto chiaro e giusto, dalla mano ferma come quella di Davide. Egli con il suo intervento, voluto da Dio, raduna quel gregge votato alla morte, lo raccoglie in una terra sicura e lo regge con giustizia e amore. Le pecore non hanno più terrore negli occhi, tutte sono al sicuro e nella pace.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Scrivendo ai cristiani di Efeso, Paolo pensa di trovarsi a Gerusalemme, all’interno della zona sacra del tempio, lui immagina che all’improvviso Cristo irrompe in quel luogo e fa crollare quel terribile muro di separazione permettendo a pagani e giudei di abbracciarsi e diventare un solo popolo riconciliato, che loda Dio e abita unito e felice nella sua casa.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù è appartato in un luogo solitario con i suoi discepoli, ma a lui giunge il rumore dei passi e l’onda delle voci della folla che lo cerca. Non può sottrarsi, né restare indifferente, si commuove e inizia a parlare, sa infatti che ancor prima di pane per sfamarsi, quegli uomini hanno bisogno di una voce che li conforti, di una Parola che li faccia sperare, di una persona che li ami.
22 Luglio 2012
Colore Liturgico:Verde
MONIZIONE AMBIENTALE
Sullo scenario dolce della Galilea, dove Gesù inizia la sua predicazione, si vede invece una folla in movimento, ansiosa, senza una guida, alla ricerca di qualcuno e di qualcosa. Simile ad un gregge senza pastore.
Sullo scenario di Gerusalemme, dominato dalla mole del tempio, Paolo guarda con amarezza la frontiera rigida e severa che, proprio all’interno del tempio divide la razza degli ebrei da quella dei pagani, costituita da un muro con targhe di marmo che minacciano la pena di morte per chi osasse varcare quel confine sacro.
La liturgia della Parola di oggi a questi scenari di dispersione e di divisione sostituisce unità, armonia e pace.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
In un panorama di pecore disseminate per monti e per deserti, Geremia vede entrare in scena un pastore dalla voce forte, dal progetto chiaro e giusto, dalla mano ferma come quella di Davide. Egli con il suo intervento, voluto da Dio, raduna quel gregge votato alla morte, lo raccoglie in una terra sicura e lo regge con giustizia e amore. Le pecore non hanno più terrore negli occhi, tutte sono al sicuro e nella pace.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Scrivendo ai cristiani di Efeso, Paolo pensa di trovarsi a Gerusalemme, all’interno della zona sacra del tempio, lui immagina che all’improvviso Cristo irrompe in quel luogo e fa crollare quel terribile muro di separazione permettendo a pagani e giudei di abbracciarsi e diventare un solo popolo riconciliato, che loda Dio e abita unito e felice nella sua casa.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù è appartato in un luogo solitario con i suoi discepoli, ma a lui giunge il rumore dei passi e l’onda delle voci della folla che lo cerca. Non può sottrarsi, né restare indifferente, si commuove e inizia a parlare, sa infatti che ancor prima di pane per sfamarsi, quegli uomini hanno bisogno di una voce che li conforti, di una Parola che li faccia sperare, di una persona che li ami.
domenica 15 luglio 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
QUINDICESIMA DOMENICA del Tempo Ordinario
Domenica 15 Luglio 2012
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia di oggi è un’analisi precisa e coraggiosa della Parola e di colui che l’annuncia. Fedeltà,totalità e libertà ne sono le caratteristiche essenziali. La fede non si limita al colloquio tra Dio e l’uomo, ma esige che esso si estenda anche agli altri uomini, non è un dono da tenere per se, ma deve essere comunicato a tutti quelli che il Signore ci fa incontrare. Dopo aver conosciuto Dio e avene fatto esperienza, ognuno di noi è chiamato ad essere testimone vero e credibile, per questo deve rimanere fedele a ciò che annuncia, nella totalità, in piena libertà, senza compromessi e a qualsiasi costo. Sapendo che il gioco vale la candela, infatti lo scopo ultimo è la salvezza dell’umanità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Di fronte a una religione di stato che lo vuole liquidare tacciandolo di profetismo professionale, Amos dichiara che la sua stessa vocazione e la sua stesa missione sono la garanzia per ciò che annuncia. È Dio che lo ha chiamato, lo ha tirandolo fuori dalla vita e lo ha inviato lontano dalla terra per portare la sua Parola.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’inno di benedizione che fa da prologo alla lettera agli efesini, è la sintesi del piano divino di salvezza, esprime la ricchezza del dono comunicato da Dio all’uomo che, benedetto, esplicita nella lode la coscienza che solo il Signore è la fonte della Grazia. Affermando che in Gesù deve essere ricondotto tutto l’essere, Paolo celebra l’elezione, la predestinazione, la rivelazione, l’eredità, la redenzione e il dono dello Spirito. In un solo termine Cristo stesso.
MONIZIONE AL VANGELO
Dalla narrazione marciana della missione traspare un senso di urgenza e di tensione, di impegno radicale e di povertà. I dodici sono come Gesù, predicatori dell’avvento del Regno, condividono la stessa disponibilità incondizionata e generosa con cui il Cristo annunzia l’Evangelo. Tutti noi, per essere cristiani, dobbiamo sentirci coinvolti nella stessa chiamata.
Domenica 15 Luglio 2012
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia di oggi è un’analisi precisa e coraggiosa della Parola e di colui che l’annuncia. Fedeltà,totalità e libertà ne sono le caratteristiche essenziali. La fede non si limita al colloquio tra Dio e l’uomo, ma esige che esso si estenda anche agli altri uomini, non è un dono da tenere per se, ma deve essere comunicato a tutti quelli che il Signore ci fa incontrare. Dopo aver conosciuto Dio e avene fatto esperienza, ognuno di noi è chiamato ad essere testimone vero e credibile, per questo deve rimanere fedele a ciò che annuncia, nella totalità, in piena libertà, senza compromessi e a qualsiasi costo. Sapendo che il gioco vale la candela, infatti lo scopo ultimo è la salvezza dell’umanità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Di fronte a una religione di stato che lo vuole liquidare tacciandolo di profetismo professionale, Amos dichiara che la sua stessa vocazione e la sua stesa missione sono la garanzia per ciò che annuncia. È Dio che lo ha chiamato, lo ha tirandolo fuori dalla vita e lo ha inviato lontano dalla terra per portare la sua Parola.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’inno di benedizione che fa da prologo alla lettera agli efesini, è la sintesi del piano divino di salvezza, esprime la ricchezza del dono comunicato da Dio all’uomo che, benedetto, esplicita nella lode la coscienza che solo il Signore è la fonte della Grazia. Affermando che in Gesù deve essere ricondotto tutto l’essere, Paolo celebra l’elezione, la predestinazione, la rivelazione, l’eredità, la redenzione e il dono dello Spirito. In un solo termine Cristo stesso.
MONIZIONE AL VANGELO
Dalla narrazione marciana della missione traspare un senso di urgenza e di tensione, di impegno radicale e di povertà. I dodici sono come Gesù, predicatori dell’avvento del Regno, condividono la stessa disponibilità incondizionata e generosa con cui il Cristo annunzia l’Evangelo. Tutti noi, per essere cristiani, dobbiamo sentirci coinvolti nella stessa chiamata.
domenica 8 luglio 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
QUATTORDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
11 Luglio 2011
Colore Liturgico: VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
L’esperienza del rifiuto della Parola è una delle costanti della missione di Ezechiele, di Paolo e di Gesù. L’indifferenza di fronte alla provocazione del messaggio, la reazione dura ed ostile appartengono alla dinamica della libertà umana. Tuttavia il credente deve continuare a seminare la Parola, e la crisi, il dubbio, l’insuccesso non devono mai scoraggiare, perchè sono il terreno su cui Dio può celebrare il suo misterioso svelarsi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Ezechiele ci riporta una meditazione sulla drammaticità della missione profetica destinata ad un mondo incomprensivo ed ostile. Il popolo di Israele da sempre è ostinato e peccatore e, in esilio rende martire il suo profeta ma, ascolti o non ascolti, non potrà far tacere la sua voce, perché è voce di Dio stesso.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Paolo sente che il suo ministero deve necessariamente attraversare delle prove per essere autentico. Assalito dalle sofferenze lui sa di non essere solo e abbandonato, la Grazia di Dio è la forza nella sua testimonianza evangelica. Nasce così una celebrazione della potenza della Parola proprio nella debolezza congenita che la riveste, proprio nell’umiliazione che presenta, proprio nello scandalo che essa suscita.
MONIZIONE AL VANGELO
Marco ci racconta l’esperienza vissuta da Gesù nel suo villaggio, Nazareth. La falsa religiosità dei nazaretani rifiuta di riconoscere l’intervento di Dio all’interno di un evento e di una persona che risultano del tutto ordinari. Invece la rivelazione di Dio passa proprio attraverso l’incarnazione, la presenza di Dio è invisibile agli occhi dei falsi religiosi proprio per la sua visibilità e la sua normalità quotidiana.
11 Luglio 2011
Colore Liturgico: VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
L’esperienza del rifiuto della Parola è una delle costanti della missione di Ezechiele, di Paolo e di Gesù. L’indifferenza di fronte alla provocazione del messaggio, la reazione dura ed ostile appartengono alla dinamica della libertà umana. Tuttavia il credente deve continuare a seminare la Parola, e la crisi, il dubbio, l’insuccesso non devono mai scoraggiare, perchè sono il terreno su cui Dio può celebrare il suo misterioso svelarsi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Ezechiele ci riporta una meditazione sulla drammaticità della missione profetica destinata ad un mondo incomprensivo ed ostile. Il popolo di Israele da sempre è ostinato e peccatore e, in esilio rende martire il suo profeta ma, ascolti o non ascolti, non potrà far tacere la sua voce, perché è voce di Dio stesso.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Paolo sente che il suo ministero deve necessariamente attraversare delle prove per essere autentico. Assalito dalle sofferenze lui sa di non essere solo e abbandonato, la Grazia di Dio è la forza nella sua testimonianza evangelica. Nasce così una celebrazione della potenza della Parola proprio nella debolezza congenita che la riveste, proprio nell’umiliazione che presenta, proprio nello scandalo che essa suscita.
MONIZIONE AL VANGELO
Marco ci racconta l’esperienza vissuta da Gesù nel suo villaggio, Nazareth. La falsa religiosità dei nazaretani rifiuta di riconoscere l’intervento di Dio all’interno di un evento e di una persona che risultano del tutto ordinari. Invece la rivelazione di Dio passa proprio attraverso l’incarnazione, la presenza di Dio è invisibile agli occhi dei falsi religiosi proprio per la sua visibilità e la sua normalità quotidiana.
sabato 7 luglio 2012
domenica 1 luglio 2012
Mamma il Grest è Finito
SI E’ CONCLUSO IL GREST --------CLICCA SULLA LOCANDINA
– Si è concluso venerdì sera il Grest 2012. Un grazie a tutti coloro che sotto la guida sapiente e appassionata di Valeria Bigerna hanno condotto l’avventura estiva dei nostri ragazzi. I migliori auguri anche agli animatori che si sono resi disponibili per i campiscuola ormai imminenti.
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Vogliamo riportare alcuni commenti dei ragazzi e dei genitori presenti alla serata conclusiva del Grest 2012
"E tornando a casa stranamente mi lascia un leggero sconforto sapere che domani non mi dovrò alzare presto per andare al Grest. - Grazie a tutti gli animatori per questa nuova esperienza … -“Che bellissime giornate passate al gruppo estivo” -Grest, mi mancherai... - Grazie a tutti per queste due settimane al Grest 2012.” … -“Complimenti a tutta l'organizzazione del Grest per la serata di oggi! Soprattutto vedere i giovani animatori così entusiasti e motivati rappresenta un segno di fiducia per noi genitori.. non siamo soli a educare i nostri figli!” - “Quando la mattina passo nelle vicinanze dell’oratorio e vi sento incitare i ragazzi, mi commuovo, mi vengono i brividi perché si sente che lo fate con entusiasmo e cuore e... mi verrebbe tanta voglia di essere anch'io tra quei bambini!!!” - “Ma perché il Grest non dura tutto l'anno?????? Grazie di tutto...”
– Si è concluso venerdì sera il Grest 2012. Un grazie a tutti coloro che sotto la guida sapiente e appassionata di Valeria Bigerna hanno condotto l’avventura estiva dei nostri ragazzi. I migliori auguri anche agli animatori che si sono resi disponibili per i campiscuola ormai imminenti.
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Vogliamo riportare alcuni commenti dei ragazzi e dei genitori presenti alla serata conclusiva del Grest 2012
"E tornando a casa stranamente mi lascia un leggero sconforto sapere che domani non mi dovrò alzare presto per andare al Grest. - Grazie a tutti gli animatori per questa nuova esperienza … -“Che bellissime giornate passate al gruppo estivo” -Grest, mi mancherai... - Grazie a tutti per queste due settimane al Grest 2012.” … -“Complimenti a tutta l'organizzazione del Grest per la serata di oggi! Soprattutto vedere i giovani animatori così entusiasti e motivati rappresenta un segno di fiducia per noi genitori.. non siamo soli a educare i nostri figli!” - “Quando la mattina passo nelle vicinanze dell’oratorio e vi sento incitare i ragazzi, mi commuovo, mi vengono i brividi perché si sente che lo fate con entusiasmo e cuore e... mi verrebbe tanta voglia di essere anch'io tra quei bambini!!!” - “Ma perché il Grest non dura tutto l'anno?????? Grazie di tutto...”
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
TREDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
1 Luglio 2012
Colore Liturgico:Verde
MONIZIONE AMBIENTALE
Oggi incontriamo Dio fonte della vita. La vita intesa nel senso più ampio del termine. Lui è amante della vita, è Dio dei vivi e non dei morti, tesse con amore ogni creatura nel grembo della madre, è lui stesso risurrezione e vita. Ha reso tutti noi ricchi della sua vita eterna e divina; per questo l’incubo della morte, pur reale perché segno del nostro limite di creature, è con Lui meno tragico, anzi si apre alla speranza dell’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Nel progetto di Dio non è compresa la morte che è frutto dell’opera del demonio. Il Signore ha voluto ogni sua creatura a immagine della propria natura, quindi con l’impronta dell’immortalità e della divinità. Scegliere tra Dio e demonio vuol dire scegliere tra vita e morte.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
La colletta per la chiesa di Gerusalemme che si trova nel bisogno fornisce alla comunità dei cristiani di Corinto l’occasione per sperimentare sull’esempio di Cristo l’esperienza del dono gratuito per creare uguaglianza, carità e comunione.
MONIZIONE AL VANGELO
I miracoli esistono solo in presenza di fede. La figlia morente di Giairo e la donna affetta da emorragia ricevono il dono della vita nuova, nuova perché rinnovata, sanata, salvata. È sulla certezza della risurrezione di Cristo che si apprende il senso del dolore e della morte umana. Lui attraversando queste realtà le ha conquistate alla gloria divina aprendole alla speranza e alla vita vera.
1 Luglio 2012
Colore Liturgico:Verde
MONIZIONE AMBIENTALE
Oggi incontriamo Dio fonte della vita. La vita intesa nel senso più ampio del termine. Lui è amante della vita, è Dio dei vivi e non dei morti, tesse con amore ogni creatura nel grembo della madre, è lui stesso risurrezione e vita. Ha reso tutti noi ricchi della sua vita eterna e divina; per questo l’incubo della morte, pur reale perché segno del nostro limite di creature, è con Lui meno tragico, anzi si apre alla speranza dell’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Nel progetto di Dio non è compresa la morte che è frutto dell’opera del demonio. Il Signore ha voluto ogni sua creatura a immagine della propria natura, quindi con l’impronta dell’immortalità e della divinità. Scegliere tra Dio e demonio vuol dire scegliere tra vita e morte.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
La colletta per la chiesa di Gerusalemme che si trova nel bisogno fornisce alla comunità dei cristiani di Corinto l’occasione per sperimentare sull’esempio di Cristo l’esperienza del dono gratuito per creare uguaglianza, carità e comunione.
MONIZIONE AL VANGELO
I miracoli esistono solo in presenza di fede. La figlia morente di Giairo e la donna affetta da emorragia ricevono il dono della vita nuova, nuova perché rinnovata, sanata, salvata. È sulla certezza della risurrezione di Cristo che si apprende il senso del dolore e della morte umana. Lui attraversando queste realtà le ha conquistate alla gloria divina aprendole alla speranza e alla vita vera.
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