VI DOMENICA DI PASQUA
Lo Spirito, come ci ricorda la prima lettura tratta dal libro degli Atti, è il protagonista della vita della comunità cristiana nascente. Egli infatti da forza e fecondità all’opera degli Apostoli, i quali con la preghiera, i miracoli e la testimonianza,annunciano e donano ad ogni creatura la salvezza del Cristo Risorto.
Nella seconda lettura l’Apostolo Pietro, invita i cristiani ad essere coraggiosi testimoni nella fede, forti nella speranza, anche di fronte alle avversità e alle persecuzioni. La forza della testimonianza della Chiesa non passa attraverso il prestigio e il potere, ma attraverso la mitezza, il rispetto e l’amore verso i fratelli.
Gesù nel discorso che proclama durante l’ultima cena afferma che il compimento delle promesse di Dio si realizza nel dono dello Spirito Santo. Senza lo Spirito, che è disceso sul Cristo e da lui è stato effuso su ogni carne, la salvezza dell’uomo resterebbe incompiuta: l’abisso che ci separa nel tempo dagli eventi pasquali rimarrebbe incolmato, e lo stesso Gesù si ridurrebbe a uno splendido modello, lontano da noi, ma non sarebbe il Vivente in noi e per noi.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,cantate la gloria del suo nome,dategli gloria con la lode.Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!
Vangelo
Gv 14,15-21Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Anno A
LETTURE:
Prima-Atti (8,5-8.14-17)
Seconda-1 lettera di S.Pietro apostolo (3,15-18)
Vangelo-Gv.(14, 15,21)
PILLOLE DI PAROLA
di Cristina Rossini
La liturgia della VI domenica di Pasqua ci invita ad accogliere e ad essere docili allo Spirito che Cristo, morto e risorto, ci ha donato. E’ proprio grazie allo Spirito che la nostra incapacità di amare diviene capacità di donazione e di servizio, la nostra incertezza umana diviene speranza certa e vissuta, le nostre divisioni e divergenze divengono unità.Lo Spirito, come ci ricorda la prima lettura tratta dal libro degli Atti, è il protagonista della vita della comunità cristiana nascente. Egli infatti da forza e fecondità all’opera degli Apostoli, i quali con la preghiera, i miracoli e la testimonianza,annunciano e donano ad ogni creatura la salvezza del Cristo Risorto.
Nella seconda lettura l’Apostolo Pietro, invita i cristiani ad essere coraggiosi testimoni nella fede, forti nella speranza, anche di fronte alle avversità e alle persecuzioni. La forza della testimonianza della Chiesa non passa attraverso il prestigio e il potere, ma attraverso la mitezza, il rispetto e l’amore verso i fratelli.
Gesù nel discorso che proclama durante l’ultima cena afferma che il compimento delle promesse di Dio si realizza nel dono dello Spirito Santo. Senza lo Spirito, che è disceso sul Cristo e da lui è stato effuso su ogni carne, la salvezza dell’uomo resterebbe incompiuta: l’abisso che ci separa nel tempo dagli eventi pasquali rimarrebbe incolmato, e lo stesso Gesù si ridurrebbe a uno splendido modello, lontano da noi, ma non sarebbe il Vivente in noi e per noi.
PRIMA LETTURA
At 8,5-8.14-17 Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 65
Acclamate Dio, voi tutti della terra.
At 8,5-8.14-17 Imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 65
Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,cantate la gloria del suo nome,dategli gloria con la lode.Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!
A te si prostri tutta la terra,a te canti inni, canti al tuo nome».Venite e vedete le opere di Dio,terribile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terraferma;passarono a piedi il fiume:per questo in lui esultiamo di gioia.Con la sua forza domina in eterno.
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,e narrerò quanto per me ha fatto.Sia benedetto Dio,che non ha respinto la mia preghiera,non mi ha negato la sua misericordia
Seconda lettura
1Pt 3,15-18Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.
Dalla prima lettera di san Pietro apostoloCarissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.
1Pt 3,15-18Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.
Dalla prima lettera di san Pietro apostoloCarissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito.
Parola di Dio
Vangelo
Gv 14,15-21Pregherò il Padre e vi darà un altro Paràclito.
+ Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Parola del Signore
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