mercoledì 31 dicembre 2008

1 Gennaio 2009

Maria SS.ma Madre di Dio, Regina della Pace (Solennità) ANTIFONA D’INGRESSO Salve, Madre santa: tu hai dato alla luce il Re che governa il cielo e la terra per i secoli in eterno. ATTO PENITENZIALE Fratelli, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati. C: Signore, che non sei venuto a condannare, ma a perdonare, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Cristo, che fai festa per ogni peccatore pentito, abbi pietà di noi. A: Cristo, pietà. C: Signore, che perdoni molto a chi molto ama, abbi pietà di noi. A: Signore, pietà. C: Dio Onnipotente abbia misericordia di voi, perdoni i vostri peccati e vi conduca alla vita eterna. A: Amen. GLORIA Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati dal mondo abbi pietà di noi; tu che togli i peccati dal mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella gloria di Dio Padre. Amen. COLLETTA O Dio, che nella verginità feconda di Maria hai donato agli uomini i beni della salvezza eterna, fà che sperimentiamo la sua intercessione, poichè per mezzo di lei abbiamo ricevuto l’autore della vita, Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo… PRIMA LETTURA Nm 6, 22-27 Dal libro dei Numeri Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò». C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio. SALMO RESPONSORIALE Sal.66 RIT: Dio abbia pietà di noi e ci benedica. Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. SECONDA LETTURA Gal 4, 4-7 Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio. C: Parola di Dio. A: Rendiamo grazie a Dio. CANTO AL VANGELO Alleluia, Alleluia. Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Alleluia. VANGELO Lc 2, 16-21 Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo. PROFESSIONE DI FEDE Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. PREGHIERA DEI FEDELI Con l’animo pieno di esultanza per la divina maternità di Maria Vergine, innalziamo al Padre, che l’ha associata al mistero della redenzione, la nostra filiale e unanime preghiera. R. O Maria, intercedi per noi presso il tuo Figlio. Per la comunità ecclesiale, perché sull’esempio di Maria, immagine e modello della Chiesa, sia docile nell’ascolto della parola di vita e porti a tutti gli uomini il dono del Salvatore, preghiamo. R. Per i papà e le mamme, perché accolgano il dono della vita come una benedizione di Dio e siano per i loro figli guide e testimoni nella fede, preghiamo. R. Per tutti i popoli della terra, perché sappiamo vincere le suggestioni della violenza e della guerra e impegnino tutte le loro energie e risorse all’edificazione di una stabile pace, preghiamo. R. Per la donna del nostro tempo, perché in Maria nuova Eva trovi il senso della propria vocazione, il culto della verità e il valore autentico della bellezza e dell’amore, preghiamo. R. Per noi qui presenti, perché l’anno nuovo che la bontà del Padre ci dona sia vissuto come tempo di grazia nell’adesione operosa e serena alla sua volontà, preghiamo. R. O Dio, principio e fine di tutte le cose, accogli dalle mani di Maria, vergine e madre, le preghiere fiduciose del tuo popolo; donaci di crescere con la forza del tuo Spirito fino alla pienezza della vita in Cristo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. SULLE OFFERTE O Dio, che nella tua provvidenza dai inizio e compimento a tutto il bene che è nel mondo, fà che in questa celebrazione della divina Maternità di Maria gustiamo le primizie del tuo amore misericordioso per goderne felicemente i frutti. Per Cristo nostro Signore-Amen PREFAZIO E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, nella … della beata Vergine Maria. Per opera dello Spirito Santo, ha concepito il tuo unico Figlio; e sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode: ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gesù Cristo è sempre lo stesso ieri, oggi e nei secoli eterni. DOPO LA COMUNIONE Con la forza del sacramento che abbiamo ricevuto guidaci, Signore, alla vita eterna, perchè possiamo gustare la gioia senza fine con la sempre Vergine Maria, che veneriamo madre del Cristo e di tutta la Chiesa. Per Cristo nostro Signore.

martedì 30 dicembre 2008

GIORNATA MONDIALE DELLA PACE

1° gennaio 2009 42a Giornata Mondiale della Pace
Il Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI per la celebrazione della 42a Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2009, sarà dedicato al tema: «Combattere la povertà, costruire la pace». Lo scandalo della povertà manifesta l’inadeguatezza degli attuali sistemi di convivenza umana nel promuovere la realizzazione del bene comune (cfr Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 69). Ciò rende necessaria una riflessione sulle radici profonde della povertà materiale, quindi anche sulla miseria spirituale che rende l’uomo indifferente alle sofferenze del prossimo. La risposta va allora cercata prima di tutto nella conversione del cuore dell’uomo al Dio della carità (cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Deus caritas est), per conquistare così la povertà di spirito secondo il Messaggio di salvezza annunciato da Gesù nel Discorso della Montagna: «Beati i poveri in Spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3). Combattere la povertà, costruire la pace Il mondo delle associazioni cattoliche che si impegnano per la pacificazione e contro il sottosviluppo plaude convinto alla scelta fatta da Benedetto XVI di dedicare la prossima Giornata mondiale della pace al binomio «povertà-pace». Perché – dicono all’unisono diversi rappresentanti del mondo ecclesiale attivo nelle ‘trincee’ della solidarietà nel Sud del mondo – è appunto duplice l’impegno per un mondo di pace e giustizia: da una parte, una doverosa opera di sensibilizzazione nel Nord del globo dove va sconfitta la «miseria spirituale» che attanaglia l’uomo ricco; e poi la concreta solidarietà nel Sud laddove la povertà è un «problema materiale» e si lega, in un perverso circolo, alla tragedia della guerra. «Va sottolineato come, con questo intervento, il Papa introduca il grande tema del valore della dignità dell’essere umano», commenta Alberto Piatti, segretario generale di Avsi (una ONG, presente in 40 Paesi con 120 operatori e 700 collaboratori locali). «Bene fa il Pontefice ad affrontare la questione della povertà da due prospettive: nel Sud del mondo la miseria porta al disfacimento della persona nei suoi bisogni, perché quando uno ha bisogno di trovare da mangiare non riesce a pensare ad altro, ma così non riesce neppure a capire e percepire la dignità di se stesso. Nel Nord, invece, vi è un’aridità del cuore che è diventata imponente: una recente ricerca inglese ha dimostrato che il 30% del cibo acquistato da una famiglia nel Nord del mondo va dritta nella pattumiera, e molto di questo è commestibile». Secondo Piatti, diventa centrale il ruolo dell’educazione: «Al di là del bilancio fallimentare del recente vertice Fao sull’emergenza alimentare, non saranno le grandi programmazioni a risolvere il problema della fame nel mondo. Se, come dimostrato, il 17% delle terre irrigue produce il 40% degli alimenti del mondo, basta un po’ d’acqua in più, una formazione migliore del lavoratore a garantire raccolti più abbondanti». E nel Nord, di quale educazione alla pace c’è bisogno? «Le persone vanno formate alla consapevolezza che non è il consumo che assegna la dignità dell’uomo – annota Piatti –. 25 Inoltre, come dice Benedetto XVI nella Spe salvi, il nodo è la nostra idea di sviluppo: non va identificato solo con quello di carattere tecnico, ma anche con la libertà dell’individuo». Da parte sua don Ferdinando Colombo, vicepresidente del VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) sposa in toto il clou del messaggio del Pontefice: «Sono molto contento di questo tema perché, dicendo che la povertà va combattuta, il Papa riconosce che essa è un crimine e non una fatalità. Oggi non basta commuoversi un po’ o fermarsi all’offerta: c’è bisogno di combattere contro la miseria per un impegno etico. Questo è un passaggio importante perché si passa dal semplice bisogno del povero al suo diritto umano di soggetto con una dignità. Inoltre, il tema del rapporto tra povertà e pace interpella il credente e anche il non credente perché rilancia i diritti umani e quindi può attraversare tutte le culture e le religioni». Di qui, ribadisce don Colombo, scaturisce la necessità di «formare le persone, in particolare i giovani, a una maggior conoscenza delle situazioni di povertà, a non restarvi indifferenti e a prendere posizione. Magari andando di persona, anche per un mese, a conoscere la povertà di tante persone in un Paese del Sud del mondo». Parla di «tema molto opportuno » Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio: «Dalla nostra esperienza sul campo siamo convinti nel dire che la guerra è la madre di tutte le povertà, per cui costruire la pace è il modo migliore per sconfiggere la miseria. Oggi, poi, le povertà sono in crescita, anche nelle società più ricche: in particolare, quella spirituale, di società ripiegate su se stesse, che considerano per sé la sicurezza il tema più importante. Tutto ciò, però, porta spesso a dimenticare e condizioni di vita molto più drammatiche di milioni di uomini e donne». E chi la povertà e la guerra le incontra nelle piaghe dell’Africa ferita da interminabili conflitti e dalla miseria endemica vede con grande favore la richiesta di Benedetto XVI di «combattere» contro la povertà per «costruire la pace»: «La miseria è la più grande malattia dell’Africa», spiega don Luigi Mazzucato, già presidente di CUAMMM medici con l’Africa», ONG presente in 7 Paesi con 92 operatori e 56 progetti sanitari. «La scelta di questo argomento ci fa estremamente piacere perché porta la voce più alta della Chiesa a parlare su questo dramma moralmente inaccettabile». Mazzucato ricorda come «negli Obiettivi del millennio ci sia proprio la sconfitta della povertà del mondo entro il 2015, ma siamo già arrivati al 2008 e gli aiuti internazionali vengono solo promessi e mai mantenuti. Giustamente il Papa fa eco a Paolo VI che nella Populorum progressio aveva avanzato una durissima denuncia verso la povertà e fatto un forte richiamo ai Paesi più ricchi». Le associazioni presenti nel Sud del mondo sull’appello del Papa: «I Paesi ricchi vanno sensibilizzati sulle loro responsabilità davanti ai poveri».

sabato 27 dicembre 2008

SANTA FAMIGLIA DI GESU',MARIA E GIUSEPPE

28 DICEMBRE 2008
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Prima lettura Gen 15,1-6; 21,1-3Uno nato da te sarà tuo erede.
Seconda lettura Eb 11,8.11-12.17-19La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.
Vangelo Lc 2,22-40Il bambino cresceva, pieno di sapienza.
Monizione Ambientale
Fratelli e sorelle, celebriamo la festa della Santa Famiglia di Nazareth, composta da Gesù, Maria e Giuseppe. Sappiamo che oggi la famiglia, costituita dal matrimonio, attraversa una forte crisi, mentre vengono proposti modelli di famiglia contrari al disegno di Dio. Riaffermiamo, alla luce della famiglia di Nazareth, la nostra adesione al piano di Dio sulla famiglia, consapevoli che anche noi – come Chiesa – ora formiamo la famiglia di Dio, animata dallo Spirito Santo e riunita nel nome del nostro Padre comune attorno a Cristo suo Figlio e nostro fratello.
Monizione alla Prima Lettura
Ascoltiamo la narrazione dell’alleanza tra Dio e Abramo. La Chiesa ci propone oggi la lettura di questo brano per sottolineare quanto fosse desiderata dalla famiglia di Abramo e Sara la nascita di un figlio, e come Dio esaudì le loro preghiere regalando la gioia della nascita del figlio Isacco.
Monizione alla Seconda Lettura
L’autore della lettera agli Ebrei narra la fede totale di Abramo e di Sara in Dio, fede che sta alla base della nascita del popolo ebreo. La Chiesa propone oggi questo brano alla riflessione di tutte le famiglie cristiane, perché vedano in Abramo e Sara il modello di una famiglia che mette la fede alla base della vita.
Monizione al Vangelo
Il Vangelo di questa domenica prevede la presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme .
Il contesto del brano è senz’altro l’infanzia di Gesù che l’evangelista Luca raccoglie e concentra in due capitoli segnati non solo dal desiderio di fare una cronaca degli eventi della famiglia di Nazaret ma soprattutto di annunciare il grande mistero che si rivela attraverso quella famiglia benedetta da Dio. Dei molteplici aspetti che si potrebbero elencare ne sottolineiamo uno la presenza di Simeone ed Anna, segno di una profezia che dà testimonianza alla novità di Cristo.

sabato 20 dicembre 2008

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Pillole di Parola
a cura di Cristina Rossini
Prima lettura 2Sam 7,1-5.8-12.14.16
Seconda lettura Rm 16,25-27
Vangelo Lc 1,26-38
_________________________________________________________ Monizione Ambientale
Onoriamo in questa celebrazione la Vergine obbediente all’annuncio dell’angelo e adoriamo Cristo, il Figlio di Dio incarnato nel suo grembo. Prepariamo il presepe nei nostri cuori perché Gesù è lì che vuole abitare. Dall’inizio dei tempi il Signore ci ha fatto capire che non è nelle case di pietra che vuole vivere, ma che vuole nascere e rimanere nelle pietre vive che sono le sue creature. Imitiamo l’obbedienza di Maria, il suo SI responsabile e generoso e permettiamo così al Verbo di Dio di crescere dentro di noi con la nostra obbedienza alla volontà del Padre sulla nostra vita. Monizione alla Prima Lettura
Davide vuole costruire un tempio, una casa al Signore. Ma Dio fa sapere a Davide, per mezzo del profeta Natan che sarà Lui stesso, il Signore, a costruire una casa a Davide cioè a dargli un casato e una discendenza sicura e grande. Tutto questo viene detto come giocando sulla stessa parola ebraica che significa sia la casa materiale chela discendenza. Dalla discendenza di Davide infatti nascerà il Messia e da Lui il popolo di Dio. Monizione alla Seconda Lettura
San Paolo ci ricorda qual è il grande mistero, cioè il grande progetto di salvezza che Dio ha fatto per gli uomini: salvarli mediante Gesù Cristo fatto uomo; per accogliere questa salvezza occorre l’obbedienza della fede, cioè fidarsi pienamente di Dio e affidare a Gesù Cristo la nostra vita.
Monizione al Vangelo L’Evangelista Luca oggi ci presenta Maria, la serva fedele e vigilante, colei che ha talmente accolto la Parola di Dio nel suo cuore da diventare madre del Verbo di Dio fatto carne. Ella ha saputo riconoscere così bene la visita del Signore nella sua vita che ha avuto la gioia di portare nel suo grembo il Salvatore e di donarlo al mondo.

giovedì 18 dicembre 2008

ORIGINI E FINALITA’ DI AZIONE CATTOLICA

L'Azione Cattolica Italiana è la più antica, ampia e diffusa tra le associazioni cattoliche laicali d'Italia, attualmente conta circa quattrocentomila soci e, secondo i dati emersi da alcune ricerche della Conferenza Episcopale Italiana, alle sue attività partecipano ogni anno complessivamente oltre un milione di cattolici italiani.


Le origini dell'Azione Cattolica risalgono al 1867, quando due giovani universitari, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, fondarono la Società della Gioventù Cattolica, il cui motto era "Preghiera, Azione, Sacrificio". Più tardi, nel 1904, Papa Pio X promuove la nascita di una nuova organizzazione laicale cattolica, che avrebbe sostituito la Società della Gioventù Cattolica, la quale prenderà il nome di Azione Cattolica.
La nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo nel primo dopoguerra impone una riorganizzazione del laicato cattolico con una migliore definizione di compiti di Azione Cattolica, che costituisce un importante braccio del Partito Popolare oltre che della Chiesa Cattolica.
Con l’avvento del Fascismo, l’Azione Cattolica, era vista quindi come un pericoloso oppositore dell’ideologia fascista, poiché considerata il braccio laicale della Chiesa. Mussolini, decretò lo scioglimento di tutte le associazioni che non fossero state fasciste, da qui nacque lo scontro con il Vaticano, che non accettò lo scioglimento anche dei circoli di Azione Cattolica. Il dittatore, per non compromettere la stabilità del rapporto tra Chiesa e Fascismo, fu costretto a far marcia indietro e a escludere dal divieto l'Azione Cattolica. L'articolo 43 del Concordato infine aveva riconosciuto ufficialmente l'Azione Cattolica a patto che essa svolgesse la propria attività fuori di ogni partito, alla dipendenza della Chiesa e per diffondere i principi cattolici. Tuttavia l’Azione Cattolica ebbe sempre un ruolo di forte contrasto al Partito Fascista, e non mancarono periodi di tensione.
Lo spirito di rinnovamento seguito al Concilio Vaticano II, porta l'Azione Cattolica a compiere la "scelta religiosa", decidendo così, di non essere più collaterale a nessun partito politico, e pur rimanendo immersa nel sociale, torna a riscoprire le proprie origini religiose nell'impegno all'annuncio del Vangelo e all'educazione alla fede.
Dal 1998 anche a Gavarno iniziano le prime esperienze di fede e di Chiesa attraverso l’Azione Cattolica, inizialmente da un piccolo gruppo sotto la guida di Don Cesare, ampliatosi successivamente, anche grazie all’arrivo di Monsignor Achille. Attualmente conta una ventina di soci, uomini e donne, che hanno scelto di partecipare attivamente alla vita della parrocchia, assistendo a varie attività vicariali.
In cosa consiste il percorso formativo di Azione Cattolica?
L’itinerario formativo di quest’anno, ci ha consentito di scoprire la longevità come vocazione, dono che il Signore ci fa per rigenerare in noi e tra noi altrettanta gratuità, testimoniando cioè quei valori che ci hanno sostenuto negli anni e che riteniamo fondamentali anche per costruire il bene comune.
Le scelte del prossimo anno vogliono quindi mettere al centro il nostro impegno, per creare relazioni autentiche nelle nostre Comunità e la dove possibile all’interno di Istituzioni Sociali, in primo luogo come genitori, credenti, cittadini e infine membri di Azione Cattolica.
  • Come genitori, educando i nostri figli alla responsabilità sociale e cristiana che è carente nelle nostre case.
  • Come credenti intendiamo attenerci alle indicazioni pastorali della chiesa.
  • Come cittadini vogliamo innanzitutto attivarci per un riarmo morale nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia e nel contesto della crisi economica che ha investito il mondo.
  • Come membri di Azione Cattolica desideriamo attuare il programma associativo che vuole appunto ribadire la nostra identità che ha come finalità la formazione di laici credenti che, radicati in una forte vita spirituale, considerino essenziale la partecipazione consapevole e il pieno coinvolgimento nella vita del mondo e della città.
In conclusione, riprendendo le parole di Papa Giovanni Paolo II, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù nel 2002 a Toronto, il fine di Azione Cattolica è cercare di formare degli operatori capaci di non lasciarsi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e più autentici del loro cuore.

Azione Cattolica di Perugia

lunedì 15 dicembre 2008

PROSSIMI APPUNTAMENTI

mercoledì 10 dicembre 2008

TERZA DOMENICA DI AVVENTO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo
PILLOLE DI PAROLA
a curadi Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE Dopo averci ricordato la vigilanza operosa e la conversione del cuore, oggi, a metà del cammino di avvento, la liturgia ci invita con insistenza ad essere nella gioia, perché il Signore è vicino, anzi è già con noi. Perché questa gioia sia autentica, siamo invitati a pregare incessantemente, ad accogliere la Parola e ad essere docili all’azione dello Spirito Santo. La certezza che il Signore agisce nella nostra vita e ci ricolma di speranza, di gioia e di pace, ci da forza per prepararci a vivere un santo Natale.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Isaia, parlando della missione profetica che Dio gli ha affidato, dichiara di essere stato inviato a portare gioia e salvezza ai poveri e agli oppressi. Ma le sue parole ci fanno immediatamente pensare al vero grande profeta: Gesù, che nella sinagoga di Nazaret applica a sé il brano che ascolteremo.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
La gioia, la preghiera, la docilità dello Spirito, il coraggio profetico, il discernimento tra il bene e il male, la santità: ecco il nostro impegno e il nostro programma di vita in attesa del Signore che viene. Ecco cosa fare per vivere davvero il Natale, ecco cosa fare ogni giorno della vita per andare incontro al Signore con la certezza di poterlo incontrare.
MONIZIONE AL VANGELO
Dio, in Cristo, fascia le piaghe del cuore. Dio, in Cristo, libera gli schiavi e i prigionieri. Dio, in Cristo, offre a tutti la misericordia. Giovanni Battista ne è convinto e per questo dirotta le folle sul Cristo: Lui è il Messia, Lui la speranza, Lui la gioia. Giovanni è solo il battistrada, la voce, l’amico. Paga volentieri la sua gioia accettando di ridimensionarsi, di scomparire, di lasciare la scena al vero protagonista.

lunedì 8 dicembre 2008

sabato 6 dicembre 2008

II DOMENICA DI AVVENTO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Viola
Anno:B
Prima lettura Is 40,1-5.9-11
Seconda lettura 2Pt 3,8-14
Vangelo Mc 1,1-8
PILLOLE DI PAROLE
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE Nella seconda tappa del nostro cammino di speranza incontro al Signore che viene prepariamogli la strada, apriamogli il cuore e la vita, rendiamoci disponibili all’ascolto della Parola come le folle che accorrevano da Giovanni sulle rive del Giordano. Riconosciamo anche noi che solo Gesù è il Cristo, che solo Lui può darci una vita nuova e una speranza certa. Il Signore viene ora, nel nostro tempo come un pastore pieno di bontà e di misericordia per parlare al nostro cuore e per dare consolazione alla nostra vita. Un giorno lui tornerà nella gloria per stabilire definitivamente il suo Regno di giustizia.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Il Profeta Isaia annuncia la gioia della liberazione dalla schiavitù. Anche a noi che viviamo nell’esilio del peccato e delle nostre amarezze e delusioni viene annunciato che è finita la schiavitù e che Dio viene a salvarci. Questa buona notizia è riservata a chi ascolta la Parola del Signore e gli prepara con la conversione la strada del cuore.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA Dio ha promesso cieli nuovi e terra nuova; noi spesso siamo impazienti e vorremmo che questo si realizzasse subito e che il mondo e la società fossero subito diversi da come in realtà sono. Non dobbiamo cedere allo scoraggiamento perché anche se l’attesa è lunga Dio mantiene le sue promesse e con la sua pazienza vuol dare a tutti il tempo per rinnovarsi.
MONIZIONE AL VANGELO Giovanni Battista, il cugino di Gesù, quello che lo conosce da prima della sua nascita, è lui che nel tempo stabilito da Dio lo annuncia a tutte le genti. È lui il messaggero, è lui che senza timore, pieno di coraggio, di forza, di pazienza grida nel deserto di ogni coscienza di convertire il cuore verso Gesù che vuole incontrarci, nascere, prendere vita dentro ognuno di noi.

martedì 2 dicembre 2008