sabato 1 maggio 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

QUINTA DOMENICA DI PASQUA ANNO C-- 


MONIZIONE AMBIENTALE--
In questa quinta celebrazione della pasqua domenicale diamo gloria al Signore proclamando la sua risurrezione e accogliendo da lui il comandamento dell’amore. È questo il segno di autenticità per la chiesa e per ognuno di noi: la qualità e la quantità di amore che riusciamo a divulgare e a testimoniare intorno a noi.
In questa liturgia accogliamo dunque quello che è il vero AMORE, quello che Cristo ha riservato per noi, come dono di grazia e come impegno di vita.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Paolo al termine del suo primo viaggio missionario pone a capo di ogni nuova comunità dei pastori responsabili e poi riferisce quanto il Signore ha fatto per mezzo suo. Le comunità cristiane allora, e ancora oggi, devono vivere in relazione costante con l’apostolo, il vescovo e il parroco, e anche tra loro.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L’Apocalisse ci rivela un’umanità trasfigurata, senza rughe, senza dolore, senza morte, bella e felice come una sposa; questa trasfigurazione non è condizione solo dell’eternità, ma inizia già in questa vita grazie alla risurrezione di Gesù e prosegue nella storia perchè lui è con noi sempre, e sarà completa al termine della storia umana.

MONIZIONE AL VANGELO

Dopo l’uscita di Giuda Cristo annuncia la sua glorificazione, poi lascia come ulteriore dono, ai suoi apostoli e a tutti noi, il comandamento nuovo: l’Amore reciproco, segno di appartenenza a Cristo, distintivo di tutti i cristiani. Non possiamo non amarci dopo che Gesù sulla croce ci ha amati tanto da dare la sua vita per noi.

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