martedì 27 marzo 2012

Quaresima 2012

                                             LITURGIA  PENITENZIALE


Martedì 27 marzo alle 21.00

in chiesa, Liturgia Penitenziale per giovani e adulti.

domenica 25 marzo 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini









QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA
25 Marzo 2012


MONIZIONE AMBIENTALE

L’ora e l’esaltazione ci presentano i due versanti della Pasqua che si avvicina. Essa è passione e gloria, è umiliazione e glorificazione, è Calvario e cielo, è tenebre e luce, è morte e risurrezione. Come nel Cristo, anche nel cristiano i segni della passione, la paura della morte, le sofferenze della croce devono sempre essere accompagnati dalla speranza nella vita, nella gloria e nella risurrezione che ci attendono, sulla scia della promessa di Gesù: “ Dove soni io, là sarà anche il mio servo”.

 MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

 Il testo di Geremia propone in modo ardito il superamento dell’antico Patto sinaitico e la nascita di una Nuova Alleanza con il Signore. Cristo stesso rievocherà la promessa di Geremia nell’ultima cena, quando definirà la coppa pasquale del vino come il Calice della Nuova Alleanza.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

 Nella lettera agli Ebrei la passione è descritta secondo la categoria del sacrificio, è un’offerta totale di se stesso, un’offerta combattuta, un’offerta sofferta, un’offerta che è però sostenuta da una profonda adesione alla volontà del Padre. Questo sacrificio della vita umana di Cristo è accolto da Dio che lo trasforma in gloria e risurrezione. L’obbedienza diventa la radice della glorificazione e della nostra salvezza.

 MONIZIONE AL VANGELO

L’evangelisa Giovanni chiama ORA quell’istante fondamentale in cui Cristo elevato da terra attira tutti e sé, a quest’ora può accedere tutta l’umanità, emblematicamente rappresentata da quei greci che a Gerusalemme desiderano vedere Gesù. Lui per farsi conoscere insegna loro la piccola parabola del seme che muore, che contiene uno dei contrasti più tragici dell’esistenza umana, quello tra vita e morte. Quel seme che muore è Gesù, e la morte anche se è tenebra e lacerazione, con Cristo acquista la forza vitale di un parto, racchiude in sé un mistero di fecondità e di risurrezione.    

domenica 18 marzo 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA
18 Marzo 2012










MONIZIONE AMBIENTALE

Giovanni Paolo II nella sua enciclica Dives in Misericordia al n.7 dice: “Credere nel Figlio crocifisso significa credere che l’amore è presente nel mondo e che questo amore è più potente di ogni genere di male in cui l’uomo, l’umanità e il mondo sono coinvolti”. Celebrare la Pasqua è celebrare la speranza nella misericordia divina. È la rinascita dell’ottimismo in noi stessi e negli uomini.

 MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

 Quella che sentiremo proclamare è la pagina finale del Libro delle Cronache, nell’epilogo della vicenda d’Israele possiamo trovare la chiave di lettura di tutta la nostra storia. L’uomo spesso porta a Dio solo un pesante bagaglio di infedeltà. Ma a questa miseria Dio non risponde solo con l’ira e la vendetta, ma fa balenare la speranza del perdono perché l’ultima sua Parola non è la morte ma la vita.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

 Nella tradizionale prospettiva paolina, l’uomo nuovo non subisce solo una parziale restaurazione attraverso la fede e la Grazia, ma è completamente trasformato in Cristo così da risuscitare con Lui e da sedere con Lui nei cieli. Questa grazia sovrana di Dio che ci strappa dal nostro male e dalla morte ci avvia verso un ideale di vita totalmente nuovo. Paolo delinea il futuro di giustizia che l’uomo salvato potrà compiere ed attuare.

 MONIZIONE AL VANGELO

 Da un lato c’è il mondo che non crede ed è condannato, dall’altro il mondo che crede ed è salvato. Attorno a questi due versanti si organizza l’umanità intera, dice Gesù nel dialogo notturno con Nicodemo. Cristo è la discriminante, ma è anche il segno vivo dell’amore del Padre che vuole che il mondo si salvi per mezzo di lui. Cristo è innalzato sulla croce come un condannato, ma è proprio questa elevazione in croce la radice della nostra salvezza.   

sabato 10 marzo 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

TERZA DOMENICA DI QUARESIMA
11 Marzo 2012











MONIZIONE AMBIENTALE

La quaresima è la verifica del proprio impegno spirituale non tanto su un modello di santo, ma su Dio stesso. L’ambito in cui verificare noi stessi e in cui alimentare la nostra spiritualità non è il culto in quanto tale, ma il Tempio di Carne, cioè la fede innervata nell’esistenza.
Oggi la Parola di Dio ci invita a guardarci dentro, a riconsiderare il nostro rapporto con Lui, a ripensare al rapporto con i fratelli, a rivedere il concetto di Chiesa e a fare pulizia  di tutte quelle cose che intralciano la strada tra noi e il Signore.

 MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Il Decalogo è la magna carta dell’alleanza sinaitica, lo strumento in cui continuiamo a specchiarci, il testo che ci rivela Dio, il nostro io più profondo e il prossimo. Non siamo di fronte solo ad una serie di nobili norme morali, ma ad un dialogo in cui Dio indica la sua volontà e l’uomo vi aderisce con tutto se stesso dove si intrecciano la libertà divina e quella umana.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Paolo pone al centro del Kerigma cristiano un Dio che scandalosamente vuole essere vicino all’uomo fino a raggiungere il livello più basso: la morte dello schiavo. Il Cristo crocifisso che per alcuni è scandalo, diventa per coloro che credono forza salvifica e sapienza autentica, è proprio in questo atto supremo della libertà e dell’amore di Dio che si attuano la salvezza e la liberazione dell’uomo.

 MONIZIONE AL VANGELO

Si avvicina la Pasqua, Gesù si erge sullo sfondo del Tempio di Gerusalemme brulicante di pellegrini, di animali destinati ai sacrifici e di cambiamonete. Cristo piomba su di loro e compie il gesto simbolico della purificazione di quel luogo dagli interessi economici. Oppone a una religione superficiale umana e interessata la purezza della fede nella sua persona. Dio non può essere presente in un tempio materiale quando è solo un centro di magia e di oscuri interessi. Lui è presente in maniera nuova e perfetta nella Tenda di Carne dell’umanità del Figlio, è Cristo il nuovo Tempio.

sabato 3 marzo 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini




SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
4 Marzo 2012


MONIZIONE AMBIENTALE

La Pasqua nasce dal terreno della passione, della fatica,della prova e della morte. Il grano per dar frutto nella spiga deve essere deposto sotto terra e morire. La dinamica della fede comprende il silenzio e la prova per raggiungere la luce. Bisogna che il Cristo prenda la nostra umanità per donarci la sua gloria. Oggi il Signore ci fa intravedere il traguardo del nostro cammino, il pellegrinaggio della nostra vita anche se lungo, pesante e in salita, ha come meta la comunione con Lui.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Nel monte Moria si celebra una drammatica e gloriosa rivelazione di Dio nei confronti di Abramo. Al patriarca viene chiesto di sacrificare il suo unico figlio perché rinunzi alla sua paternità e si affidi solo a Dio nel credere alla sua Parola. Dopo un terribile e silenzioso viaggio di tre giorni Abramo riceve Isacco, risparmiato dal Signore, non più come figlio della sua carne, ma come figlio della promessa divina.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Paolo dopo aver sottolineato l’oblazione del figlio da parte del Padre, fornisce la vera chiave di interpretazione della morte del Cristo, la sua risurrezione. Lui è morto ANZI è risuscitato, sta alla destra di Dio e da lì intercede per noi.

MONIZIONE AL VANGELO

Il monte del vangelo è il Tabor, dove si celebra la Trasfigurazione di Gesù. Insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni Lui porta con se tutti noi, nel trasfigurarsi rivela la sua e la nostra gloria. La quaresima è idealmente il cammino di chi percorre con Gesù la pianura della vita con le oscurità e le sofferenze, con la passione e con la morte, senza scorciatoie. La prossima Pasqua è come una trasfigurazione di quella che celebreremo nella liturgia celeste che non conoscerà più il ritorno nella pianura.