DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013
COLORE LITURGICO: VIOLA
Chiesa Santa Maria della Speranza
Olmo-Perugia
SERVIZIO LITURGICO Ore 8.30

Lettore Monizioni: Loredana
Lettore 1 Lettura: Giovanni
Lettore Salmo: Mario Nano
Lettore 2 Lettura: Silvana Conti
Vangelo:Diacono don Paolo
SERVIZIO LITURGICO Ore 11.00
Lettore Monizioni: Letizia Nano
Lettore 1 Lettura: Filomena
Lettore Salmo: Eleonora
Lettore 2 Lettura: Mario Chierico
Vangelo:Diacono don Mario
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia di
oggi ci invita a ripensare le grandi meraviglie della nostra fede e a rinnovare
le nostre scelte per una nuova fedeltà al battesimo.
Lo Spirito
conduce Gesù nel deserto.Lo Spirito conduce noi nel deserto quaresimale; è qui che incontreremo Dio, lasciamoci dunque condurre per mano. Alla fine del deserto c’è la luce della Pasqua, alla fine del dolore c’è la gloria della Risurrezione, alla fine della notte della prova c’è l’aurora della Speranza.
Ascolteremo la
professione di fede dell’ebreo che si reca al Tempio. Egli riconosce ciò che
Dio ha fatto nella sua vita e nella vita dei suoi padri; era errante ed ha
trovato una terra, era schiavo ed è stato liberato. Come per loro, anche per
noi una vita più felice e più vera è cominciata; eravamo morti nel peccato e
Dio ci ha donato la salvezza in Cristo morto e risorto.
Le prime
comunità cristiane professavano la loro fede proclamando con la vita che Gesù,
morto e risorto, è l’unico Signore. È la stessa professione di fede che anche
noi siamo chiamati a fare. In questo tempo quaresimale potremo approfondire la
nostra fede, scoprendo gli ostacoli che ci impediscono di essere fedeli al
nostro battesimo.
Gesù, con la
forza ricevuta dal battesimo, dallo Spirito viene condotto nel deserto. Lui non
cede alla tentazione, si lascia alimentare dalla Parola, dal cibo che esce
dalla bocca di Dio. Non si lascia incantare e ingannare dalla potenza terrena
ma, seguendo la via della croce, dice di sì al progetto del Padre. Solo così si
rivelerà pienamente vincitore del demonio. Con Cristo entriamo anche noi nel
deserto dei 40 giorni.
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