venerdì 31 maggio 2013

FEDE E TRADIZIONE POPOLARE

PROCESSIONE DEL CORPUS DOMINI

LA COPERTA DELLA FESTA



Come esistono le tovaglie della festa, gli addobbi per la festa, così “esistono” anche le coperte della festa. Oggi molte famiglie non hanno o non sanno di avere in casa le coperte delle ...feste. Ma che sono e a che servono? Tutti i novelli sposi, all’atto del matrimonio, portavano in consegna la dote, ricevuta dai genitori. Tra le tante cose utili, per ben iniziare una vita familiare, c’era anche la cosiddetta coperta della festa, questa di solito era di seta o di raso, color pastello (rosa, celeste, verdino) con ricami centrali e frange lungo il perimetro. La si esponeva al balcone o finestra di casa i giorni di festività religiose (come oggi si mettono le bandiere tricolori o bianco-rosse se vince la Nazionale o il Perugia ) ed era un atto quasi obbligatorio se la processione transitava dalla propria via di residenza. Una delle celebrazioni a cui veniva riservato l’addobbo delle grandi feste era ed è il Corpus Domini. La Chiesa, ogni anno, sessanta giorni dopo la Pasqua celebra la ricorrenza in onore dell’Eucarestia. La festa si sviluppò nel XIII secolo sotto il pontificato di papa Urbano IV. In tale giorno il Corpo di Cristo, sotto il segno sacramentale del pane, è portato in processione per le vie delle città e del proprio paese. Anche a Perugia la festività viene celebrata solennemente con una grande partecipazione di popolo. Dopo la santa Messa in Cattedrale, presieduta dal Vescovo, è portato in processione il Corpo di Cristo, sotto un baldacchino di stoffa sorretto da quattro portatori. I fedeli partecipano attivamente alla processione con il Vescovo e l’ala dei preti e dei diaconi. La folla fa da cornice e insieme si prega e si loda il Signore con canti. Così era anche qualche anno fa, solo che la partecipazione popolare era più visibile. Come già detto, i balconi erano adornati con le coperte, la gente si procurava petali di fiori che faceva cadere al passaggio del corteo; inoltre, perché non era ancora attiva l’energia elettrica pubblica, sulle ringhiere dei balconi venivano accesi dei lumi a petrolio.
Immancabile era anche l’accompagnamento musicale assicurato da bande paesane, oggi sostituite dai cori parrocchiali e diocesani. Il clima di festa veniva arricchito dalla presenza di venditori di noccioline, palloni gonfiabili e carretti di gelati al limone. Per fortuna non possiamo dire che questa festa sia stata dimenticata o ridimensionata, anzi la Diocesi di Perugia ha sempre dato risalto al Corpus Domini e la gente di Perugia ha sempre risposto con viva partecipazione di fede. Forse ciò che mancano, rispetto agli anni scorsi, sono proprio le coperte della festa.
Anche la nostra Comunità  Interparrocchiale di Chiugiana , Ellera ,Olmo e Fontana è chiamata a ritrovarsi insieme per manifestare la nostra fede nella processione del Corpus Domini .Testimoniamo pubblicamente, soprattutto nella processione per le strade del quartiere domenica mattina subito dopo la S. Messa, la nostra fede e l’adorazione a Gesù Eucarestia che interceda per noi, per le nostre famiglie, per i bambini, per i malati e per quanti vivono la solitudine dello spirito. Desidero invitare tutti alla partecipazione numerosa, non manchiamo. Soprattutto non manchino tutte le persone impegnate nelle varie attività parrocchiali, i gruppi parrocchiali e quanti in parrocchia hanno un ruolo di responsabilità nel servizio. Sia questa l’occasione di dare testimonianza di una comunità viva, unita e con un forte senso di appartenenza. Cristo Gesù ci apra alla grazia di sentirci, sia pure a vario titolo e per strade, a volte, diverse, figli dell’unico Padre che condividono la gioia di sentirsi fratelli in Lui autore e datore di comunione. A noi l’impegno di esserne testimoni con i fatti. Tutte le realtà parrocchiali si preoccupino di aiutare mettendosi in contatto con i diaconi parrocchiali a portare gli oggetti da usare durante la processione. Coloriamo con i fiori il nostro quartiere. Quando passerà Il Sacerdote con l’Ostensorio con Gesù Eucarestia, preghiamo e facciamogli festa addobbando balconi e finestre: basta veramente poco per rendere festosa la nostra parrocchia. Ma ricordiamoci tutti che la festa vera va cercata soprattutto dentro di noi, dentro i nostri cuori.

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