
ANNO: B
COLORE LITURGICO: VERDE
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
L’esperienza del rifiuto della Parola è una delle costanti della missione di Ezechiele, di Paolo e di Gesù. L’indifferenza di fronte alla provocazione del messaggio, la reazione dura ed ostile appartengono alla dinamica della libertà umana. Tuttavia il credente deve continuare a seminare la Parola, e la crisi, il dubbio, l’insuccesso non devono mai scoraggiare, perchè sono il terreno su cui Dio può celebrare il suo misterioso svelarsi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA: Ez 2,2-5
Ezechiele ci riporta una meditazione sulla drammaticità della missione profetica destinata ad un mondo in comprensivo ed ostile. Il popolo di Israele da sempre è ostinato e peccatore e, in esilio rende martire il suo profeta ma, ascolti o non ascolti, non potrà far tacere la sua voce, perché è voce di Dio stesso.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA: 2 Cor 12,7-10
La seconda lettera ai Corinzi traccia l’autoritratto di un apostolo contestato, incompreso e rifiutato. Paolo sente che il suo ministero deve necessariamente attraversare delle prove per essere autentico. Assalito dalle sofferenze lui sa che di non essere solo e abbandonato, la Grazia di Dio è la forza nella sua testimonianza evangelica. Nasce così una celebrazione della potenza della parola dell’apostolo proprio nella debolezza congenita che la riveste, proprio nell’umiliazione che presenta, proprio nello scandalo che essa suscita.
MONIZIONE AL VANGELO: Mc 6,1-6
Marco ci racconta l’esperienza vissuta da Gesù nel suo villaggio, Nazaret. La falsa religiosità dei nazaretani rifiuta di riconoscere l’intervento di Dio all’interno di un evento e di una persona che risultano del tutto ordinari. Invece la rivelazione di Dio passa proprio attraverso l’incarnazione, la presenza di Dio è invisibile agli occhi dei falsi religiosi proprio per la sua visibilità e la sua normalità quotidiana.
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