venerdì 21 agosto 2009

XXI DOMENICA DELTEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde pillole di parola a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE Al centro della liturgia di oggi c’è un elemento fondamentale nella storia di ogni uomo, la decisione per lo scandalo della povertà e dell’umiltà contro l’illusione dell’orgoglio del potere, la decisione per il Dio vivente ed esigente contro gli idoli morti ma comodi, la decisione per l’amore totale contro l’egoismo. È una scelta spesso drammatica e lacerante perché chiede di abbandonare la strada larga e comoda dell’autosufficienza e della ricchezza. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA (Gs 24,1-2.15-17.18) Israele giunto ormai nella Terra Promessa, a Sichem, è interpellato da Giosuè sulla scelta del Dio di cui fidarsi e a cui affidarsi. La risposta del popolo è formulata sulla base del verbo servire che nel linguaggio biblico significa aderire liberamente e gioiosamente al Dio vero, quello che li ha salvati dalla schiavitù dell’Egitto, che ha mantenuto tutte le promesse, significa seguire solo il suo cammino ed accettare solo la sua proposta, significa amarlo con tutto il cuore, temerlo, riconoscere la sua trascendenza, significa credere in lui. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA (Ef 5,21-32 ) Giunge a conclusione la lettura della lettera agli abitanti di Efeso con quello che può essere definito il codice morale della famiglia; l’amore tra i coniugi deve avere un modello totalizzante, quello di Cristo nella donazione assoluta del suo sacrificio. L’amore Cristo-Chiesa deve essere l’amore uomo-donna: è lo splendore di una purezza che annulla ogni schermo interposto tra le due persone, riconducendole all’unità celebrata dalla Genesi: i due saranno una carne sola. MONIZIONE AL VANGELO (Gv 6,60-69 ) Nella sinagoga di Cafarnao Gesù ha ormai concluso il suo discorso sul Pane di Vita. Intorno a Lui si stende una cortina di gelo, di sospetto e di rifiuto. Gesù nell’esperienza della delusione e dell’abbandono propone la scelta di vita: continuare con Lui o tornare indietro. È la stessa scelta che si presenta quotidianamente ad ogni cristiano. Con Pietro, riconosciamolo come l’unico in grado di donare Parole di Vita eterna.

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