domenica 31 gennaio 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

MONIZIONE AMBIENTALE
Uno dei doni più grandi che il Signore ci ha fatto è la libertà, libertà di agire e di decidere per la nostra vita. Questo a volte ci porta a fare delle scelte non giuste anche nel nostro rapporto di fede con Dio. La sua volontà di incontrarci viene soffocata dal nostro rifiuto. La sua Parola, luogo di incontro per eccellenza, non solo la conosciamo e la viviamo poco, ma talvolta la allontaniamo o peggio la rifiutiamo, allontanandoci, rifiutando e giudicando chi, in forza del proprio ministero ce la annuncia o ce la testimonia. La liturgia di oggi ci invita ad accogliere Dio nella nostra vita accogliendo e amando la sua Parola e chi ce la rivela e cercando di esserne noi stessi testimoni credibili.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Dio dona la sua forza al profeta che consacra e invia; Geremia, fin dalla sua vocazione sa che non sarà sopraffatto da nessuna difficoltà perché è il Signore che lo accompagna. Essere VOCE di Dio è scomodo, faticoso e a volte anche rischioso, ma con il suo aiuto tutto è possibile.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Se manca la carità,che è amore gratuito, tutto quello che si fa non acquista valore. E’ importante la fede, che trasporta le montagne, così come la speranza, che attende i compimento delle promesse divine, eppure tutto questo non conterebbe se mancasse la carità che si manifesta come magnanimità, gratuità, misericordia, umiltà, mitezza, fiducia e sopportazione.

MONIZIONE AL VANGELO
A Nazaret i compaesani di Gesù guardano con diffidenza e scetticismo il “figlio del falegname” e chiudono il cuore al mistero di Cristo. Il suo messaggio è ben più nuovo e universalistico della loro fede ristretta e individualista. Nonostante il rifiuto, Gesù inizia il suo ministero portando speranza e salvezza.

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