Informatore Interparrocchiale di: Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-Perugia email:santamariadellasperanzaperugia@gmail.com
lunedì 21 giugno 2010
OLIMPIADI DEI CHIERICHETTI 2010
SABATO 26 GIUGNO -MONTEMORCINO-PERUGIA
IL GRUPPO VOCAZIONALE DELLA DIOCESI DI PERUGIA
ORGANIZZA LA TERZA EDIZIONE DELLE "OLIMPIADI DEI CHIERICHETTI
APPUNTAMENTO CON TUTTI I CHIERICHETTI DEL GRUPPO " SAMUELE "
DELLA COMUNITA' INTERPARROCCHIALE DI: CHIUGIANA-ELLERA-OLMO-
FONTANA DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 18.00 DI SABATO 26 GIUGNO 2010 A
MONTEMORCINO.
I CHIERICHETTI RAGGIUNGERANNO MONTEMORCINO CON MEZZI PROPRI.
PORTERANNO IL PRANZO A SACCO-PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL
DIACONO MARIO-Tel.3290679602
domenica 20 giugno 2010
sabato 19 giugno 2010
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini-
DODICESIMA DOMENICA T.O. ANNO C-
MONIZIONE AMBIENTALE-
Tutti noi oggi siamo invitati a guardarci dentro e domandarci chi è Cristo per noi. Per -capire quale posto occupa nella nostra vita dobbiamo imparare a conoscerlo bene, a capire che è un Dio diverso da quello che noi ci attendiamo, a pensare che il progetto che ha per la nostra vita non è quello che noi abbiamo pensato, e soprattutto che la strada che lui ci propone di percorrere non è diritta e senza ostacoli, ma anzi piena di curve e costellata di croci. Ma lui è il Figlio di Dio, il solo che attraverso quella strada che lui per primo ha percorso ci dona l’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Israele attraversato dalla Grazia di Dio riesce a sciogliere le lacrime del pentimento e piange come si fa quando una famiglia è sconvolta per la morte del primogenito, colui che avrebbe dovuto ereditare e far continuare il nome e la stirpe. In questa scena gli evangelisti disegneranno la figura del Cristo crocifisso e trafitto al costato.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo scrivendo ai Galati ci fa vedere la conformità di ogni credente a Cristo. Il battezzato è radicalmente trasformato nell’immagine di Gesù, ne è lo specchio vivente e l’espressione visibile. Grazie a questa trasformazione ogni divisione scompare e crolla tutto ciò che ci divide e ci opprime.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù fa un sondaggio tra i suoi discepoli, il risultato non è esaltante, soltanto Pietro ha un’intuizione geniale. Come quelli che lo seguivano anche noi ci immaginiamo e ci costruiamo un Dio che soddisfa i nostri bisogni e le nostre aspettative. La proposta di Cristo è una proposta di vita eterna che nasce però dalla passione e dalla morte umana. La sapienza e la potenza di Dio sono molto diverse da quelle umane.
Per capire Gesù e capire noi stessi dovremo seguirlo nella strada che lui intraprende; non una volta sola, ma tutti i giorni della vita.
MONIZIONE AMBIENTALE-
Tutti noi oggi siamo invitati a guardarci dentro e domandarci chi è Cristo per noi. Per -capire quale posto occupa nella nostra vita dobbiamo imparare a conoscerlo bene, a capire che è un Dio diverso da quello che noi ci attendiamo, a pensare che il progetto che ha per la nostra vita non è quello che noi abbiamo pensato, e soprattutto che la strada che lui ci propone di percorrere non è diritta e senza ostacoli, ma anzi piena di curve e costellata di croci. Ma lui è il Figlio di Dio, il solo che attraverso quella strada che lui per primo ha percorso ci dona l’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Israele attraversato dalla Grazia di Dio riesce a sciogliere le lacrime del pentimento e piange come si fa quando una famiglia è sconvolta per la morte del primogenito, colui che avrebbe dovuto ereditare e far continuare il nome e la stirpe. In questa scena gli evangelisti disegneranno la figura del Cristo crocifisso e trafitto al costato.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo scrivendo ai Galati ci fa vedere la conformità di ogni credente a Cristo. Il battezzato è radicalmente trasformato nell’immagine di Gesù, ne è lo specchio vivente e l’espressione visibile. Grazie a questa trasformazione ogni divisione scompare e crolla tutto ciò che ci divide e ci opprime.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù fa un sondaggio tra i suoi discepoli, il risultato non è esaltante, soltanto Pietro ha un’intuizione geniale. Come quelli che lo seguivano anche noi ci immaginiamo e ci costruiamo un Dio che soddisfa i nostri bisogni e le nostre aspettative. La proposta di Cristo è una proposta di vita eterna che nasce però dalla passione e dalla morte umana. La sapienza e la potenza di Dio sono molto diverse da quelle umane.
Per capire Gesù e capire noi stessi dovremo seguirlo nella strada che lui intraprende; non una volta sola, ma tutti i giorni della vita.
venerdì 18 giugno 2010
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)
Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Zc 12,10-11;13,1)
Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19, 37).
Dal libro del profeta Zaccarìa
Così dice il Signore:
«Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.
In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo.
In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)
Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.
SECONDA LETTURA (Gal 3,26-29)
Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,18-24)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci chiede di non accontentarci di farci dire da altri chi Egli sia, ma di ricercare il Suo volto con originalità e sincerità. È questo il nostro cammino di vita in quanto cristiani.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore donaci la fede per riconoscerti.
1. Perché il nostro desiderio di risposte facili non ci impedisca di ricercarti ogni giorno. Preghiamo.
2. Perché la coscienza di averti accanto sia uno stimolo per seguire il tuo esempio d’amore. Preghiamo.
3. Perché prima di valutare le caratteristiche di un nostro fratello ci ricordiamo che tu l’hai salvato per come è. Preghiamo.
4. Perché la coscienza della tua grandezza non sia solo occasione d’entusiasmo, ma anche d’impegno paziente. Preghiamo.
O Padre, il tuo amore per noi va oltre la nostra incapacità di chiamarti per nome. Aiutaci a far sì che questa nostra mancanza si manifesti sempre di meno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo
e rifugio di salvezza per il suo Cristo.
Salva il tuo popolo, Signore,
benedici la tua eredità,
e sii la sua guida per sempre. (Sal 28,8-9)
Colletta
Dona al tuo popolo, o Padre,
di vivere sempre nella venerazione e nell’amore
per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Zc 12,10-11;13,1)
Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto (Gv 19, 37).
Dal libro del profeta Zaccarìa
Così dice il Signore:
«Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito.
In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo.
In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)
Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.
O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.
Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia:
la tua destra mi sostiene.
SECONDA LETTURA (Gal 3,26-29)
Quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo.
Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,18-24)
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci chiede di non accontentarci di farci dire da altri chi Egli sia, ma di ricercare il Suo volto con originalità e sincerità. È questo il nostro cammino di vita in quanto cristiani.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore donaci la fede per riconoscerti.
1. Perché il nostro desiderio di risposte facili non ci impedisca di ricercarti ogni giorno. Preghiamo.
2. Perché la coscienza di averti accanto sia uno stimolo per seguire il tuo esempio d’amore. Preghiamo.
3. Perché prima di valutare le caratteristiche di un nostro fratello ci ricordiamo che tu l’hai salvato per come è. Preghiamo.
4. Perché la coscienza della tua grandezza non sia solo occasione d’entusiasmo, ma anche d’impegno paziente. Preghiamo.
O Padre, il tuo amore per noi va oltre la nostra incapacità di chiamarti per nome. Aiutaci a far sì che questa nostra mancanza si manifesti sempre di meno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, la nostra offerta:
questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi,
perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi,
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo. (Sal 145,15)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai rinnovati
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
fa’ che la partecipazione ai santi misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.
domenica 13 giugno 2010
C'E' CAMPO-Sintonizzati su frequenze di santità-
CAMPO ACR ELEMENTARI-
ABBAZIA DI MONTEMORCINO-PERUGIA-
11-13 Giugno 2010-
SANTA MARIA DELLA SPERANZA-PG
ASPETTIAMO SU QUESTO BLOG LE VOSTRE PROPOSTE , I VOSTRI COMMENTI E TUTTO CIO' CHE CI PUO ESSERE DI AIUTO PER LA PROSSIMA RIPRESA DEL GRUPPO DI ACR.
UN GRAZIE A DON RICCARDO E A TUTTI GLI ANIMATORI CHE CON GRANDE AMORE E PERSEVERANZA HANNO CONDOTTO QUESTO GRUPPO.
BUONE VACANZE a Matteo-Marta-Alessandro-Giulia e a voi TUTTI
ABBAZIA DI MONTEMORCINO-PERUGIA-
11-13 Giugno 2010-
C'è campo! Sintonizzati su frequenza di santità.
è stato il tema del campo scuola dell'ACR, un un'esperienza estiva significativa per i ragazzi, per fermarsi e mettersi in dialogo con la Parola di Dio perché questa illumini e orienti la loro vita. Quest'anno santa Chiara ha accompagnato i ragazzi in questi giorni di campo. Lei che ha lasciato tutto per seguire la volontà di Dio; che ha amato, desiderato e cercato la sofferenza per amore di Cristo; che ha scelto la via dell'umiltà e della semplicità per donarsi completamente al suo Signore.
è stato il tema del campo scuola dell'ACR, un un'esperienza estiva significativa per i ragazzi, per fermarsi e mettersi in dialogo con la Parola di Dio perché questa illumini e orienti la loro vita. Quest'anno santa Chiara ha accompagnato i ragazzi in questi giorni di campo. Lei che ha lasciato tutto per seguire la volontà di Dio; che ha amato, desiderato e cercato la sofferenza per amore di Cristo; che ha scelto la via dell'umiltà e della semplicità per donarsi completamente al suo Signore.
CON QUESTO CAMPO TERMINANO GLI INCONTRI DELL ACR DELLA COMUNITA' INTERPARROCCHIALE DI DI CHIUGIANA-ELLERA-OLMO-FONTANA
SANTA MARIA DELLA SPERANZA-PG
ASPETTIAMO SU QUESTO BLOG LE VOSTRE PROPOSTE , I VOSTRI COMMENTI E TUTTO CIO' CHE CI PUO ESSERE DI AIUTO PER LA PROSSIMA RIPRESA DEL GRUPPO DI ACR.
UN GRAZIE A DON RICCARDO E A TUTTI GLI ANIMATORI CHE CON GRANDE AMORE E PERSEVERANZA HANNO CONDOTTO QUESTO GRUPPO.
BUONE VACANZE a Matteo-Marta-Alessandro-Giulia e a voi TUTTI
LA TRISTEZZA E LA GIOIA
Giovedì 17 Giugno-
a Perugia c/o la chiesa di Elce-
Dalle 15:30 si può fare Adorazione-
Dalle 16:00 in poi c’è qualcuno a Confessare-
Alle 18:00 si prega il Vespro-
Alle 18:30 c’è Messa-
Alle 19:15 La Catechesi su:-
LA GIOIA E LA TRISTEZZA-
venerdì 11 giugno 2010
XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
LA LITURGIA DEL GIORNO
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7.9)
Colletta
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto,
soccorrici con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (2Sam 12,7-10.13)
Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi aggiungerei anche altro.
Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Urìa l’Ittìta, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammonìti.
Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittìta».
Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 31)
Rit: Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
SECONDA LETTURA (Gal 2,16.19-21)
Non vivo più io, ma Cristo vive in me.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.
In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.
Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (1Gv 4,10)
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.
VANGELO (Lc 7,36-8,3)
Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci offre la sua grazia per renderci giusti e santi di fronte ai suoi occhi. La vita spirituale di ogni cristiano è tessuta della fede in questo amore incondizionato.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, apri il nostro cuore al tuo perdono.
1. Perché la consapevolezza del nostro peccato non sia mai occasione di disperazione, ma fiduciosa apertura al tuo perdono. Preghiamo.
2. Perché qualsiasi sia la posizione che occupiamo abbiamo sempre il coraggio di sentirci prossimi agli ultimi. Preghiamo.
3. Perché l’abitudine non ci tolga mai il diritto d’indignarci per le nostre mancanze. Preghiamo.
4. Perché crediamo sempre che il nostro pianto di pentimento per il peccato commesso e la nostra gioia per il perdono ricevuto sono per Dio il tesoro più grande. Preghiamo.
O Padre, il tuo perdono è la sostanza di cui viviamo ogni giorno, aiutaci a far sì che la tua misericordia sia la nostra legge nel rapporto con i nostri fratelli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino
doni all’uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa’ che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.(Sal 26,4)
Preghiera dopo la comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento,
segno della nostra unione con te,
edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore.
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ascolta, Signore, la mia voce: a te io grido.
Sei tu il mio aiuto,
non respingermi, non abbandonarmi,
Dio della mia salvezza. (Sal 27,7.9)
Colletta
O Dio, fortezza di chi spera in te,
ascolta benigno le nostre invocazioni,
e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo
senza il tuo aiuto,
soccorrici con la tua grazia,
perché fedeli ai tuoi comandamenti
possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (2Sam 12,7-10.13)
Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, Natan disse a Davide: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Io ti ho unto re d’Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul, ti ho dato la casa del tuo padrone e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda e, se questo fosse troppo poco, io vi aggiungerei anche altro.
Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Urìa l’Ittìta, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammonìti.
Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Urìa l’Ittìta».
Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore!». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 31)
Rit: Togli, Signore, la mia colpa e il mio peccato.
Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
e coperto il peccato.
Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
e nel cui spirito non è inganno.
Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.
Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
mi circondi di canti di liberazione.
Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!
SECONDA LETTURA (Gal 2,16.19-21)
Non vivo più io, ma Cristo vive in me.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.
In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.
Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (1Gv 4,10)
Alleluia, alleluia.
Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio
come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Alleluia.
VANGELO (Lc 7,36-8,3)
Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Parola del Signore.
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci offre la sua grazia per renderci giusti e santi di fronte ai suoi occhi. La vita spirituale di ogni cristiano è tessuta della fede in questo amore incondizionato.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, apri il nostro cuore al tuo perdono.
1. Perché la consapevolezza del nostro peccato non sia mai occasione di disperazione, ma fiduciosa apertura al tuo perdono. Preghiamo.
2. Perché qualsiasi sia la posizione che occupiamo abbiamo sempre il coraggio di sentirci prossimi agli ultimi. Preghiamo.
3. Perché l’abitudine non ci tolga mai il diritto d’indignarci per le nostre mancanze. Preghiamo.
4. Perché crediamo sempre che il nostro pianto di pentimento per il peccato commesso e la nostra gioia per il perdono ricevuto sono per Dio il tesoro più grande. Preghiamo.
O Padre, il tuo perdono è la sostanza di cui viviamo ogni giorno, aiutaci a far sì che la tua misericordia sia la nostra legge nel rapporto con i nostri fratelli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che nel pane e nel vino
doni all’uomo il cibo che lo alimenta
e il sacramento che lo rinnova,
fa’ che non ci venga mai a mancare
questo sostegno del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.(Sal 26,4)
Preghiera dopo la comunione
Signore, la partecipazione a questo sacramento,
segno della nostra unione con te,
edifichi la tua Chiesa nell’unità e nella pace.
Per Cristo nostro Signore.
giovedì 10 giugno 2010
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
13 Giugno 2010-
UNDICESIMA DOMENICA T.O. -
ANNO C-
MONIZIONE AMBIENTALE-
Il tema della liturgia della Parola di questa domenica ruota intorno al binomio PECCATO- PERDONO, concetto perlomeno lontano dal modo di pensare umano.
È vero che la Bibbia conosce il rigore della giustizia, ma è altrettanto vero che per Dio la meta ultima è il perdono pieno, l’infinita misericordia divina fa si che tutti i peccati vengono, come dice la Scrittura, gettati alle spalle, cioè dimenticati per sempre. Naturalmente questo se da parte nostra avviene una totale e radicale conversione.
È difficile accogliere il perdono, perché è difficile chiederlo, perché per chiedere di essere perdonati c’è bisogno di riconoscersi nell’errore e, siccome di solito ci si riconosce nel giusto, si pensa di non aver proprio bisogno di essere perdonati.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Natan è fermo e lucido nel condannare il grande Davide per i suoi peccati di adulterio e di omicidio. Ma la condanna non è l’ultima parola, dal momento che il re peccatore riconosce la sua colpa e si pente, la misericordia di Dio rimuove il suo peccato.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Avere fede in Cristo vuol dire entrare in intimità viva e reale con Lui, unirci a Lui tanto da poter dire come Paolo: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Grazie alla nostra unione a Gesù morto e risorto, veniamo salvati e otteniamo come dono di Grazia la vita eterna. Se pensiamo che la salvezza possa derivare da qualcosa altro, fosse anche la preghiera, l’osservare i precetti, o seguire tutti i comandamenti, renderemmo inutile il sacrificio e la croce di Cristo.
MONIZIONE AL VANGELO
La donna che incontriamo nel vangelo è sicuramente una peccatrice, ma nel suo cuore sono sorti la fede e l’amore, lo testimoniano i suoi gesti di affetto e di umiltà sincera verso Gesù. Riceve ed accoglie allora la parola più rassicurante e più preziosa della vita, quella che perdona i suoi peccati.
Chi non capisce il perdono non è cosciente delle proprie colpe e non si sente peccatore. La cosa peggiore è quella di sentirsi giusti, quindi non bisognosi di misericordia.
UNDICESIMA DOMENICA T.O. -
ANNO C-
MONIZIONE AMBIENTALE-
Il tema della liturgia della Parola di questa domenica ruota intorno al binomio PECCATO- PERDONO, concetto perlomeno lontano dal modo di pensare umano.
È vero che la Bibbia conosce il rigore della giustizia, ma è altrettanto vero che per Dio la meta ultima è il perdono pieno, l’infinita misericordia divina fa si che tutti i peccati vengono, come dice la Scrittura, gettati alle spalle, cioè dimenticati per sempre. Naturalmente questo se da parte nostra avviene una totale e radicale conversione.
È difficile accogliere il perdono, perché è difficile chiederlo, perché per chiedere di essere perdonati c’è bisogno di riconoscersi nell’errore e, siccome di solito ci si riconosce nel giusto, si pensa di non aver proprio bisogno di essere perdonati.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Natan è fermo e lucido nel condannare il grande Davide per i suoi peccati di adulterio e di omicidio. Ma la condanna non è l’ultima parola, dal momento che il re peccatore riconosce la sua colpa e si pente, la misericordia di Dio rimuove il suo peccato.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Avere fede in Cristo vuol dire entrare in intimità viva e reale con Lui, unirci a Lui tanto da poter dire come Paolo: “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Grazie alla nostra unione a Gesù morto e risorto, veniamo salvati e otteniamo come dono di Grazia la vita eterna. Se pensiamo che la salvezza possa derivare da qualcosa altro, fosse anche la preghiera, l’osservare i precetti, o seguire tutti i comandamenti, renderemmo inutile il sacrificio e la croce di Cristo.
MONIZIONE AL VANGELO
La donna che incontriamo nel vangelo è sicuramente una peccatrice, ma nel suo cuore sono sorti la fede e l’amore, lo testimoniano i suoi gesti di affetto e di umiltà sincera verso Gesù. Riceve ed accoglie allora la parola più rassicurante e più preziosa della vita, quella che perdona i suoi peccati.
Chi non capisce il perdono non è cosciente delle proprie colpe e non si sente peccatore. La cosa peggiore è quella di sentirsi giusti, quindi non bisognosi di misericordia.
lunedì 7 giugno 2010
PERUGIA: CELEBRATA LA SOLENNITA’ DEL CORPUS DOMINI. L’ARCIVESCOVO MONS. GUALTIERO BASSETTI: «CHIESA PERUGINO-PIEVESE SII SEMPRE UNA COMUNITA’ EUCARISTICA»
"Faccio appello anche a voi, cari amici, perchè non possiamo rimanere insensibili a questo grido di angoscia che sale dalle noste città e paesi.Mentre tutti noi partecipiamo alla ricchezza di questo banchetto eucaristico, vedendo la necessità degli altri, non possiamo scusarci col dire: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci,
perchè nelle mani di Cristo questo poco diventerà il cibo che, non solo è sufficiente per tutti ma avanzerà.
Con queste parole il vescovo mons. Gualtiero Basseti ha invitato la comunità Perugina a prendere parte alla grande colletta organizzata per oggi dai vescovi umbri,e servirà per aiutare le famiglie in difficoltà.
Come da tradizione Domenica 6 Giugno, si è svolta l'annuale processione in occasione della solennità del Corpo e Sangue di Cristo, il Corpus Domini .
Al Corteo hanno partecipato, in segno di forte appartenenza ecclesiale, i Sacerdoti, i Diaconi, i Seminaristi e tutte le realtà parrocchiali, laicali e associative della Diocesi. Dall'Azione Cattolica agli Scout, dalle Confraternite, dagli ordini di Malta e del S.Sepolcro si sono diretti passando per le vie del Centro Storico alla Basilica di San Domenico.
Dove l'Arcivescovo ha rivolto ai numerosi fedeli presenti queste parole di auspicio:
"l'Eucarestia sia sempre al centro della vostra vita e siatesempre grati al Padre e allo Spirito per il dono del Figlio. Chiesa perugina -pievese sii sempre vera comunità eucaristica
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO (ANNO C)
LA LITURGIA DEL GIORNO
Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fior di frumento,
lo ha saziato di miele della roccia. (Sal 81,17)
Colletta
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre...
PRIMA LETTURA (Gen 14,18-20)
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem,
offrì pane e vino: era sacerdote del Dio
altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 109)
Rit: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio
SEQUENZA
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,11-17)
Tutti mangiarono a sazietà.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore si è fatto pane per noi e ci chiede di accogliere e vivere quest’atto d’amore. È un compito alto che, nella nostra libertà, siamo chiamati a vivere ogni giorno.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo pane di vita.
1. Perché la Chiesa sappia sempre accogliere la povertà umana e, attraverso la tua Parola, sappia trasformarla in abbondanza. Preghiamo.
2. Perché guardando il nostro corpo ci ricordiamo sempre che tu ne hai avuto uno uguale. Preghiamo.
3. Perché la nostra fede non si limiti a una sterile adesione formale, ma si incarni in ricchezza spirituale. Preghiamo.
4. Perché la coscienza del tuo sacrificio si trasformi in coraggio di fronte ai nostri. Preghiamo.
O Padre, tu ci hai redenti col corpo e il sangue del tuo unico Figlio. L’immensità di questo amore resta per noi un mistero. Aiutaci a non ammirarlo soltanto, ma a viverlo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero del tuo amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di comunione
Gesù prese i cinque pani e i due pesci e li diede ai discepoli,
perché li distribuissero alla folla. Alleluia. (Lc 9,16)
Preghiera dopo la comunione
Donaci, Signore,
di godere pienamente della tua vita divina
nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen
Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fior di frumento,
lo ha saziato di miele della roccia. (Sal 81,17)
Colletta
Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre...
PRIMA LETTURA (Gen 14,18-20)
Offrì pane e vino.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Melchìsedek, re di Salem,
offrì pane e vino: era sacerdote del Dio
altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».
E [Abramo] diede a lui la decima di tutto.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 109)
Rit: Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore:
«Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:domina in mezzo ai tuoi nemici!
A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell’aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
Il Signore ha giurato e non si pente:
«Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek».
SECONDA LETTURA (1Cor 11,23-26)
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
Parola di Dio
SEQUENZA
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
Canto al Vangelo (Gv 6,51)
Alleluia, alleluia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,11-17)
Tutti mangiarono a sazietà.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore si è fatto pane per noi e ci chiede di accogliere e vivere quest’atto d’amore. È un compito alto che, nella nostra libertà, siamo chiamati a vivere ogni giorno.
Preghiamo insieme e diciamo: Donaci, Signore, il tuo pane di vita.
1. Perché la Chiesa sappia sempre accogliere la povertà umana e, attraverso la tua Parola, sappia trasformarla in abbondanza. Preghiamo.
2. Perché guardando il nostro corpo ci ricordiamo sempre che tu ne hai avuto uno uguale. Preghiamo.
3. Perché la nostra fede non si limiti a una sterile adesione formale, ma si incarni in ricchezza spirituale. Preghiamo.
4. Perché la coscienza del tuo sacrificio si trasformi in coraggio di fronte ai nostri. Preghiamo.
O Padre, tu ci hai redenti col corpo e il sangue del tuo unico Figlio. L’immensità di questo amore resta per noi un mistero. Aiutaci a non ammirarlo soltanto, ma a viverlo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre,
i doni dell’unità e della pace,
misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente e misericordioso,
per Cristo nostro Signore.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria.
Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza,
il suo sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero del tuo amore,
uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di comunione
Gesù prese i cinque pani e i due pesci e li diede ai discepoli,
perché li distribuissero alla folla. Alleluia. (Lc 9,16)
Preghiera dopo la comunione
Donaci, Signore,
di godere pienamente della tua vita divina
nel convito eterno,
che ci hai fatto pregustare
in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen
sabato 5 giugno 2010
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
SOLENNITA’ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
MONIZIONE AMBIENTALE
L’Eucaristia istituita da Gesù Cristo stesso durante l’ultima cena con i suoi apostoli, è l’offerta del Suo Corpo e del Suo Sangue nelle forme del pane e del vino, come sacrificio a Dio Padre per la redenzione di tutta l’umanità.
Durante la celebrazione di quella sua Pasqua ha raccomandato a chi era con lui e a tutti noi di perpetuare quel sacrificio ripetendo quei gesti e quelle parole che grazie allo Spirito Santo sono e saranno sempre i SUOI gesti e le SUE parole.
Abbiamo così la certezza della sua presenza reale, viva e vera in mezzo a noi per tutti i nostri giorni.
Quel Pane eucaristico che oggi cammina per le strade della nostra comunità è segno di Cristo che cammina per le strade della nostra vita.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il pane e il vino offerti ad Abramo da Melchisedek re di Salem, l’attuale Gerusalemme, e sacerdote del Dio Altissimo, sono espressione di ospitalità e di accoglienza, sono garanzia di sicurezza e di transito. Ma ancora di più, quelle mani sacerdotali offrono quel cibo accompagnandolo con una benedizione. Per noi risulta facile intravedere dietro la figura misteriosa di quel re di giustizia e di pace, Gesù Cristo, che offrirà se stesso nelle forme del pane e del vino.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo ci porta in quella sala al piano superiore di una casa di Gerusalemme, il Cenacolo e, scrivendo ai cristiani di Corinto, evoca quel rito che da allora in tutte le chiese viene ripetuto in memoria del Signore.
Dalla profezia alla realizzazione, dalla prefigurazione alla Presenza.
L’Eucaristia è la prova che Gesù mantiene le sue promesse, aveva detto che sarebbe rimasto con noi fino alla fine dei tempi e quel Pane è Lui presente in mezzo a noi senza limiti di tempo e di spazio.
MONIZIONE AL VANGELO
Come le folle che seguivano Gesù anche noi abbiamo bisogno di nutrimento, abbiamo bisogno di quel Pane che solo Cristo ci può dare.
Ma ancora oggi, come allora, Lui vuole aver bisogno di noi, vuole quei cinque pani e quei due pesci che simboleggiano la nostra partecipazione alla sua azione di Grazia.
L’Eucaristia è comunione piena tra divinità e umanità, come è presenza vera di Gesù Cristo, così è presenza di ognuno di noi.
MONIZIONE AMBIENTALE
L’Eucaristia istituita da Gesù Cristo stesso durante l’ultima cena con i suoi apostoli, è l’offerta del Suo Corpo e del Suo Sangue nelle forme del pane e del vino, come sacrificio a Dio Padre per la redenzione di tutta l’umanità.
Durante la celebrazione di quella sua Pasqua ha raccomandato a chi era con lui e a tutti noi di perpetuare quel sacrificio ripetendo quei gesti e quelle parole che grazie allo Spirito Santo sono e saranno sempre i SUOI gesti e le SUE parole.
Abbiamo così la certezza della sua presenza reale, viva e vera in mezzo a noi per tutti i nostri giorni.
Quel Pane eucaristico che oggi cammina per le strade della nostra comunità è segno di Cristo che cammina per le strade della nostra vita.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il pane e il vino offerti ad Abramo da Melchisedek re di Salem, l’attuale Gerusalemme, e sacerdote del Dio Altissimo, sono espressione di ospitalità e di accoglienza, sono garanzia di sicurezza e di transito. Ma ancora di più, quelle mani sacerdotali offrono quel cibo accompagnandolo con una benedizione. Per noi risulta facile intravedere dietro la figura misteriosa di quel re di giustizia e di pace, Gesù Cristo, che offrirà se stesso nelle forme del pane e del vino.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo ci porta in quella sala al piano superiore di una casa di Gerusalemme, il Cenacolo e, scrivendo ai cristiani di Corinto, evoca quel rito che da allora in tutte le chiese viene ripetuto in memoria del Signore.
Dalla profezia alla realizzazione, dalla prefigurazione alla Presenza.
L’Eucaristia è la prova che Gesù mantiene le sue promesse, aveva detto che sarebbe rimasto con noi fino alla fine dei tempi e quel Pane è Lui presente in mezzo a noi senza limiti di tempo e di spazio.
MONIZIONE AL VANGELO
Come le folle che seguivano Gesù anche noi abbiamo bisogno di nutrimento, abbiamo bisogno di quel Pane che solo Cristo ci può dare.
Ma ancora oggi, come allora, Lui vuole aver bisogno di noi, vuole quei cinque pani e quei due pesci che simboleggiano la nostra partecipazione alla sua azione di Grazia.
L’Eucaristia è comunione piena tra divinità e umanità, come è presenza vera di Gesù Cristo, così è presenza di ognuno di noi.
venerdì 4 giugno 2010
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