DODICESIMA DOMENICA T.O. ANNO C-
MONIZIONE AMBIENTALE-
Tutti noi oggi siamo invitati a guardarci dentro e domandarci chi è Cristo per noi. Per -capire quale posto occupa nella nostra vita dobbiamo imparare a conoscerlo bene, a capire che è un Dio diverso da quello che noi ci attendiamo, a pensare che il progetto che ha per la nostra vita non è quello che noi abbiamo pensato, e soprattutto che la strada che lui ci propone di percorrere non è diritta e senza ostacoli, ma anzi piena di curve e costellata di croci. Ma lui è il Figlio di Dio, il solo che attraverso quella strada che lui per primo ha percorso ci dona l’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Israele attraversato dalla Grazia di Dio riesce a sciogliere le lacrime del pentimento e piange come si fa quando una famiglia è sconvolta per la morte del primogenito, colui che avrebbe dovuto ereditare e far continuare il nome e la stirpe. In questa scena gli evangelisti disegneranno la figura del Cristo crocifisso e trafitto al costato.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo scrivendo ai Galati ci fa vedere la conformità di ogni credente a Cristo. Il battezzato è radicalmente trasformato nell’immagine di Gesù, ne è lo specchio vivente e l’espressione visibile. Grazie a questa trasformazione ogni divisione scompare e crolla tutto ciò che ci divide e ci opprime.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù fa un sondaggio tra i suoi discepoli, il risultato non è esaltante, soltanto Pietro ha un’intuizione geniale. Come quelli che lo seguivano anche noi ci immaginiamo e ci costruiamo un Dio che soddisfa i nostri bisogni e le nostre aspettative. La proposta di Cristo è una proposta di vita eterna che nasce però dalla passione e dalla morte umana. La sapienza e la potenza di Dio sono molto diverse da quelle umane.
Per capire Gesù e capire noi stessi dovremo seguirlo nella strada che lui intraprende; non una volta sola, ma tutti i giorni della vita.
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