venerdì 29 giugno 2012

LA DIOCESI DI PERUGIA-CITTA' DELLA PIEVE IN FESTA !!!!

ORDINATI QUATTRO NUOVI SACERDOTI



 Un Infiorata di trucioli di legno e segatura colorata, raffigurante i sacramenti cristiani, «una catechesi per tutta la gente che passava», realizzata in piazza IV Novembre dai ragazzi dell’Oratorio dell’Unità pastorale di Mantignana e Cenerente, ha salutato l’ordinazione sacerdotale di Giovanni Marconi, Marco Pezzanera, Alessandro Segantin e Francesco Verzini, avvenuta nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia nel tardo pomeriggio del 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo. A presiedere la solenne concelebrazione è stato l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti insieme all’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti, ai vescovi di Gubbio mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli (emerito). Numerosi i sacerdoti, religiosi e religiose che vi hanno preso parte provenienti da tutte le parrocchie dell’Archidiocesi. Alcune migliaia di fedeli, soprattutto giovani, hanno gremito la cattedrale fin dal primo pomeriggio. Un’atmosfera di grande festa ha avvolto la cattedrale al suo interno come all’esterno. E’ stato un giorno d’immensa gioia per il Clero e per tutto il popolo di Dio nell’accogliere quattro giovani che hanno scelto di donarsi totalmente al Signore. Ad animare la celebrazione eucaristica è stato il Coro-Orchestra diocesano “Voci di Giubilo” diretti da don Alessandro Scarda.

            Mons. Bassetti, nell’omelia, ha ricordato ai quattro ordinandi sacerdoti: «risuona ancora nelle nostre orecchie, ma soprattutto nel nostro cuore, la domanda di Gesù ai suoi discepoli: “Ma voi, chi dite che io sia?”. E’ una domanda che non aspetta una risposta neutrale. E’ una domanda che esige una chiara scelta di campo. Ed è una domanda che coinvolge completamente la vostra vita. Pietro non solo ha risposto, ma ha dato la vita, perché quella risposta si diffondesse nel mondo intero. E se voi, stasera, siete qui per ricevere il dono del Presbiterato, lo dovete anche alla sua testimonianza: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù, statene certi, continua a rispondervi: “ Beati voi se sempre vivrete in coerenza con la vostra fede”».

            «Figli carissimi – ha proseguito l’arcivescovo –, da stasera in poi voi sarete i nuovi apostoli, i nuovi testimoni del Vangelo. Ma sappiate bene che Gesù non vuole seguaci spiritualmente sedentari, li vuole in movimento, vivi, sulla faccia della terra. Per questo li ha chiamati “apostoli”, che vuol dire inviati, testimoni, messaggeri, nunzi della sua parola e del suo piano di salvezza. Gesù, in una parola, li ha voluti “missionari”. L’umanità oggi e in particolare la nostra Chiesa perusino-pievese, hanno bisogno di Cristo. E Cristo ha bisogno di apostoli. Il mondo ha bisogno, non di belle teorie, ce ne sono anche troppe: ha bisogno di testimoni!».
            Mons. Bassetti, rivolgendosi sempre ai quattro ordinandi, ha detto loro: «Cosa è chiesto a voi con il dono del sacramento del Presbiterato? Combattere la buona battaglia e conservare la fede. Annunciare la verità, tutta la verità, con coscienza libera e coraggiosa, al cospetto di Dio e difronte agli uomini; sarà per voi la sfida e la battaglia più impegnativa e al tempo stesso la missione più pacificante e gioiosa. Cari figli abbiamo tanta fiducia in voi: il vescovo, i sacerdoti, il popolo santo di Dio. Tutti con trepidazione vi attendono nella comunità diocesana. Ci sono tanti piccoli, tanti poveri per i quali dovrete essere trasparenza di Cristo. La vostra vita sarà tutta per il servizio del Vangelo, della riconciliazione e della carità fraterna».
 Infine, ai numerosi giovani presenti in San Lorenzo, compagni di infanzia, di adolescenza dei quattro ordinandi o che li hanno conosciuti in parrocchia, negli oratori, ai campi estivi, mons. Bassetti a detto loro: «quando il sacerdozio è vissuto in pienezza, quando si diventa preti solo per amore e per donarsi ai fratelli, allora è possibile riflettere nel mondo la bellezza di Dio. Se vi sentirete attratti da questa bellezza, mettetevi in ascolto perché facilmente Lui sta bussando alla porta del vostro cuore».

sabato 23 giugno 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini


NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA
24 GIUGNO 2012












MONIZIONE AMBIENTALE

Giovanni Battista è l’unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande tra i profeti, con l’austerità della sua vita, la fermezza della sua predicazione ela coerenza della sua morte, fu guida all’incontro con Gesù.
Senza la conversione del cuore che predicava Giovanni nessuno può incontrare l’Agnello di Dio. Vive la sua vita in parallelo con quella di Gesù, è l’immagine dell’umanità nelle tenebre dell'umanitá che si prepara ad accogliere la Luce della divinità. Per questo la Chiesa celebra la festa di San Giovanni nel solstizio d'estate ed il Natale del Signore nel solstizio d'inverno.

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MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Anche S. Giovanni incarna la figura del servo del Signore cantato da Isaia.     È la sua bocca una spada affilata, è lui la freccia appuntita che non ha paura di nessuno perché è lo stesso Signore che lo ha voluto, lo ha  chiamato, lo protegge e in lui manifesta la sua gloria.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L'apostolo Paopo descrive Giovanni come colui che ha preparato la venuta  di Cristo predicando un battesimo di conversione. La sua grandezza sta nel suo umile e totale declino a favore della crescita del Messia: infatti lui morirà all'inizio della predicazione di Gesú.

MONIZIONE AL VANGELO

Il Regno di Dio, che è già qui sulla terra, si edifica non perché siamo noi a sostenerlo e ad alimentarlo, ma ha in se una forza capace di farlo crescere nel silenzio e per vie che non ci sono note. È la crescita della Grazia nel cuore degli uomini che si affidano a Dio, al di fuori dalle apparenze e dai rumori mondani.
Il suo punto di partenza è piccolo, quasi insignificante, ma capace di crescere e donarci la vita eterna.

sabato 9 giugno 2012

Campo Estivo A.C.R. 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

                  SOLENNITA’ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO
10 GIUGNO 2012

 MONIZIONE AMBIENTALE
L’Eucaristia istituita da Gesù Cristo stesso durante l’ultima cena con i suoi apostoli, è l’offerta del Suo Corpo e del Suo Sangue nelle forme del pane e del vino, come sacrificio a Dio Padre per la redenzione di tutta l’umanità.
Durante la celebrazione di quella sua Pasqua ha raccomandato a chi era con lui e a tutti noi di perpetuare quel sacrificio ripetendo quei gesti e quelle parole che grazie allo Spirito Santo sono e saranno sempre i SUOI gesti e le SUE parole.
Abbiamo così la certezza della sua presenza reale, viva e vera in mezzo a noi per tutti i nostri giorni.
Quel Pane eucaristico che oggi cammina per le strade della nostra comunità è segno di Cristo che cammina per le strade della nostra vita.

 MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il rito sacrificale d’olocausto sigilla il patto che il Signore ha voluto stipulare con il suo popolo. Dio offre il dono della libertà e della sua presenza, Israele risponde con il suo impegno etico ed esistenziale. Il sangue asperso sull’altare, simbolo di Dio, e sul popolo, lega i due contraenti con un vincolo di vita indissolubile.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Cristo sommo sacerdote ricalca tutti i temi dell’alleanza sinaitica, ma, a differenza di Mosè, non celebra in una tenda materiale, ma nella tenda del suo corpo e non usa sangue di capri e di vitelli, ma versa il suo sangue per una liberazione e una redenzione eterna.

 MONIZIONE AL VANGELO
Nella sua ultima cena pasquale Gesù sostituisce al cibo per i commensali il suo stesso corpo, operando così la remissione dei peccati dell’umanità. L’Eucaristia è la nostra Pasqua qui sulla terra, in attesa della Pasqua del cielo. Ogni volta che la celebriamo pregustiamo il banchetto del regno celeste.

venerdì 1 giugno 2012

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

SANTISSIMA TRINITA’  
       3 Giugno 2012












MONIZIONE AMBIENTALE

Il nostro Dio è unico ma in tre persone che si rivela, agisce e si incarna.
La Trinità è l’espressione di questa profonda vitalità divina, è la radice dell’amore che da Dio viene donata a noi e da noi si può effondere e diffondere. E’ il progetto del Creatore per tutte le sue creature: rivelarsi a noi come Padre, incarnarsi in noi come Figlio, non abbandonarci mai come Spirito Santo.
La Trinità Santissima sfugge alla nostra piena comprensione, tuttavia abita in noi, è un’esperienza ancora velata che ci conduce alla piena rivelazione di Dio Amore, Verità e Vita.
Il Padre è voluto entrare nell’umanità come Figlio, ed è voluto rimanerci come Spirito Santo.

 MONIZIONE ALLAPRIMA LETTURA

Dio è lassù in cielo ed è quaggiù sulla terra. Queste parole dette da Mosè al popolo di Israele risuonano ancora oggi per noi per farci capire che il nostro Dio non ha voluto rimanere isolato nella sua dimora, ma ha voluto abitare e rimanere insieme, in comunione piena con le sue creature di tutti i tempi.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Lo Spirito Santo ci è stato donato e abita nei nostri cuori, è il segno che il Signore ci ama, grazie allo Spirito siamo diventati figli di Dio.
Essere figli di Dio ci fa essere anche fratelli di Cristo, eredi del Padre e coeredi del Figlio; partecipando alla sua vita partecipiamo anche alla sua Gloria.


MONIZIONE AL VANGELO

Ogni volta che celebriamo un Sacramento, a cominciare dal battesimo, lo facciamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questo vuol dire che entriamo a far parte della struttura stessa della Divinità. Entriamo nell’intimo del cuore della Trinità.


ORARIO DELLE CELEBRAZIONI


Un nuovo impianto catechistico per l’iniziazione cristiana

Un nuovo impianto catechistico per l’iniziazione cristiana

Gli orientamenti già presenti nelle diocesi italiane

QUALI ORIENTAMENTI PER IL RINNOVAMENTO DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA?

QUALI ORIENTAMENTI PER IL RINNOVAMENTO