SOLENNITA’ DEL SANTISSIMO
CORPO E SANGUE DI CRISTO
10 GIUGNO 2012
L’Eucaristia istituita da
Gesù Cristo stesso durante l’ultima cena con i suoi apostoli, è l’offerta del
Suo Corpo e del Suo Sangue nelle forme del pane e del vino, come sacrificio a
Dio Padre per la redenzione di tutta l’umanità.
Durante la celebrazione di
quella sua Pasqua ha raccomandato a chi era con lui e a tutti noi di perpetuare
quel sacrificio ripetendo quei gesti e quelle parole che grazie allo Spirito
Santo sono e saranno sempre i SUOI gesti e le SUE parole.
Abbiamo così la certezza
della sua presenza reale, viva e vera in mezzo a noi per tutti i nostri giorni.
Quel Pane eucaristico che
oggi cammina per le strade della nostra comunità è segno di Cristo che cammina
per le strade della nostra vita.
Il rito sacrificale
d’olocausto sigilla il patto che il Signore ha voluto stipulare con il suo
popolo. Dio offre il dono della libertà e della sua presenza, Israele risponde
con il suo impegno etico ed esistenziale. Il sangue asperso sull’altare,
simbolo di Dio, e sul popolo, lega i due contraenti con un vincolo di vita
indissolubile.
Cristo sommo sacerdote
ricalca tutti i temi dell’alleanza sinaitica, ma, a differenza di Mosè, non
celebra in una tenda materiale, ma nella tenda del suo corpo e non usa sangue
di capri e di vitelli, ma versa il suo sangue per una liberazione e una
redenzione eterna.
Nella sua ultima cena
pasquale Gesù sostituisce al cibo per i commensali il suo stesso corpo,
operando così la remissione dei peccati dell’umanità. L’Eucaristia è la nostra
Pasqua qui sulla terra, in attesa della Pasqua del cielo. Ogni volta che la
celebriamo pregustiamo il banchetto del regno celeste.
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