ORDINATI QUATTRO NUOVI SACERDOTI
Un Infiorata di trucioli di legno e segatura
colorata, raffigurante i sacramenti cristiani, «una catechesi per tutta la
gente che passava», realizzata in piazza IV Novembre dai ragazzi dell’Oratorio
dell’Unità pastorale di Mantignana e Cenerente, ha salutato l’ordinazione
sacerdotale di Giovanni Marconi, Marco Pezzanera, Alessandro Segantin e
Francesco Verzini, avvenuta nella cattedrale di San Lorenzo in Perugia nel
tardo pomeriggio del 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo. A
presiedere la solenne concelebrazione è stato l’arcivescovo mons. Gualtiero
Bassetti insieme all’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti, ai vescovi
di Gubbio mons. Mario Ceccobelli e mons. Pietro Bottaccioli (emerito). Numerosi
i sacerdoti, religiosi e religiose che vi hanno preso parte provenienti da
tutte le parrocchie dell’Archidiocesi. Alcune migliaia di fedeli, soprattutto
giovani, hanno gremito la cattedrale fin dal primo pomeriggio. Un’atmosfera di
grande festa ha avvolto la cattedrale al suo interno come all’esterno. E’ stato
un giorno d’immensa gioia per il Clero e per tutto il popolo di Dio
nell’accogliere quattro giovani che hanno scelto di donarsi totalmente al
Signore. Ad animare la celebrazione eucaristica è stato il Coro-Orchestra
diocesano “Voci di Giubilo” diretti da don Alessandro Scarda.
Mons. Bassetti, nell’omelia, ha
ricordato ai quattro ordinandi sacerdoti: «risuona ancora nelle nostre
orecchie, ma soprattutto nel nostro cuore, la domanda di Gesù ai suoi discepoli:
“Ma voi, chi dite che io sia?”. E’ una domanda che non aspetta una risposta
neutrale. E’ una domanda che esige una chiara scelta di campo. Ed è una domanda
che coinvolge completamente la vostra vita. Pietro non solo ha risposto, ma ha
dato la vita, perché quella risposta si diffondesse nel mondo intero. E se voi,
stasera, siete qui per ricevere il dono del Presbiterato, lo dovete anche alla
sua testimonianza: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù,
statene certi, continua a rispondervi: “ Beati voi se sempre vivrete in
coerenza con la vostra fede”».
«Figli carissimi – ha proseguito
l’arcivescovo –, da stasera in poi voi sarete i nuovi apostoli, i nuovi
testimoni del Vangelo. Ma sappiate bene che Gesù non vuole seguaci
spiritualmente sedentari, li vuole in movimento, vivi, sulla faccia della
terra. Per questo li ha chiamati “apostoli”, che vuol dire inviati, testimoni,
messaggeri, nunzi della sua parola e del suo piano di salvezza. Gesù, in una
parola, li ha voluti “missionari”. L’umanità oggi e in particolare la nostra
Chiesa perusino-pievese, hanno bisogno di Cristo. E Cristo ha bisogno di
apostoli. Il mondo ha bisogno, non di belle teorie, ce ne sono anche troppe: ha
bisogno di testimoni!».
Mons. Bassetti, rivolgendosi sempre
ai quattro ordinandi, ha detto loro: «Cosa è chiesto a voi con il dono del
sacramento del Presbiterato? Combattere la buona battaglia e conservare la
fede. Annunciare la verità, tutta la verità, con coscienza libera e coraggiosa,
al cospetto di Dio e difronte agli uomini; sarà per voi la sfida e la battaglia
più impegnativa e al tempo stesso la missione più pacificante e gioiosa. Cari
figli abbiamo tanta fiducia in voi: il vescovo, i sacerdoti, il popolo santo di
Dio. Tutti con trepidazione vi attendono nella comunità diocesana. Ci sono
tanti piccoli, tanti poveri per i quali dovrete essere trasparenza di Cristo.
La vostra vita sarà tutta per il servizio del Vangelo, della riconciliazione e
della carità fraterna».
Infine, ai numerosi giovani presenti
in San Lorenzo, compagni di infanzia, di adolescenza dei quattro ordinandi o
che li hanno conosciuti in parrocchia, negli oratori, ai campi estivi, mons.
Bassetti a detto loro: «quando il sacerdozio è vissuto in pienezza, quando si diventa
preti solo per amore e per donarsi ai fratelli, allora è possibile riflettere
nel mondo la bellezza di Dio. Se vi sentirete attratti da questa bellezza,
mettetevi in ascolto perché facilmente Lui sta bussando alla porta del vostro
cuore».
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