giovedì 27 marzo 2008

CELEBRIAMO I SACRAMENTI

ORDINE

"La vita stessa dei presbiteri, la loro dedizione incondizionata al gregge di Dio, la loro testimonianza di amorevole servizio al Signore e alla sua Chiesa una testimonianza segnata dalla scelta della croce accolta nella speranza e nella gioia pasquale , la loro concordia fraterna e il loro zelo per l'evangelizzazione del mondo sono il primo e il più persuasivo fattore di fecondità vocazionale" (Pastores dabo vobis, 41).

Queste parole diceva il Papa Giovanni Paolo II nel già lontano 1992. Non sapeva lui come sarebbero adatte nel suo caso. Tutti abbiamo potuto vedere come la sua testimonianza è stata segnata dalla croce, dalle sofferenze fisiche e anche dalle sofferenze morali di quanti non vogliono accettare Cristo nelle loro vite. Ma anche tutti siamo testimoni della speranza che lui aveva e, soprattutto, della gioia pasquale. Proprio è morto nell'ottava di Pasqua, per significare di più la sua unione con Cristo risorto, unica fonte di felicità.

Imitando il suo esempio di servizio al Signore, il suo zelo per l'evangelizzazione, non possiamo rimanere indifferenti al problema delle vocazioni. Preghiamo il Signore perché queste siano davvero numerose e generose come la sua.







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