sabato 22 marzo 2008

LA VIA DELLA CROCE

Il cammino che porta al Calvario è un cammino che ci interpella. È un cammino di fedeltà e di coerenza al Signore e ai fratelli; è un cammino severo e sereno che chiede silenzio, riflessione, preghiera, comunicazione profonda, impegno perseverante, reciprocità e sostegno.Per questi motivi, nonostante una fastidiosa pioggia si è svolta anche quest'anno la tradizionale processione della VIA CRUCIS.La celebrazione,come ogni anno,ha richiamato tanti fedeli,che hanno partecipato sin dalla celebrazione della Passione di Nostro Signore Gesu' Cristo nella Parrocchia di Chiugiana e lungo il tracciato da Chiugiana a Olmo,diviso nelle classiche stazioni. I commenti e le riflessioni delle quattordici stazioni quest'anno sono state preparate dai gruppi giovanili che operano in parrocchia (Scout-Azione Cattolica-Schola Cantorum-Chierichetti)
VENERDI 21 MARZO 2008 Ore 21.30


I STAZIONE
GESU' E' CONDANNATO A MORTE

Lettura (Gv 19,1-3.14b-16)
Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.I soldati,intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora;quindi gli venivano davanti e gli dicevano:,e gli davano schiaffi.Oilato disse ai Giudei:.Ma quelli gridarono:.Disse loro Pilato:.Risposero i sommi sacerdoti:.Allora lo consegnò loro perchè fosse crocifisso.
Commento
Signore,aiutaci a vincere la paura di essere giudicati, di sentirci soli contro gli altri, aiutaci a pensare autonomamente, ad andare controcorrente per una giusta causa. Aiutati dalle parole di papa Giovanni Paolo II vogliamo combattere il "Pilato" che è in noi: "Noi non possiamo ignorare le tragedie della nostra epoca, chiudendo gli occhi e il cuore.[…] Al contrario, noi siamo immersi in questo mondo ogni giorno, pronti ad accorrere laddove vi è un fratello o una sorella nel bisogno, una lacrime da asciugare, una richiesta d’aiuto da esaudire".
II STAZIONE
GESU' E' CARICATO DELLA CROCE

















Lettura (Mc15,20;Is 53,4;Lc9,23)
Dopo averlo schernito,i soldati spogliarono Gesù della porpora
e gli rimisero le sue vesti,poi lo condussero fuori per crocifiggerlo."Egli-dice il profeta-si è caricato delle nostre sofferenze,si è
addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato,percosso da Dio e umiliato".Dice Gesù:"Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso,prenda la sua croce ogni giorno e mi segua".
Commento
Gesù, sei stato preso in giro, malmenato, torturato dai soldati. Loro pensavano che tu fossi pazzo perché Ti credevi un Re, e ti hanno messo una corona e un manto rosso: ma quella corona era
di spine, e le hai sentite tutte penetrare nella Tua carne. Forse però gli insulti e gli sputi ti hanno fatto ancora più male! Tutta questa crudeltà ci sconvolge, ci rattrista, e ci rendiamo conto che
ancora ai giorni nostri molti prigionieri vengono torturati, i loro diritti non vengono rispettati;molti uomini si credono dio, pensano di poter decidere della vita e della morte, della gioia e della sofferenza altrui. Qualche volta anche noi siamo così, magari non uccidiamo nessuno fisicamente, ma le parole o i gesti che rivolgiamo a chi ci sta accanto spesso feriscono, fanno male.Gesù, il tuo atteggiamento però ci stupisce perché non Ti sei opposto ai soldati.
Sapevi ciò che Ti stava per succedere e lo hai accettato, perché la tua morte non sarebbe stata inutile. Aiutaci allora Signore a non essere come quei soldati che Ti hanno deriso e ferito, ma a saperli al contrario amare come hai fatto Tu.
III STAZIONE
CADE SOTTO IL PESO DELLA CROCE
Lettura (Is 53,5b;Sal 37)
Il castigo che ci da salvezza si è abbattuto su di lui;per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Commento
Gesù, sei caduto, sei stremato, abbandonato anche dagli amici più intimi che ancora una volta hanno dubitato che tu sia il Messia atteso, il Salvatore, e così, c’è chi ti ha dato del bugiardo e chi ti ha tradito preferendo il denaro a Te.
Sei caduto stanco, debole, dolorante, con il corpo già coperto di piaghe;ma se volgi lo sguardo vedi lì con te Maria, la donna che ti ha partorito. Il suo amore Ti sostiene insieme a quello di Dio Padre.
Perdonaci, o Gesù, per ogni volta che Ti lasciamo solo, per ogni volta che scegliamo di seguire il mondo, perché non sopportiamo il sangue delle tue ferite. Ricordaci, Signore, che ogni volta che cadiamo Tu sei con noi, insieme a Maria, madre Tua e madre nostra.
IV STAZIONE
GESU'INCONTRA LA MADRE
Lettura (Lc2,34-35;Lam 1.12ab)
Parlando a Maria Simeone aveva profetato:.
.
Commento
Per noi è così difficile serbare dolori e ingiustizie nel cuore, abbiamo bisogno di cercare un aiuto negli altri e condividere i nostri problemi anche con i genitori. Maria, il tuo dolore deve essere stato immenso, tu che hai sempre saputo la sorte finale di tuo Figlio.
Maria,guidaci nel nostro cammino di fede,soprattutto quando siamo più al buio.
Ripetiamo le parole di Carlo Carretto :"Beata te che hai creduto!"
V STAZIONE
GESU' E' AIUTATO DAL CIRENEO
Lettura (Mc 15,21;Mt10,38)
Mentre lo conducevano verso il luogo del Golgota,costrinsero un tale che passava,un certo Simone di Cirene,padre di Alessandro e Rufo,a portare la croce.
Commento
Chi è il Cireneo? Di solito pensiamo che sia il poveraccio che malauguratamente si è trovato sulla strada di Gesù e gli è capitata questa croce, questa sfortuna!
E sì, la croce per noi è una disgrazia!E infatti non c’è solo Gesù a portarla, ma anche il Cireneo, la persona che ti sta accanto nel momento della sofferenza. Quando nemmeno tu ti vorresti trovare in quella situazione difficile, straziante, il Cireneo c’è! Lui carica la tua croce sulla sua schiena, e non ti chiede il motivo, ma ti sta vicino, ti ama, e ti dice che lui soffre con te! Forse pensiamo che ai giorni nostri non esistano Cirenei, e invece ci basterebbe guardarci un po’ intorno, per vedere persone come Madre Teresa, una donna che ha preso su di sé le croci degli altri, di uomini e donne che incontrava veramente sulla strada. Madre Teresa raccoglie il moribondo sulla strada e lo lava e lo profuma, pur sapendo che sta morendo; ci verrebbe da dire che è proprio uno spreco, una cosa inutile, e invece questo semplice gesto, anche se faticoso, cambia la vita e la morte di quell’uomo, che anche se solo nel momento della morte comprende di essere amato!
Signore, aiutaci ad essere anche noi come il Cireneo, ad essere delle persone che soffrono con chi ci sta accanto, anche se può sembrarci difficile o inutile.
VI STAZIONE
LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESU'
Lettura (Sal 26,8-9b;Is 52,14;53,2b.3)
Di te ha detto il mio cuore:;il tuo volto,Signore,io cerco:Non nascondermi il tuo volto.
Molti si stupirono di lui,tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto.
Non ha apparenza nè bellezza per attirare i nostri sguardi.Disprezzato e reietto dagli uomini,uomo dei dolori che ben conosce il patire,come uno davanti al quale ci si copre la faccia.
Commento
Cercare il Tuo volto non è sempre facile,o Signore, non è facile quando soprattutto è la sofferenza a nascondere e a soffocare la normalità e il benessere della vita. Il tuo cammino è stato lungo e doloroso, il Calvario di ognuno di noi sembra esserlo di più e talvolta ci è così difficile sopportarlo;ma è anche vero che è dai piccoli gesti d’amore che la sofferenza viene alleviata.
Signore Gesù, come nel tuo Calvario hai incontrato la povera ma significativa solidarietà della Veronica, concedi ai tuoi figli di diventare dei piccoli strumenti del Tuo amore verso il fratello sofferente; e anche qualora il mondo non ci venisse in aiuto, fa che non ci dimentichiamo mai che la prima persona che ci ama e che mai ci negherà il suo appoggio, sei Tu, Padre Nostro.
VII STAZIONE
GESU' CADE LA SECONDA VOLTA
Lettura (Is.53,6b-7;Sal 68)
Il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca;era come un agnello condotto al macello,come pecora muta di fronte ai suoi tosatori.
Commento
Signore, sei caduto ancora e ancora hai dimostrato il Tuo amore per noi e per il Padre. Non hai detto niente neanche stavolta, non hai detto nulla quando Ti condannavano, quando Ti maltrattavano, quando Ti hanno caricato della croce e quando sei caduto per la prima volta.
Il peso del male del mondo è tanto e tu lo hai portato da solo per obbedire al progetto di amore che era stato disegnato per Te.
Aiutaci, o Gesù, ad accettare le nostre debolezze e con esse abbracciare nella gioia il cammino, spesso difficile e doloroso, che il Padre ha tracciato per noi.
VIII STAZIONE
GESU' INCONTRA LE DONNE DI

Lettura (Lc 23,27-28.31;Gv15,5-6)
Seguiva Gesù una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano
lamenti su di lui.Ma Gesù,voltandosi verso le donne,disse:"Figlie di Gerusalemme,non
piangete su di me,ma piangete su voi stesse e sui vostri figli....Perchè se trattano così
il legno verde,che avverrà del legno secco?".
"Io sono la vite,voi i tralci.Chi rimane in me ed io in lui,fa molto frutto,perchè senza di
me non potete far nulla.Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca,
e poi lo raccolgono,lo gettano nel fuoco e lo bruciano".
Commento
Signore nostro, anche nel momento della prova estrema hai saputo rivolgere parole di insegnamento a chi era con te. Nella tua infinita tenerezza e in quell’immenso desiderio che hai di noi, hai voluto donare alla figlie di Gerusalemme e a quanti erano con te, parole di salvezza, segno tangibile che sei il Figlio di Dio.
Rendi docili i nostri cuori, aprili al pianto compassionevole e sincero, lavali con le nostre stesse lacrime date dal pentimento della sofferenza che arrechiamo ai nostri fratelli e nei quali feriamo Te, presente in ognuno di noi.
Aprici all’ascolto profondo delle Tue parole, all’osservazione attenta dei tuoi atteggiamenti, al desiderio di conformarci in tutto a Te, per andare con Te incontro ai fratelli consapevoli che nulla possiamo senza di Te perché sei tu nostro maestro e fonte di vita ed è a Te,o Gesù che vogliamo rimanere uniti.
IX STAZIONE
GESU' CADE PER LA TERZA VOLTA
Lettura (Sal 34,15-16;Rm15,1-3)
Essi godono della mia caduta,si radunano contro di me per colpirmi all'improvviso.
Mi dilaniano senza posa,mi mettono alla prova,scherno ,contro di me digrignano i
denti.Noi che siamo forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermità dei deboli,
senza compiacere noi stessi.Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel
bene,per edificarlo.Cristo,infatti,non cercò di piacere a se stesso,ma come sta
scritto:gli insulti di coloro che ti insultano sono caduti sopra di me.
COMMENTO
Gesù soffre in silenzio perché nella sua grande misericordia non smette mai di amare i suoi persecutori. Gesù cade, è nuovamente messo alla prova. Anche noi nella vita ci troviamo ad affrontare dure prove: il Signore ce le pone davanti ma ci dona che la forza per frontle, perché possiamo vedere in esse un’occasione per ritrovare la giusta rotta. Signore, benedici le nostre cadute perché sappiamo riconoscerle come vie di Salvezza.
X STAZIONE
GESU' E' SPOGLIATO DELLE VESTI
Lettura (Gv 19,23-24)
I soldati,quando ebbero crocifisso Gesù,presero le sue vesti e ne fecero quattro parti
una per ciascun soldato,e la tunica.Ora quella tunica era senza cuciture,tessuta tutta
di un pezzo da cima a fondo.Perciò dissero tra loro:Non straciamola,ma tiriamola a
sorte a chi tocca.Così si adempiva la Scrittura:"Si son divisi tra loro le mie vesti,e
sulla unica hanno gettato la sorte".
COMMENTO
A Te, Signore, viene tolto tutto, e per ultime, anche Le vesti, simbolo della tua dignità umana. Tu hai permesso che fossimo noi a spogliarTi, lasciandoti nudo. Così Ti sei lasciato umiliare sia come Dio che come uomo. Nella tua sofferenza rivediamo tutti i nostri fratelli a cui oggi vengono strappate Le vesti, abbandonati e privati dei proprio diritti, e Le cui poche risorse vengono profanate soltanto per interessi materiali. Le vittime delle guerre in Iraq, in Afghanistan, in Kosovo, nei Paesi Africani; i monaci tibetani; i deportati nei campi di concentramento; i popoli vittime dei genocidi; le popolazioni della TerraSanta; i poveri del Sud del mondo; gli immigrati e i clandestini ai margini delle nostre città. Ti chiediamo perdono, Signore, perché ignorare loro è come uccidere Te ancora una volta.
XI STAZIONE
GESU' E' INCHIODATO ALLA CROCE
Lettura(Lc 23,33-88)
Quando giunsero al luogo detto Cranio,là crocifissero lui e due malfattori,uno a destra e l'altro a sinistra.Gesù diceva:"Padre perdonali,perchè non sanno quello che fanno".Dopo esersi poi divise le sue vesti,le tirarono a sorte.Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo"Ha salvato gli altri,salvi se stesso,se è il Cristo il figlio di Dio".Anche i soldati lo schernivano,e gli accostavano per porgergli dell'aceto,e dicevano:"se tu sei il re dei giudei,salva te stesso".C'era anche una scritta,sopra il suo capo:Questi è il re dei Giudei.
COMMENTO
"Padre perdonali"Chi sarebbe in grado di invocare parole di perdono mentre è messo a morte ingiustamente? Un innocente condannato a morte senza possibilità di appello e proprio in quel momento Tu, umanissimo Gesù, Ti rivolgi a Dio, a Colui che sai che può perdonarli e certamente lo farà perché sei Tu chiederglielo. Ricordaci, Gesù, che ogni cosa che chiediamo al Padre nel Tuo nome, ci sarà donata. Insegnaci la Tua fede, il Tuo fiducioso abbandono, la Tua speranza certa insieme all’umiltà di chi si mette da parte per far spazio al fratello, anche quando lo sta inchiodando ad una croce. Aiutaci a perdonare chi ci offende e ci fa del male, invece che rispondergli inchiodandolo con parole e insulti o peggio con un silenzio indifferente che uccide ogni rapporto e amicizia.
XII STAZIONE
GESU' MUORE IN CROCE
Lettura (Mc15,34-39)
Alle tre Gesù gridò con voce forte:Eloì,Eloì,lema sabactàni ?,che significa:Dio mio,Dio mio,perchè
mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti,udito ciò dicevano:"Ecco chiama Elia!".Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e,postala su una canna,gli dava da bere,dicendo:"Aspettate,
vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce"Ma Gesù,dando un forte grido,spirò.Il velo del tempio si squarciò in due,dall'alto in basso.Allora il centurione che gli stava di fronte,vistolo spirare in quel modo,disse:"veramente quest'uomo era Figlio di Dio".
COMMENTO
Ogni cosa ha il suo destino e quello dell’uomo lo ha rivelato Gesù: amarsi gli uni gli altri come Lui ci ha amato. Dare la vita per la felicità del prossimo comporta un sacrificio grande e molto spesso la fatica e la paura della sofferenza ci frenano. Signore Gesù, il Padre non ti ha abbandonato sulla croce e non lo farà neanche con noi, perché se in ogni momento ci cammina accanto, in quelli più difficili ci terrà in braccio, perché è amore e Tu Gesù, che sei figlio di Dio, sei Figlio dell’Amore. Aiutaci perciò a non restare chiusi nel nostro benessere, perché la vera felicità ce l’hai già mostrata, Gesù, in quell’amore grande che ha donato la vita per i propri amici
XIII STAZIONE
IL CORPO DI GESU',DEPOSTO DALLA CROCE,VIENE SEPOLTO
Lettura (Mt 27,57-60)
Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatea,chiamato Giuseppe,il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù.Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù.Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato.Giuseppe preso il corpo di Gesù,lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova,che si era fatto scavare nela roccia;rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro,se ne andò.
COMMENTO
Il Tuo castissimo corpo, Gesù, è nudo sulla croce, in attesa di essere accolto da qualcuno, coperto, disteso. Ci è più facile lasciarti lì inchiodato, senza scomodarci a chiedere niente e a nessuno. Ma sappiamo, Gesù, che Tu aspetti ancora, paziente e fiducioso, il nostro arrivo. Purifica i nostri corpi con il Tuo Spirito perché possiamo accoglierTi in noi come in quel candido lenzuolo in cui ti depose Giuseppe d’Arimatea, e a diventare anche noi Tuoi discepoli, amici disposti ad imparare da te la via che conduce al Padre anche se sappiamo che passa per la croce.
XIV STAZIONE
GESU' RISORTO


Lettura (Lc 24,1-9)
Il primo giorno dopo il sabato,di buon mattino si recarono ala tomba,portando con sè gli aromi che avevano preparato.Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;ma entrate,non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Mentre erano ancora incerte,ecco dueuomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra,essi dissero loro:"Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?Non è qui,è risuscitato.Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,dicendo che bisognava che il figlio delluomo fosse consegnato in mano ai peccatori,che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno".Ed esse si ricordarono delle sue parole,e,tornate dalsepolcro,annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
COMMENTO
Eccoci, Gesù, veniamo a cercarti senza ricordare quello che ci avevi detto, senza ricordarci della Tua Resurrezione. La morte ha questo potere apparente: farci dimenticare la gioia, oscurandoci ogni ricordo di bene. Ma nella sua bontà infinita, Dio Padre ancora una volta ci viene in aiuto mandandoci nuovi messaggeri, i suoi angeli, ad indicarci la giusta strada, il luogo in cui cercare e trovare Te, Gesù, nostro Signore. Ogni giorno dal cielo ci inviate i vostri angeli a consolarci e a sorreggerci, angeli che hanno il volto e il nome di persone care e vicine che spesso fatichiamo a riconoscere e di cui non vediamo l’amore. Continua a mostrarti a noi, Signore, in ogni uomo che ci mette accanto perché anche noi, ristorati e rincuorati dal ricordo della Tua resurrezione, corriamo ad annunziarla al mondo.

Giunti alla Chiesa di San Giovanni Battista in Olmo Il paroco, i ministranti e i fedeli sono entrati processionalmente per l'adorazione della Croce, facendo davanti ad essa un semplice segno di venerazione.Alla fine il Sacerdote ha impartito a tutti la Santa Benedizione.












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