sabato 31 gennaio 2009

2 FEBBRAIO-PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

Colore liturgico: Bianco
Il vecchio Simeone, certo della promessa ricevuta, riconosce Gesù e la salvezza di cui il Cristo è portatore e accetta il compiersi della sua esistenza. Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, che aveva però passato quasi tutta la sua vita in preghiera e penitenza riconosce Gesù e sa parlare di lui a quanti lo attendono. Anna e Simeone, a differenza di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e nell’adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi. Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all’amore di Dio per noi di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù. Giovanni Paolo II nella “Redemptoris Mater” ci ricorda che “quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell’incomprensione e nel dolore” (n. 16).
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Antifona d'ingresso
BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE
Il Signore nostro Dio verrà con potenza,
e illuminerà il suo popolo. Alleluia.
Fratelli carissimi, sono passati quaranta giorni dalla solennità del
Natale.
Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria
e Giuseppe presentarono Gesù al tempio.
Con quel rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge
antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva
nella fede.
Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi
Simeone e Anna; illuminati dallo stesso Spirito riconobbero il Signore
e pieni di gioia gli resero testimonianza.
Anche noi qui riuniti dallo Spirito Santo andiamo incontro al Cristo
nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo nello
spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua
gloria.
Dopo l’esortazione il sacerdote benedice le candele, dicendo a mani
giunte la seguente orazione:
Preghiamo.
O Dio, fonte e principio di ogni luce,
che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone
il Cristo, vera luce di tutte le genti,
benedici + questi ceri
e ascolta le preghiere del tuo popolo,
che viene incontro a te
con questi segni luminosi
e con inni di lode;
guidalo sulla via del bene,
perché giunga alla luce che non ha
fine. Per Cristo nostro Signore.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
guarda i tuoi fedeli riuniti
nella festa della Presentazione al tempio
del tuo unico Figlio fatto uomo,
e concedi anche a noi di essere presentati a te
pienamente rinnovati nello spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura Ml 3,1-4Entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate. Dal libro del profeta Malachia
Così dice il Signore Dio: “Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’oblazione secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani”.Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 23 Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e potente,
il Signore potente in battaglia
Sollevate, porte, i vostri frontali,
alzatevi, porte antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. Seconda lettura Eb 2,14-18Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli. Dalla lettera agli Ebrei Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Gesù ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e fedele nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo. Infatti, proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.Parola di Dio
Acclamazione al Vangelo (Lc 2,30.32)
Alleluia, alleluia.
I miei occhi han visto la tua salvezza:
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele.
Alleluia. Vangelo Lc 2,22-40 (forma breve: Lc 2,22-32)I miei occhi han visto la tua salvezza. + Dal Vangelo secondo Luca
Quando venne il tempo della purificazione secondo la Legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore”; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d’Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: “Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele”. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di AseR. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero tutto compiuto secondo la Legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.Parola del Signore
Preghiera sulle offerte
Accogli, o Padre, i nostri doni e guarda la tua Chiesa, che per tuo volere ti offre con gioia il sacrificio del tuo unico Figlio, Agnello senza macchia per la vita del mondo. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
Cristo luce delle genti. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il tuo unico Figlio, generato nei secoli eterni, presentato oggi al tempio, è proclamato dallo Spirito Santo gloria d’Israele e luce dei popoli. E noi esultanti andiamo incontro al Salvatore e con l’assemblea degli angeli e dei santi cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo...
Antifona di comunione
I miei occhi hanno visto la salvezza, da te preparata davanti a tutti i popoli. (Lc 2,30-31)
O Dio, che hai esaudito l’ardente attesa del santo Simeone, compi in noi l’opera della tua misericordia; tu che gli hai dato la gioia di stringere tra le braccia, prima di morire, il Cristo tuo Figlio, concedi anche a noi con la forza del pane eucaristico di camminare incontro al Signore, per possedere la vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
ANNO:B
Prima lettura Dt 18,15-20
Seconda lettura 1Cor 7,32-35
Vangelo Mc 1,21-28
PILLOLE DI PAROLA

a cura di Cristina Rossini

MONIZIONE AMBIENTALE
Parola ed ascolto si incrociano in questa liturgia domenicale. Proprio da questo scaturisce l’importanza dell’annuncio a cui tutti siamo chiamati. Nella cultura semitica, quella degli uomini della Bibbia e dello stesso Cristo, la parola non è infatti un semplice soffio d’aria o un movimento delle labbra, non è un chiacchiericcio televisivo odierno nato dal vuoto e destinato al vuoto. La parola è un atto solenne ed efficace, tanto più operante quanto più grande e sincero è colui che la pronuncia. L’efficacia è la qualità della vera parola per cui essa non muore quando è pronunciata, anzi è proprio allora che comincia a vivere.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta è il portavoce di Dio, la sua parola è efficace e creatrice come quella del Signore. L’iniziativa è di Dio, è lui che suscita il profeta dal suo popolo e per il suo popolo, lo strappa dalle coordinate politico-religiose e lo colloca in una posizione radicalmente trascendente. Il giudizio che Dio riserva a chi rifiuta o perseguita il profeta è lo stesso di quello riservato al rifiuto di Dio.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Anche Paolo è profeta per la sua comunità quando invia indicazioni pastorali per sciogliere interrogativi e problemi che emergono nella complessa chiesa di Corinto. La celebrazione della castità cristiana che Paolo fa non è per lo stato celibatario in quanto tale, ma perché è piena e totale donazione al Regno e ai fratelli. Essere profeta ed essere casto sono due qualità per il credente come lo erano per il Cristo.

MONIZIONE AL VANGELO

La parola di Gesù penetra nella storia dell’uomo e intraprende un processo di annientamento del male. La potenza del male lancia un ultimo grido, sferra un ultimo attacco e poi piomba nel silenzio della morte. La parola del Cristo non si spegne quando è detta, anzi è proprio allora che incide potentemente sul male divenendo quasi una spada. È la lampada per i nostri passi nel cammino della vita. Tutti ne abbiamo bisogno per sterminare i demoni segreti che abbiamo dentro di noi.

ASSISI: FRANCESCANI, NOMINATO NUOVO CUSTODE DEL SACRO CONVENTO

Padre Giuseppe Piemontese, 62 anni proveniente dalla provincia della Puglia, membro della Commissione presbiterale regionale pugliese, e' il nuovo Custode del Sacro Convento di Assisi. Sostituisce padre Vincenzo Coli che ha ricoperto due lunghi mandati: il primo di 9 anni ed il secondo di 8. L'annuncio e' stato dato nel primo pomeriggio dalla sala stampa del Sacro Convento. ''Il repentino cambiamento di rotta, che l'Obbedienza ha impresso alla mia vita - ha affermato il neo Custode - chiamandomi al servizio della Custodia del S. Convento e della Basilica di S. Francesco, mi ha naturalmente portato a riascoltare l'esortazione del Serafico Padre... Diceva ai frati: ''Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perche' finora abbiamo combinato poco''. Vengo in Assisi - ha proseguito padre Giuseppe Piemontese - come pellegrino perche', nella vicinanza di S. Francesco, possa imparare ad amare e servire il Signore, insieme ai fratelli che mi verranno donati. L'ottavo centenario della Regola sara' il tempo e la traccia di questo nuovo percorso di grazia. Mi e' di conforto la consapevolezza che non saro' certo io il custode, ma sara' il Serafico Padre S. Francesco a custodire me e i fratelli''.Fra' Giuseppe Piemontese e' nato a Monte S. Angelo (Foggia) il 24 aprile 1946; e' stato ordinato sacerdote nel 1971 dopo studi in Teologia al Collegio Internazionale Seraphicum. Dopo aver ricoperto diversi servizi come Parroco e Guardiano, e' stato eletto ministro Provinciale della Provincia di Puglia dei Santi Nicola e Angelo, ricoprendo questo servizio dal 1997 al 2009. Fra' Giuseppe Piemontese e' stato anche Animatore della Pastorale Giovanile e Vocazione, assistente regionale della Gioventu' Francescana, e a livello diocesano e' stato Moderatore del primo sinodo diocesano di Bari-Bitonto (1996-2000).
da:Chiesainumbria.it

venerdì 30 gennaio 2009

Solennità del Santo Patrono "Costanzo" Anno 2009

29 GENNAIO 2009 CATTEDRALE DI SAN LORENZO-PERUGIA-Ore 18.00
Celebrazione conclusiva La Comunità Perugina si arricchisce di 3 nuovi accoliti L’Arcivescovo Chiaretti ha presieduto la celebrazione celebrando con i Sacerdoti della Diocesi e con i Vescovi di: Gubbio, Foligno, ,Città di Castello.
L’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Nonostante che siano le 17.30 è già buio e dentro la Cattedrale di Perugia il popolo di Dio è in raccoglimento e preghiera. Mancano pochi minuti all’inizio della celebrazione e i posti a sedere sono tutti “esauriti”. Alle 18.00 l’organo a canne della Cattedrale suona a tutto fiato per annunciare l’ingresso del Celebrante ed orientare gli animi dei partecipanti verso la Celebrazione Eucaristica che sta iniziando. Ma gli animi dei più tesi sono dei tre padri di famiglia che oggi riceveranno il ministero dell’accolitato,sono tesi quelli delle loro famiglie,dei loro parroci che vedono compiersi e attuarsi In questi fratelli un mirabile progetto di Dio:la chiamata al Diaconato permanente .La Celebrazione prosegue nel suo consueto svolgersi fino alla lettura del Vangelo.
Subito dopo l’omelia,l’Arcivescovo,tramite un diacono assistente, chiama ciascun candidato per nome,identificandone la parrocchia. Rinnovando il suo “Si”ogni candidato,sentendosi chiamato,si alza esclamando ancora una volta il suo:”Eccomi”.E’ il primo gesto previsto dal Rituale:il candidato rinnova la sua libera volontà di seguire Cristo nella Chiesa già espressa il giorno dell’ammissione all’ ordine Sacro. I tre lettori vengono istituiti accoliti. Paolo Conti,Mario Campanile e Enzo Mariucci dopo essersi inginocchiati ed aver ricevuto la benedizione,si recano dinanzi all’Arcivescovo per ricevere il Calice e la Patena:
”Ricevi il vassoio con il pane e il Calice con il vino per la celebrazione dell’Eucarestia, e la vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa”.Con l’asunzione di questi impegni si conclude il rito di conferimento del ministero dell’accolitato e la celebrazione prosegue con la Liturgia Eucaristica,nella quale i neo-accoliti attuano subito il loro ministero.Una volta terminata la Celebrazione, la comunità dei diaconi ,l’Arcivescovo e i vescovi presenti hanno festeggiato questi nuovi tre ministri con un Agape fraterna. A completare la configurazione sacramentale ci auguriamo che provvederanno quanto prima le tre ordinazioni diaconali. Così con l’animo colmo di grazia per i doni ricevuti e quelli da ricevere,la comunità dei diaconi di Perugia rivolge ai nuovi accoliti un sincero augurio nella speranza che l’Eucarestia diventi per questi fratelli uno stile di vita e un’occasione di profonda comunione con Dio e con i fratelli

domenica 25 gennaio 2009

III DOMENICA DEL TEMOI ORDINARIO-ANNO B

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Prima letturaGn 3,1-5.10 Seconda lettura1Cor 7,29-31 VangeloMc 1,14-20
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Quattro sono i temi che costituiscono l’anima del kerigma (annuncio) proclamato da Gesù. IL TEMPO è COMPIUTO: la storia della Salvezza raggiunge in Cristo la sua pienezza e IL REGNO DI DIO è VICINO: Dio concretizza il suo progetto di vita, di pace, di speranza e di redenzione. A questi due atti di Dio devono corrispondere due gesti dell’uomo; CONVERTITEVI: mutando radicalmente la rotta della vita e CREDETE AL VANGELO: mettendo la propria vita nelle mani di Cristo che salva e libera.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La missione di Giona è incredibile per un giudeo: predicare la conversione anche nel mondo che fino ad allora era considerato sotto il segno della maledizione. All’annuncio di Giona la risposta dei non credenti è esemplare, nonostante lo scetticismo del profeta i niniviti credono, si pentono e si convertono dal loro passato tenebroso. La giustizia di Dio si rivela proprio nella misericordia che trasforma e rigenera.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Paolo proietta la luce della Pasqua sull’intera vicenda umana fatta di gioia e di dolore, di affeti e di interessi. Gesù ci invita ad organizzare la nostra vita conformandoci al suo modello, scoprendo il senso nuovo che la storia ha assunto con l’intervento di Dio. Il ritratto del vero cristiano deve seguire la linea dell’ESSERE e non quella dell’AVERE.
MONIZIONE AL VANGELO
Nella vocazione dei quattro discepoli di Gesù l’iniziativa è totalmente nelle mani di Dio, è lo sguardo di Gesù che sceglie, lui passa, vede quegli uomini al lavoro e li chiama, loro subito lo seguono. Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni non avrebbero mai lasciato la loro professione e la loro famiglia se non fosse passata lungo le rive del lago di Tiberiade quella figura misteriosa e diversa di predicatore. Da quell’incontro nasce per quei pescatori uno straordinario e incredibile destino.

sabato 24 gennaio 2009

TRE NUOVI ACCOLITI NELLA CHIESA PERUGINA

-Giovedì 29 Gennaio 2009-ore 18.00-
–Cattedrale di San Lorenzo-Perugia-
La comunità di Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana e Mantignana è chiamata giovedì 29 Gennaio, festività di S.Costanzo, a vivere un altro momento di solennità e di preghiera. Infatti come il 30 settembre 2007 in occasione del nostro conferimento a “ministro istituito del lettorato” il nostro vescovo Mons. Giuseppe Chiaretti “pastore della chiesa perugina” presenzierà la liturgia eucaristica delle ore 18.00 dove ci conferirà il “ministero istituito dell’accolitato”.In queste parole che seguono è contenuta una breve descrizione del ministero istituito dell’accolito e con esse vi diamo appuntamento a giovedì 29 alle ore 18.00 nella Cattedrale di S.Lorenzo in Perugia per pregare il Signore con noi e per noi assieme al nostro Vescovo affinché illumini il nostro cammino di fede in vista dell’appuntamento finale che sarà il ministero ordinato del Diaconato.
L’ACCOLITATO
Il termine accolito deriva dal greco. La forma verbale corrispondente significa :”andare dietro,seguire,accompagnare”. Nel linguaggio del nuovo testamento essa riveste il senso vasto e profondo di sequela di Gesù.L’accolito fino a pochi anni fa era il grado maggiore degli “ordini minori”.Il ministero dell’accolito,una volta ministero autonomo e permanente,era diventato nel corso del tempo una tappa verso l’ordinazione diaconale e sacerdotale (ancora oggi; di fatto è così).Tuttavia,questo ministero essendo un ministero laicale come lo è il lettorato può essere conferito a laici che non necessariamente aspirano all’ordine sacro.Il documento pontificio “Ministeria quaedam” di Paolo VI stabilisce che l’accolito èper fare da ministro al sacerdote.Suoi compiti sono curare il servizio dell’altare,aiutare il sacerdote nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della santa Messa; distribuire come ministro straordinario la santa Comunione tutte le volte che non vi sono i ministri ordinari (daconi,sacerdoti).I ministri straordinari della comunione che noi vediamo nelle nostre chiese distribuire la santa comunione nella messa hanno questo incarico per un tempo determinato che varia da un anno a 3 anni; mentre l’accolito questo mandato lo ha per sempre.Il rito consiste nella consegna della patena con il pane o del calice con il vino da consacrare, mentre il vescovo pronuncia le parole: “ricevi il vassoio con il pane (il calice con il vino) per la celebrazione dell’eucarestia, e la tua vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della chiesa”:Nella preghiera di benedizione sui candidati imploriamo ; “benedici quei tuoi figli al ministero di accoliti. Fa che,assidui nel servizio dell’altare, distribuiscano fedelmente il pane della vita”.

giovedì 22 gennaio 2009

sabato 17 gennaio 2009

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (anno B)

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Verde
Anno:B
Prima lettura 1Sam 3,3-10.19
Seconda lettura 1Cor 6,13-15.17-20
Vangelo Gv 1,35-42
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
La vocazione è un dialogo tra due volontà che si uniscono per attuare insieme un progetto comune. Non è un invito a seguire un’idea, un principio astratto ma è un appello ad entrare in relazione con una Persona. Non è un’adesione generica ad un partito o a un movimento ma è un impegno vitale che trasforma mente, volontà e cuore. Per giungere sulla via giusta della chiamata personale è prezioso anche l’aiuto di una presenza fraterna, di un amico, di un maestro, di un direttore spirituale. Attraverso la mano di un fratello o di un padre i passi sul cammino della vocazione diventano più sicuri e più spediti. Oggi siamo invitati a ritrovare la freschezza della nostra vocazione personale, religiosa ed umana.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La chiamata di Samuele non è un’irruzione tempestosa ed accecante, è progressiva, a più tappe, è un lento apprendistato che inizia con un primo appello nella pace notturna del Tempio. L’iniziativa è sempre di Dio, radice di ogni vocazione; l’adesione di Samuele è fresca, giovanile ma ancora cieca e quindi deludente. Solo alla quarta volta, dopo tre fallimenti, Samuele scopre la sua vera vocazione. Dal grembo di quella notte esce un nuovo uomo con un nuovo destino.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Il CORPO per il semita era ed è il principio di sostegno e di coordinamento delle relazioni umane fondamentali con Dio e con il prossimo. Esso quindi appartiene a Cristo che lo ha acquistato con il suo sangue, anzi è Tempio dello Spirito. L’impurità non implica solo un disordine sessuale, ma è un vero e proprio peccato di idolatria perché il cristiano trasferisce apostaticamente il suo corpo, possesso di Cristo, ad un idolo.
MONIZIONE AL VANGELO

Il racconto di vocazione di Andrea e Pietro è incorniciato nella vita di ogni giorno, che ancora oggi ci vede attori delle piccole vicende umane. L’iniziativa parte ancora da Dio, è Cristo che si volta e guarda i due discepoli di Giovanni Battista, è sempre Cristo che fissa lo sguardo su Pietro chiamandolo ad un nuovo destino. E anche da questo incontro nasce un nuovo uomo con un nuovo nome; Simone di Giovanni diventa Pietro, segno di un destino inatteso e grandioso. L’incontro con Dio sconvolge tutti i piani modesti che ogni uomo ha progettato.

giovedì 15 gennaio 2009

Programma degli incontri in preparazione al sacramento della Cresima 2009

Parrocchia di Chiugiana Olmo Fontana Anno catechistico 2009
  • Sabato 10 - 17 - 24 – gennaio 7 -14- febbraio presso la chiesa di Chiugiana dalle ore 15,00 alle ore 16,30 incontro per tutti i ragazzi e le ragazze con i catechisti e il parroco Don Fabio. Portare il libro di catechismo, il libretto sullo Spirito Santo, la Bibbia e le penne.

-Dal pomeriggio del 30 gennaio al pomeriggio del 1 febbraio Campo Cresima a San Ponziano di Spoleto

-Domenica 15 febbraio Giornata di ritiro a Olmo

-Lunedì 16 febbraio prove in Cattedrale a Perugia dalle ore 15,00 alle 18,00

-Mercoledì 18 febbraio presso la chiesa di Chiugiana dalle ore 15,00 alle 16,30

I ragazzi e le famiglie sono invitati ogni domenica a partecipare alla Santa Messa

Sabato 21 febbraio ore 16,00 Celebrazione della Santa Cresima in Duomo a Perugia Ritrovo alle ore 15,15 presso le Logge del Duomo Informazioni più dettagliate sulle uscite verranno date all’incontro con i genitori

-Lunedì 12 gennaio - chiesa di Chiugiana alle ore 21,00 Incontro con i genit

-Lunedì 9 febbraio - chiesa di Chiugiana alle ore 21,00 Incontro con i tutti i

padrinie le madrine

N.B: I padrini e le madrine che risiedono fuori parrocchia devono farsi rilasciare un certificato d’idoneità dal proprio parroco. A chi risiede in parrocchia verrà rilasciato la sera dell’incontro. Per i ragazzi e le ragazze che non hanno ricevuto i sacramenti nella nostra parrocchia, è necessario il certificato di battesimo rilasciato dal parroco dove sono stati battezzati e comunicare la data della Prima comunione. Tutti i documenti devono essere consegnati entro il 9 febbraio ai catechisti

Chiugiana 10 gennaio 2009 DonFabio e i catechisti

sabato 10 gennaio 2009

BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO B)

Grado della Celebrazione: FESTA Colore liturgico: Bianco Anno:B
Prima lettura Is 55,1-11
Seconda lettura 1Gv 5,1-9
Vangelo Mc 1,7-11
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Celebriamo oggi la seconda epifania di Gesù, cioè la sua manifestazione al Giordano quando fu battezzato da Giovanni. Gesù di Nazaret in quella occasione si fece solidale con i peccatori e, ricolmato di Spirito Santo, fu proclamato dal Padre Figlio e Servo, inviato per portare la salvezza a tutti gli uomini. A noi che nel Battesimo e nella Confermazione abbiamo ricevuto lo stesso Spirito e la stessa missione di Gesù, oggi il Padre ci presenta ancora Cristo perché lo seguiamo con una fede più convinta e più impegnata.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Agli esuli di Babilonia assetati di libertà Dio annuncia per mezzo di Isaia il ritorno in patria. L’acqua bevuta gratuitamente e il cibo mangiato senza spendere nulla significano che la liberazione sarà solo opera di Dio. Egli interverrà efficacemente perché la sua Parola è potente, e lo farà con i suoi pensieri e percorrendo le sue vie. A quegli esuli allora e a noi ancora oggi è chiesto soltanto di non smettere di fidarci di Lui.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
È l’intera missione di Cristo, della Chiesa e di ogni cristiano che emerge al Giordano, lì Gesù di Nazaret è stato “fatto Cristo” e noi partecipando del suo Spirito grazie al Battesimo e alla Confermazione, “diventiamo altri Crisi”. Essere figli di Dio vuol dire condividere la missione di Gesù oltre che la sua natura divina.
MONIZIONE AL VANGELO
In primo piano c’è Giovanni che con l’acqua purificatrice del Giordano impartisce il battesimo alle folle, sullo sfondo che troneggia c’è la Trinità che da senso e significato a quei gesti. Le Parole del Padre, per la forza dello Spirito, rivelano l’identità e il mistero del Figlio. Ogni Battesimo è un’azione di Dio per accogliere tutte le creature nella comunione della Trinità.

LA CHIESA DI ASSISI CON TUTTE LE CHIESE UMBRE

L'escalation della violenza in Medio Oriente, specie nella striscia di Gaza, interpella con urgenza la coscienza di tutti gli uomini di buona volontà. Tra i focolai di guerra che insanguinano diverse regioni del mondo, il conflitto che, da troppo tempo, vede contrapposti israeliani e palestinesi ha speciale evidenza per le implicazioni umane, spirituali e di politica internazionale. A noi cristiani provoca particolare dolore anche per il fatto che questa regione così provata è la terra di Cristo. Non possiamo assistere indifferenti a quanto sta avvenendo. Non accettiamo che l'estremismo di Hamas usi le armi del terrore contro Israele e intenda cancellarne persino l'esistenza. Non accettiamo che l'autodifesa di Israele avvenga in modo tanto invasivo e con tanto spargimento di sangue. Procedere in questo modo significa alimentare un odio reciproco foriero di sempre ulteriori violenze. In sintonia con gli appelli del Santo Padre, chiediamo che la logica rabbiosa dell'odio non prevalga sulla speranza di potersi incontrare per riprendere il dialogo e mettere a punto le condizioni di una pace vera. Ci auguriamo che il ruolo dell'ONU si faccia sentire in modo efficace. Apprezziamo i tentativi della politica di aiutare i contendenti a sedersi intorno a un tavolo di trattative. La nostra testimonianza passa anche attraverso le forme della civile espressione della nostra opinione, in collaborazione con quanti, anche diversi da noi sul piano della fede, condividono questa visione pacifica e costruttiva, lontano da interessi di parte politica che mirano a lucrare consensi anche su questioni tanto dolorose. Il nostro contributo si esprime soprattutto attraverso la preghiera e la carità Mentre si muovono i passi della politica, è necessario che i cuori si aprano. È un dono da chiedere al Signore Gesù, che ha detto: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace". A lui ci rivolgiamo con fiducia. Pertanto nella giornata di domenica prossima 11 gennaio, in linea con quanto già spontaneamente si va facendo e si continuerà a fare, chiedo che in tutte le Messe si preghi in modo speciale per questa intenzione, e si aggiunga qualche iniziativa specifica, come l'adorazione eucaristica. Ciò avverrà nella stessa giornata alle ore 16,30, come iniziativa promossa dai Vescovi dell'Umbria e la speciale partecipazione delle persone di vita consacrata, nella Basilica di San Francesco. Da questa terra dove il Poverello ha dato una testimonianza di povertà e di pace che tocca il cuore di tutti gli uomini, voglia il Signore accogliere la nostra preghiera.
+ Domenico Sorrentino Vescovo
Assisi, 9 gennaio 2009

martedì 6 gennaio 2009

PRESEPE IN FAMIGLIA

Raccolta di Foto dei Presepi realizzati per il Natale 2008 nelle Famiglie di Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-PERUGIA

lunedì 5 gennaio 2009

NOTIZIE DALLA CHIESA UNIVERSALE

PARROCCHIE DI: S. MARIANO-GIRASOLE-S.SABINA CHIUGIANA-ELLERA-OLMO-FONTANA

UDIENZA DA BENEDETTO XVI E PELLEGRINAGGIO PAOLINO 11 FEBBRAIO 2009

Programma:

-Ore 05:00 Partenza dalla Cartolibreria Tonfani e C. Commerciale “La Galleria” di Ellera

in mattinata: udienza dal Papa-Pranzo al sacco

-Ore 16:00 S. Messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura

-Ore 20:00 rientro a casa

Per le ISCRIZIONI ENTRO IL 20 GENNAIO: Irene Cappelletti 075/5178886 Mario Campanile 329/0679602 Don Fabio 338/7622916 La QUOTA di partecipazione è di Euro 20,00 per gli adulti Euro 15,00 per i bambini

domenica 4 gennaio 2009

UNO E TRINO n° 1 del 4 Gennaio 2009















1° ANNO DI BLOG BUON COMPLEANNO "Notiziario del Ministrante"

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Esattamente 1 anno fa iniziavo questo Blog con un articolo sull'introduzione nella liturgia del nuovo Lezionario Festivo, non sapendo bene se ogni giorno sarei riuscito a trovare argomenti interessanti. Ero partito da una considerazione: E' il tempo che alla nostra comunità si parli con i nuovi strumenti offerti dal web. A distanza di un anno penso che la risposta sia affermativa; si spero di esserci riuscito, qualche volta meglio, qualche volta peggio, settimana per settimana grazie anche all'aiuto di Cristina Rossini con la sua rubrica "Pillole di Parola" sono riuscito a pubblicare la liturgia domenicale con le rispettive monizioni delle letture, le notizie riportate dall'informatore parrocchiale "UNO E TRINO" le notizie della Chiesa Universale e quelle della nostra Diocesi Perugina.Ogni giorno che passava il Blog si arricchiva di nuove idee e nuovi strumenti. Augurandovi un "Buon 2009"ringraziamo tutti coloro(4719) che hanno visitato il Blog e che ogni giorno tornano a trovarci, per le molte dimostrazioni di affetto e amicizia per i suggerimenti, gli incoraggiamenti e le critiche, che ci hanno stimolati a fare di più e fare meglio.......sicuri che continuerà a crescere la collaborazione con i fratelli della comunità e non, dai quali aspettiamo sempre suggerimenti e idee per migliorare il lavoro.Grazie di tutto questo.

Don Fabio e Mario

sabato 3 gennaio 2009

II DOMENICA DOPO NATALE

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
Prima lettura Sir 24,1-4.12-16
Seconda lettura Ef 1,3-6.15-18
Vangelo
Gv 1,1-18
MONIZIONE AMBIENTALE
Il mistero dell’incarnazione di Dio in suo figlio Gesù Cristo è così grande e meraviglioso che anche in questa domenica siamo chiamati a contemplarlo e a celebrarlo. Dio non ha voluto abbagliarci con la sua presenza sfolgorante, ma si è rivelato e comunicato a noi mediante la carne umana del suo Verbo eterno che è la stessa Sapienza di Dio. Il Signore ci doni uno spirito di sapienza e ci illumini per comprendere sempre più la grazia e la speranza, la gloria e l’eredità eterna che Gesù Cristo ci ha portato.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La Sapienza rappresenta il Verbo nella sua esistenza eterna, nella sua opera creatrice, e soprattutto nella sua azione-rivelazione nella storia di Israele.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo descrive il tempo della Chiesa e della nostra fede come tempo di una profonda conoscenza di Cristo e di comprensione della speranza ricevuta e della gloria promessa. È il tempo dell’approfondimento della fede e della focalizzazione di Gesù Cristo come rivelatore pieno e definitivo del Padre.
MONIZIONE AL VANGELO
La partecipazione dell’uomo alla vita di Dio è potuta avvenire perché il Verbo si è fatto carne. Il Bambino che contempliamo nel presepe è l’iniziativa di salvezza di Dio a favore dell’uomo, è Dio fatto uomo, è la Parola vivente per mezzo della quale il mondo è stato creato, è il rivelatore invisibile di Dio nella storia.