
Colore liturgico: Bianco
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
Prima lettura
Sir 24,1-4.12-16
Seconda lettura
Ef 1,3-6.15-18
Vangelo
Gv 1,1-18

MONIZIONE AMBIENTALE
Il mistero dell’incarnazione di Dio in suo figlio Gesù Cristo è così grande e meraviglioso che anche in questa domenica siamo chiamati a contemplarlo e a celebrarlo. Dio non ha voluto abbagliarci con la sua presenza sfolgorante, ma si è rivelato e comunicato a noi mediante la carne umana del suo Verbo eterno che è la stessa Sapienza di Dio. Il Signore ci doni uno spirito di sapienza e ci illumini per comprendere sempre più la grazia e la speranza, la gloria e l’eredità eterna che Gesù Cristo ci ha portato.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La Sapienza rappresenta il Verbo nella sua esistenza eterna, nella sua opera creatrice, e soprattutto nella sua azione-rivelazione nella storia di Israele.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
San Paolo descrive il tempo della Chiesa e della nostra fede come tempo di una profonda conoscenza di Cristo e di comprensione della speranza ricevuta e della gloria promessa. È il tempo dell’approfondimento della fede e della focalizzazione di Gesù Cristo come rivelatore pieno e definitivo del Padre.

MONIZIONE AL VANGELO
La partecipazione dell’uomo alla vita di Dio è potuta avvenire perché il Verbo si è fatto carne. Il Bambino che contempliamo nel presepe è l’iniziativa di salvezza di Dio a favore dell’uomo, è Dio fatto uomo, è la Parola vivente per mezzo della quale il mondo è stato creato, è il rivelatore invisibile di Dio nella storia.
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