sabato 19 settembre 2009

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE Oggi incontriamo il vero concetto di diaconia della chiesa e di ogni cristiano. L’autorità non è autoritarismo ma servizio alla comunità e ai fratelli. Tutti si devono fare servi gli uni degli altri, devono far crescere cioè aiutare i fratelli e la chiesa ad essere più luminosi e più giusti. La gerarchia cristiana che impone che il primo sia il servo di tutti anche se ci sembra paradossale deve animare la vita di tutti noi. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA (Sap 2,12.17-20)
Il libro della Sapienza manda un messaggio di fiducia e di costanza. Certo, apparentemente gli empi sembra che celebrino i loro trionfi sui fedeli e sui giusti, tanto che i credenti diventano il simbolo di ogni tempo dei sofferenti torturati dalla malizia umana. Ma nel loro orizzonte si profila la speranza del giudizio di Dio nei confronti dell’umanità giusta o peccatrice. Il cammino di chi ha fede ha un tracciato spesso oscuro, ma ha sempre la certezza di avere l’aiuto e il sostegno del Signore. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA (Giac 3,16-4,3) Giacomo contrappone due modelli di sapienza, cioè due progetti di vita, quasi due filosofie. La prima viene definita come dono di Dio e porta frutti di dolcezza e di amore, l’altra sapienza, quella demoniaca e terrena genera guerre e liti, fame di ricchezze e invidie, e una tensione nell’interno dell’uomo che lo fa essere eternamente insoddisfatto ed emarginato. MONIZIONE AL VANGELO (Mc 9,30-37) Sulla strada della passione e del perdere tutto, intrapresa da Gesù, i suoi discepoli discutono sulla conquista e sui diversi gradi della loro gerarchia futura. Cristo allora inizia una lezione fatta di parole e di un gesto simbolico. Le parole sono lapidarie: il vero primo del Regno di Dio è l’ultimo del regno degli uomini, il servo di tutti. Poi accogliendo un bambino indica nella sua piccolezza, nella sua semplicità, nella sua disponibilità fiduciosa e nel suo abbandono senza calcoli lo spirito che deve animare ogni cristiano.

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