sabato 26 settembre 2009

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini Prima lettura Num 11,25-29 Seconda lettura Giac 5,1-6 Vangelo Mc 9,38-43.45.47-48

MONIZIONE AMBIEMTALE La tentazione integralistica e settaria è una delle grandi malattie del cristianesimo di ogni tempo, cercare di monopolizzare Dio in un movimento, in una classe, in un gruppo porta a degenerare la fede anche se si pensa di conservarne la purezza. Invece di portare il vangelo come dono gratuito di Dio si preferisce accrescere il proprio gruppo. Allora la Chiesa non sarà più un corpo, ma una corporazione che pensa a nutrire se stessa, a far bella figura in mezzo ad altre associazioni e lo zelo che ne nasce non sarà quello del Vangelo, ma quello della propria identità. Il vero cristiano è colui che gioisce per il bene che è seminato in ogni uomo ed è rispettoso per l’anima di verità dispersa in ogni ideologia. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Giosuè vedendo lo Spirito di Dio superare i rigidi confini della classe sacra dei settanta anziani, grida a Mosè tutto il suo integralismo. Ma la grande guida ebraica risponde celebrando lo splendore della libertà e della generosità di Dio. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA Giacomo conclude la sua lettera con un’invettiva contro i ricchi; la sua denuncia è esplicita e diretta. Sulle vergogne dell’ingiustizia l’apostolo invoca ed annuncia il giudizio di Dio, a Lui nulla sfugge e davanti a Lui nessun appoggio e nessun alibi tiene. MONIZIONE AL VANGELO Due insegnamenti di Gesù ci sono riportati oggi dal Vangelo, il primo è quello che chi fa del bene con cuore sincero appartiene comunque alla comunità dei credenti. Il secondo e che certi atteggiamenti di superbia o di indifferenza devono essere dominati e orientati verso il bene, verso la luce e la speranza, altrimenti ci faranno sprofondare nel buio delle tenebre.

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