sabato 31 ottobre 2009

1 NOVEMBRE 2009 FESTIVITA' DI TUTTI I SANTI

Grado della Celebrazione: SOLENNITA' Colore liturgico: Bianco

PILLOLE DI PAROLA a cura di Crisina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE San Basilio scriveva che l’uomo, ogni uomo, è una creatura che ha ricevuto l’ordine di diventare santo. La liturgia di oggi ci rivela il progetto che Dio ha per tutti noi che è quello di raggiungere e far parte della divinità stessa, ci rivela anche lo strumento che il Signore ci dona per poterlo conseguire che è il farci suoi figli, e infine ci rivela quale deve essere il nostro contributo per la sua realizzazione che è quello di vivere secondo lo spirito delle Beatitudini. Aderendo a questo progetto capiremo che i Santi non sono l’eccezione, ma la norma dell’esistenza cristiana. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14) Il punto terminale e riassuntivo verso cui si muove l’umanità intera è Gesù Cristo che verrà raggiunto quando si comporrà nell’unità e nella pace tutto l’intero popolo di Dio. Il Sigillo che immette nella sfera divina è il Battesimo che rendendoci figli ci dona quel germe di eternità indispensabile per entrare a far parte di quella liturgia perenne descritta nel libro dell’Apocalisse, MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3) L’apostolo Giovanni descrive la radice della santità cristiana, essa nasce dall’amore divino che trasforma ogni creatura. L’uomo divenuto figlio di Dio può essere la sua icona luminosa, il suo amore ci rende simili a lui e quindi santi. MONIZIONE AL VANGELO (Mt 5,1-12)a Il ritratto ideale del santo è tutto all’interno delle Beatitudini. Esse non sono un complesso di norme e nemmeno un’elencazione di doveri cristiani. In quel discorso Gesù ci propone degli atteggiamenti di vita che sono di generosità e di donazione senza riserve. Il santo non è colui che ha raggiunto una tappa, ma colui che si supera continuamente in amore verso gli altri.

martedì 27 ottobre 2009

sabato 24 ottobre 2009

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Ogni incontro con Dio è una vocazione che fa iniziare un cammino con lui. Solo chi rimane inerte e ancorato alla propria esistenza non vuole invocare il Signore Gesù e quindi non lo incontra. Basta saper attendere con disponibilità, anche nei momenti più oscuri, anche quando ci si sente ai margini, anche quando sembra che tutto sia ostile, perché imprevista risuonerà quella voce che ha il potere di far rialzare, di trascinare, di coinvolgere, di cambiare la vita.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La comunità del popolo di Dio non è fata di forti, di potenti, di autosufficienti, ma di poveri, di ciechi, di zoppi. È a loro che è rivolto il volto paterno di Dio e da loro nasce la nuova umanità redenta. È con loro che il Signore costituisce la sua famiglia. E sarà la sua azione efficace a trasformare quella massa di miseri e di vittime in un popolo gioioso e glorioso.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Il sacerdote Gesù è mediatore perfetto tra l’umanità fragile e la grandezza di Dio proprio perché è sia uomo sia figlio di Dio. Egli comprende e compatisce le nostre miserie perché le ha vissute, così la funzione sacerdotale di Cristo risorto diventa lo strumento di liberazione per la miseria e a debolezza dell’umanità intera.
MONIZIONE AL VANGELO
Sotto la superficie esteriore della guarigione di Bartimeo si cela un segno più profondo, con quella fisica viene cancellata anche la cecità interiore. Una volta guarito,il cieco, non resta più ai margini della strada, ma con slancio segue Gesù nel suo destino di morte e di gloria. La storia di un miracolo diventa così la storia di una vocazione alla fede e al discepolato.

lunedì 19 ottobre 2009

sabato 17 ottobre 2009

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini

MONIZIONE AMBIENTALE La salvezza è frutto d’amore più che di sacrifici. La liturgia della Parola di oggi è percorsa dalla presenza di Cristo che dona la vita eterna a tutti noi non tanto con il dolore quanto piuttosto con l’amore che da senso al dolore e alla sofferenza. Cristo è il servo sofferente, Cristo è il sacerdote che sa compatire le nostre infermità, Cristo è il servo di tutti fino al punto di donare la propria vita per salvarci. Si è cristiani non per privilegio o per merito, ma per servizio. Le leggi che regolano la nostra fede non sono quelle economiche, ma sono quelle del cuore. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Is 53,10-11 Al centro della scena compare un personaggio misterioso: il Servo, cioè collaboratore del Signore, la sua esistenza è pura Grazia in quanto è una presenza viva nel mondo morto e desolato del peccato umano. È sfigurato dal dolore e disprezzato dalla società che teme il suo contagio. Ma la sua vita e la sua morte sono state il sacrificio espiatorio per tutti, il suo essere servo ha valso la nostra riconciliazione con Dio. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA Eb 4,14-16 Cristo si è fatto vicino a noi per recuperarci a Dio. Questa funzione mediatrice è per eccellenza sacerdotale, ed è così che egli diviene il Perfetto Sacerdote. A lui l’umanità peccatrice si rivolge certa di trovare non un sovrano che domina, ma un Signore che salva. MONIZIONE AL VANGELO Mc 10,35-45 Il codice dell’autorità e della responsabilità cristiana è antitetico rispetto a quello politico basato sul dominio, sul primato e spesso sullo sfruttamento. Ai figli di Zebedeo che rivendicano potere e privilegi, Gesù propone una vita di immolazione e di donazione. Anziché assicurare loro posti d’onore nel regno messianico chiederà loro disponibilità totale nei confronti dei fratelli. L’autorità che Gesù comunica a Giacomo, a Giovanni e a tutti noi, non è un dominio, ma dono dato da Dio per un servizio.

venerdì 16 ottobre 2009

A TUTTI GLI OPERATORI PASTORALI

Comunità Interparrocchiale di:
Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana
Nuova Chiesa Santa Maria della Speranza
PERUGIA

giovedì 15 ottobre 2009

A TUTTI I CATECHISTI

lunedì 12 ottobre 2009

sabato 10 ottobre 2009

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE Tra il regno della ricchezza e il Regno di Dio c’è opposizione assoluta. La liturgia di oggi ci indirizza un messaggio duro e facile al tempo stesso, severo nell’esigenza della rinuncia ma gioioso nella donazione perché sostenuta da Dio stesso. È la grazia divina infatti che rende possibile anche ciò che sembra assurdo e impossibile. La radicalità del Vangelo ci dice che non basta svuotare il cuore dall’io, dalle cose e dalle ricchezze, bisogna riempirlo di Dio, della vita, della Sapienza, dell’infinito. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA (Sap 7,7-11) Sfilano davanti al re Salomone, emblema del perfetto sapiente e uomo politico, i beni materiali: scettri, troni, ricchezze, gemme, oro, argento, salute, bellezza e la stessa luce. Eppure tutte queste realtà sono inconsistenti come una manciata di sabbia se comparate con la Sapienza, cioè la presenza di Dio che arricchisce l’uomo fino alla sua profondità. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA (Eb 4,12-13) La Parola di Dio è sempre provocazione, è spada che penetra, è pioggia che feconda, è rivelazione. La misura della nostra autentica accettazione e comprensione della stessa è verificabile vello sconvolgimento che porta nella nostra vita. Non basta possedere la Bibbia, bisogna leggerla, non basta leggerla, bisogna crederla, non basta crederla, bisogna viverla e innamorarsi di lei. MONIZIONE AL VANGELO (Mc 10,17-30) I beni materiali posseduti in abbondanza sono uno schermo invalicabile che ostacola la conversione e la sequela di Cristo. Per seguire Gesù non basta il distacco e la rinuncia ad ogni forma di ricchezza, quella ricchezza deve diventare lo strumento per sollevare coloro che soffrono, per trasformare la vita sociale. I beni materiali che di per se sono morti devono diventare vita, liberazione, gioia, speranza. Tutto questo si può ottenere per il miracolo operato dalla Grazia divina a cui nulla è impossibile.

venerdì 9 ottobre 2009