domenica 18 maggio 2008

Festività della SS. TRINITA

Liturgia della Domenica -Colore Bianco- Anno A

1 Lettura:Esodo 34,4b-6.8-9

Salmo:Dn 3,52.56

2 Lettura:2 Cor.13,11-13

canto al Vangelo:cf Ap.1,8

Vangelo:Gv.3,16-18



Pillole di Parole

a cura di Cristina Rossini

Tutta la nostra esistenza umana e religiosa è iniziata, prosegue e si concluderà ‘NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO’.
Benché la Santissima Trinità abiti in noi, la nostra mente non è in grado di penetrare la profondità di questo mistero. Dio ha manifestato il suo amore inviando sulla terra suo Figlio, Gesù di Nazaret. Lui ci ha detto che il nome proprio di Dio è Padre; che la sua onnipotenza è quella di un amore infinito e indefettibile; che lo Spirito Santo introduce i credenti nella comunione della santissima e indivisibile Trinità.

Prima lettura
Dopo la tragedia del rifiuto di Dio da parte di Israele e la scelta di adorare il vitello d’oro, il Signore stesso si rivela in due sue caratteristiche essenziali: il perdono e la giustizia. Mosè rappresentante di tutto il popolo dichiara l’importanza che ha questa rivelazione nell’esistenza di Israele.

Seconda lettura
Paolo chiude la sua seconda lettera ai Corinzi con il saluto trinitario,attribuisce ad ogni Persoma della Santissima Trinità i beni della salvezza: GRAZIA, AMORE e COMUNIONE.

Vangelo
Il mistero di Dio è legato all’amore che si comunica. Non in una manifestazione generica, ma in un evento storico, la missione salvatrice del Figlio Unigenito. E’ questo il tema di alcune battute del dialogo notturno tra Gesù e Nicodemo, simbolo degli uomini che cercano con cuore sincero.


LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Es 34, 4b-6. 8-9
Signore, Signore, Dio misericordioso e pietoso.

Dal libro dell'Esodo
n quei giorni, Mosè si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore
gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.
Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del
Signore. Il Signore passò davanti a lui proclamando: «Il Signore, il Signore, Dio
misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di fedeltà».
Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi
occhi, mio Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura
cervìce, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità».

Salmo Responsoriale Dn 3,52.56
A te la lode e la gloria dei secoli!

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso.

Benedetto sei tu nel trono del tuo regno.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Seconda Lettura 2 Cor 13, 11-13

La grazia di Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, siate lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano. La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo Cf Ap 1,8
Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene.
Alleluia.

Vangelo Gv 3, 16-18

Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».
Parola del Signore

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