sabato 31 maggio 2008

IX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO



Colore Liturgico:VERDE
Anno : A



Prima lettura: Dt 11,18.26-28.32
Salmo 30
2 Lettura: Romani 3,21-25a
Canto al Vangelo:
Vangelo:

PILLOLE DI PAROLE
di Cristina Rossini

La liberà di scegliere per la nostra vita è il dono più grande che Dio Padre ha fatto a tutti noi;con la libertà siamo stati investiti anche di una grossa responsabilità: quella di essere noi stessi arbitri del nostro destino. Il Signore però non ci ha lasciati soli e impreparati ad affrontare le conseguenze delle nostre scelte, fin dagli inizi ha dato al suo popolo gli strumenti, le indicazioni, i suggerimenti, gli esempi, i consigli, per indirizzarci verso le scelte giuste. Grazie ai suoi interventi e alle sue irruzioni nella nostra vita sappiamo bene come fare per essere costruttori del Regno di Dio e farne parte, ma sappiamo altrettanto bene come metterci fuori dallo stesso Regno. Scemà Israel!.....ascolta Israele!...
PRIMA LETTURA
Mosè invita il popolo di Israele a non andare alla ricerca di dei stranieri che non conosce ma di fidarsi e affidarsi al suo Dio, l’unico che lo ha salvato,lo ha nutrito, ha stretto con lui un’alleanza gli ha donato la Legge e continua a guidarlo. Fidarsi di Dio significa ancora oggi far entrare nel cuore e nell’anima la sua Parola.
SECONDA LETTURA
Il cuore della teologia paolina è che la salvezza dell’uomo non è generata da opere umane, ma grazie alla fede , la ottiene gratuitamente dall’opera rigenerante di Gesù Cristo.
VANGELO
E’ ancora la Parola di Dio protagonista di questo brano: chi la ascolta e la mette in pratica è sicuro di costruire la sua vita come se fosse una casa, sulla Roccia che è Cristo stesso, e non sulla sabbia che sono le nostre certezze, in modo che quest’edificio sia solido e resistente a qualsiasi calamità.

LITURGIA
Prima lettura
Dt 11,18.26-28.32 Io pongo davanti a voi benedizione e maledizione.

Dal libro del Deuteronòmio

Mosè parlò al popolo dicendo: «Porrete nel cuore e nell’anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi.Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione: la benedizione, se obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, che oggi vi do; la maledizione, se non obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, e se vi allontanerete dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto.Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io pongo dinanzi a voi». Parola di Dio

Salmo responsoriale
Sal 30

Sei tu, Signore, per me una roccia di rifugio.


In te, Signore, mi sono rifugiato,

mai sarò deluso;

difendimi per la tua giustizia.

Tendi a me il tuo orecchio,

vieni presto a liberarmi.

Sii per me una roccia di rifugio,

un luogo fortificato che mi salva.

Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,

per il tuo nome guidami e conducimi.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,

salvami per la tua misericordia.

Siate forti, rendete saldo il vostro cuore,

voi tutti che sperate nel Signore.

Seconda lettura
Rm 3,21-25a.28L’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, ora, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono.Infatti non c’è differenza, perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue. Noi riteniamo infatti che l’uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della Legge. Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 15, 5)

Alleluia, alleluia.Io sono la vite, voi i tralci,dice il Signore;chi rimane in me, e io in lui,porta molto frutto.Alleluia.


Vangelo
Mt 7,21-27La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.

+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi? Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».Parola del Signore

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