sabato 25 ottobre 2008

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Lettori per la Celebrazione: _________________ Sabato 25 Ottobre 2008-ore 17.00 Parrocchia S.Martino -Fontana Monizioni: Bruna Prima Lettura: Anna Maria Salmo: Valeria
Seconda Lettura:Emanuela D.
___________________ Domenica 26 Ottobre 2008-ore 8.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Paolo Prima Lettura: Silvana L. Salmo: Lucia L.
Seconda Lettura: Mario N.
_________________ Domenica 26 Ottobre 2008-0re 11.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Mario Camp. Prima Lettura: Cristina Salmo: Serena
Seconda Lettura: Simona
_________________________________________ Domenica 26 Ottobre 2008-ore10.00 Parrocchia S.Giovanni-Olmo Monizione: Rosanna Prima Lettura: Daniela
Salmo: Floriana Seconda Lettura: Letizia
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PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini Prima lettura Es.22,20-26 Seconda lettura 1Ts 1,5-10 Vangelo Mt 22,34-40
MONIZIONE AMBIENTALE Al Sinai Israele ha celebrato la sua alleanza con Dio, ha scoperto cioè che tra Dio e l’uomo può instaurarsi un dialogo e una collaborazione in vista della realizzazione di un progetto comune d’amore. L’iniziativa è partita come sempre dal Signore che si è messo sugli itinerari dell’umanità per incontrarla. Ora la parola passa all’uomo che deve impegnarsi a non lasciar spegnere questo dialogo. Il Decalogo con il blocco legislativo che ne consegue regola l’Alleanza tra il Creatore e ogni sua creatura di ogni tempo e in ogni tempo. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Il brano è una parte del Codice dell’Alleanza, una specie di carta costituzionale della teocrazia ebraica, che riporta teologicamente al Sinai, luogo della nascita della nazione ebraica. Ci sono inseriti una serie di precetti etico-sociali che ruotano intorno alle tre classi di cittadini privilegiati della terra promessa: il forestiero, l’orfano-vedova e l’indigente sono, infatti, i cittadini privi di un difensore. Ma Dio stesso ha deciso di assumerli sotto il suo patrocinio ufficiale e per questo la comunità deve circondarli di premura e di amore. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA Continua la descrizione della comunità cristiana di Tessalonica, esempio di tutti i credenti della Macedonia. Essa è imitatrice di Paolo perché accoglie la Parola, è imitatrice di Paolo anche nella forza con cui vive le grandi tribolazioni e le persecuzioni, è ancora imitatrice di Paolo perché compie con passione la missione di evangelizzazione in tutta la Grecia e altrove, è infine imitatrice di Paolo nell’entusiasmo della fede e nell’attesa della venuta del Signore. Imitare l’apostolo è come mettersi alla sequela di Cristo stesso. MONIZIONE AL VANGELO Nel dialogo provocatorio e polemico con i dottori della legge, Gesù coglie l’occasione per rivelare l’originalità assoluta del suo messaggio. Il suo atteggiamento scardina ogni forma di moralismo, Egli vuole creare un’atmosfera in cui vengono collocati ogni gesto e ogni risposta umana. Non è uno schema scalare di valori, ma è la ricerca dell’essenza di ogni esperienza, religiosa ed etica, è l’impostazione di un’intera esistenza. Per Cristo, la dimensione verticale (rapporto con Dio) e la dimensione orizzontale (rapporto con il prossimo) sono inscindibili, si incrociano e si vivificano reciprocamente e costituiscono l’essere cristiano totale e genuino.
LETTURE DELLA DOMENICA Prima lettura Es 22,20-26Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi. Dal libro dell’Èsodo
Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 17 Ti amo, Signore, mia forza
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato. Seconda lettura 1Ts 1,5-10Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia. Vangelo Mt 22,34-40Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso. + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore

venerdì 17 ottobre 2008

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Lettori per la Celebrazione: ___________________ Sabato 18 Ottobre 2008-ore 17.00 Parrocchia S.Martino -Fontana Monizioni: Enrico Prima Lettura: Clementina Salmo: Lucia M. Seconda Lettura:Graziella Ces ___________________ Domenica 18 Ottobre 2008-ore 8.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Valentina Prima Lettura: Giovanna Salmo: Silvia Seconda Lettura: Paolo _________________
Domenica 18 Ottobre 2008-0re 11.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Benedetta Prima Lettura: Ivana Salmo: Francesca Seconda Lettura: Mario Camp. _________________________________________ Domenica 18 Ottobre 2008-ore10.00 Parrocchia S.Giovanni-Olmo Monizione: Mario Ch. Prima Lettura: Pia Salmo: Graziella Cast. Seconda Lettura: Patrizia _________________________________________ PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini Prima lettura Is 45,1.4-6 Seconda lettura 1Ts 1,1-5b Vangelo Mt 22,15-21 MONIZIONE AMBIENTALE La testimonianza cristiana è anche civica, penetra nell’interno delle vicende storiche e politiche, ma lo fa con rigore, con giustizia, con genuino spirito di collaborazione. La correttezza fiscale, i doveri sociali, l’impegno pubblico per la giustizia sono altrettanti capitoli della morale cristiana, raramente testimoniati in pienezza, spesso disattesi e violati. Dopo aver reso a Dio quel che è di Dio nel tempio della liturgia, della casa, della coscienza personale, il cristiano deve rendere a Cesare quel che è di Cesare nella città, nel lavoro, nella politica, nella società. L’interferenza del religioso nel politico o il Cesare divinizzato non sono proposte evangeliche; la fedeltà alla scelta di fede è la migliore garanzia per una sana laicità della politica. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Ciro, nuovo re di Persia, fa crollare irrimediabilmente lo smisurato impero di Babilonia, e promulga nel 538 a.C. il famoso editto che permette agli esuli il ritorno in patria. Anche gli Ebrei dopo 50 anni possono rientrare nella loro terra. Il profeta li invita a fidarsi della proposta di Ciro, ripercorrendo un nuovo e ancora più grandioso esodo dalla schiavitù alla libertà. Ciro anche se pagano, diventa il "servo del Signore", l’unto, lo scelto, in lui si manifestano la potenza e la superiorità di Dio, che continua a svelarsi come il supremo arbitro della storia e del tempo. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA La prima lettera ai Tessalonicesi è il più antico documento scritto del cristianesimo. Composta a Corinto nel 51, dopo il viaggio di Paolo nella capitale della Macedonia dell’anno 50. L’apostolo, dopo i saluti, inizia descrivendo sinteticamente la comunità, che vive il suo rapporto con Dio con fede operosa, carità matura e speranza costante. MONIZIONE AL VANGELO Matteo ci presenta Gesù nel suo unico pronunciamento esplicito che riguarda la sfera politica. È suscitato da una provocazione sulla questione tributaria; il significato è ben più profondo, c’è un luogo in cui l’umano deve lasciare il posto al divino? C’è un limite oltre il quale anche il potere più grande si deve riconoscere inferiore al Signore dei Signori? I cristiani vivano il loro essere immagine riflessa di Dio nella storia in cui sono inseriti. Dopo aver messo il nostro cuore nelle mani di Dio è facile collocare tutto il resto nel posto e nella dimensione giusta. LETTURE DELLA DOMENICA Prima lettura Is 45,1.4-6 Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni. Dal libro del profeta IsaìaDice il Signore del suo eletto, di Ciro:«Io l’ho preso per la destra,per abbattere davanti a lui le nazioni,per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,per aprire davanti a lui i battenti delle portee nessun portone rimarrà chiuso.Per amore di Giacobbe, mio servo,e d’Israele, mio eletto,io ti ho chiamato per nome,ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.Io sono il Signore e non c’è alcun altro,fuori di me non c’è dio;ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,perché sappiano dall’oriente e dall’occidenteche non c’è nulla fuori di me.Io sono il Signore, non ce n’è altri».Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 95 Grande è il Signore e degno di ogni lode. Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi. Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli. Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri. Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine. Seconda lettura 1Ts 1,1-5bMèmori della vostra fede, della carità e della speranza. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.Parola di Dio Canto al Vangelo (Fil 2,15-16) Alleluia, alleluia. Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Alleluia. Vangelo Mt 22,15-21Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Parola del Signore

domenica 12 ottobre 2008

BREVE CRONACA DI UNA MISSIONE

Nelle Parrocchie di Chiugiana Olmo e Fontana di Perugia dal 27 Settembre al 12 Ottobre 2008, si è svolta la Missione Parrocchiale, voluta dal Parroco Don Fabio Quaresima e dal Consiglio Pastorale e predicato dai Padri Passionisti.Lo scopo della Missione nelle parole del vescovo mons.Giuseppe Chiaretti riscoprire l'identità cristiana attraverso l'ascolto della parola di Dio in una società del tutto secolarizzata. Si è iniziato con una processione.La presenza dei Padri Passionisti,ha dato il via alla processione verso la Chiesa di Chiugiana dove il vescovo mons.Giuseppe Chiaretti durante la Celebrazione Eucaristica ha consegnato il mandato ai Padri Passionisti e hai collaboratori della missione, l'omelia del vescovo sul vangelo della Domenica ( Matteo 21,28-32 ) hanno aperto la missione Parrocchiale. La popolazione si è coinvolta con 14 Centri di Ascolto messi a disposizione da altrettante famiglie della parrocchia.All'interno della Missione si sono celebrate la giornata del malato e la giornata della festa della vita.La missione si è conclusa domenica 12 Ottobre con una solenne concelebrazione eucaristica.Tanti i presenti all'appuntamento finale.Padre Aurelio D'Intimo ha chiamato una ad una le diverse componenti delle parrocchie per consegnare a loro ilmandato missionario: Gruppo Catechistico, Gruppo Liturgico, Gruppo Missionario, Gruppo Caritas, Gruppo Santa Marta (incaricati per la pulizia delle Chiese), Gruppo Scout, Gruppo Giovani.Ora è l'intera parrocchia a portare la propria testimonianza di fede e di opere nella vita di tutti i giorni.

venerdì 10 ottobre 2008

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

MONIZIONE AMBIENTALE

La moda dei fast-food oltre che rovinare lo stomaco rovina anche lo stile delle relazioni umane, corrompe il gusto del palato e il gusto della mente. Il cibo in tutte le civiltà non è solo un elemento di sopravvivenza ma è un grande strumento di comunicazione tanto da poter affermare che l’uomo è ciò che mangia. La Bibbia ci offre una vasta gamma di momenti fondamentali della vita esaltati e valorizzati da un pranzo a cominciare dalla circoncisione, gli anniversari, le alleanze familiari, le feste stagionali, il fidanzamento, le nozze e perfino i funerali. Il banchetto diventa allora il simbolo dei doni generosi di Dio, della Sua salvezza largamente offerta a tutti. Dio ci apre la sua casa, ci imbandisce i cibi più prelibati, ci vuole commensali con Lui.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Sul monte Sion il Signore prepara un pranzo sontuoso, regale, gli invitati sono tutti gli uomini senza distinzione; essi però prima di accedere al banchetto devono far cadere dagli occhi la loro cecità, è il velo delle lacrime che appanna la vista, è la miseria umana che deve essere annientata. Anzi muore la stessa morte, e si apre un orizzonte di felicità e di speranza per gli invitati che sono posti sotto la guida della mano del Signore.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

La dura vita del missionario ha insegnato a Paolo la totale disponibilità alla volontà di Dioche ora lo rende povero ed ora ricco, ora sazio e poco dopo affamato, ora nell’abbondanza e poi nella miseria. Ma c’è nell’interno dell’apostolo come un cuore che sempre batte e sempre sostiene il suo organismo e la sua avventura apostolica, è Cristo colui che da la forza

MONIZIONE AL VANGELO

Per spiegare il regno dei cieli Gesù lo paragona ad un solenne banchetto nuziale a cui si accede dietro invito speciale. Davanti al pranzo di salvezza e di amore offerto da Cristo ci può essere anche un rifiuto. Ma ecco la svolta insospettata, il pranzo di Dio non è sospeso, l’offerta non si spegne anzi risuona per quegli strani personaggi che nessuno vorrebbe avere accanto durante un banchetto servito su bianchi lini e con portate raffinate. È tutto un mondo di poveri, di emarginati e di esclusi dai pranzi ufficiali. Ma anche tra di tutti loro può nascere un dramma, può esserci il falso discepolo che solo Gesù sa smascherare, è colui che ha messo solo una toppa nuova su un vestito vecchio. Senza mutamento di abito, cioè senza conversione del cuore non si può partecipare al banchetto della comunione con Dio.

INIZIO DELLA LITURGIA Antifona d'ingresso Se consideri le nostre colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di te è il perdono, o Dio di Israele. (Sal 130,3-4) Colletta Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Prima lettura Is 25,6-10aIl Signore preparerà un banchetto, e asciugherà le lacrime su ogni volto. Dal libro del profeta Isaìa Preparerà il Signore degli esercitiper tutti i popoli, su questo monte,un banchetto di grasse vivande,un banchetto di vini eccellenti,di cibi succulenti, di vini raffinati.Egli strapperà su questo monteil velo che copriva la faccia di tutti i popolie la coltre distesa su tutte le nazioni.Eliminerà la morte per sempre.Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,l’ignominia del suo popolofarà scomparire da tutta la terra,poiché il Signore ha parlato.E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza,poiché la mano del Signore si poserà su questo monte». Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 22 Abiterò per sempre nella casa del Signore. Il Signore è il mio pastore:non manco di nulla.Su pascoli erbosi mi fa riposare,ad acque tranquille mi conduce.Rinfranca l’anima mia. Mi guida per il giusto camminoa motivo del suo nome.Anche se vado per una valle oscura,non temo alcun male, perché tu sei con me.Il tuo bastone e il tuo vincastromi danno sicurezza.Davanti a me tu prepari una mensasotto gli occhi dei miei nemici.Ungi di olio il mio capo;il mio calice trabocca.Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagnetutti i giorni della mia vita,abiterò ancora nella casa del Signoreper lunghi giorni. Seconda lettura Fil 4,12-14.19-20Tutto posso in colui che mi dà forza. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell’abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all’abbondanza e all’indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù. Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. Parola di Dio Canto al Vangelo (Ef 1,17-18) Alleluia, alleluia. Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati Alleluia. Vangelo Mt 22,1-14Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». Parola del Signore. Preghiera dei fedeli Rivolgiamo le nostre preghiere al Padre, perché asciughi dal nostro volto ogni lacrima e ci accolga al suo banchetto eterno, donandoci la salvezza e la felicità eterna. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore. 1. Perché la Chiesa annunci con gioia al mondo che Dio ha preparato per gli uomini un banchetto nuziale, la vita eterna, e che li attende per condividere con loro la felicità. Preghiamo. 2. Perché chi regge le sorti delle nazioni si orienti a pensieri e progetti di pace e di solidarietà, impegnandosi a costruire per tutti una società migliore. Preghiamo. 3. Perché nel cuore di ogni uomo, catturato e oppresso dagli affanni terreni, rinasca la speranza nella misericordia di Dio e nella vita beata. Preghiamo. 4. Perché i giovani attirati dal consumismo, dall’edonismo e dall’individualismo scoprano la bellezza dell’impegno solidale per gli altri, specialmente per i più poveri e deboli. Preghiamo. 5. Per tutti noi, affinché ci rivestiamo degli abiti della fede autentica e della carità operosa, della speranza che non delude. Preghiamo. O Padre, che ci hai raccolti nella Chiesa, comunità dei credenti, rendici forti per affrontare le prove della vita, testimoniando al mondo che la fede nel tuo nome conduce alla consolazione, in attesa del banchetto eterno nei cieli. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere, e fa’ che questo santo sacrificio, espressione perfetta della nostra fede, ci apra il passaggio alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Antifona di comunione I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla. (Sal 34,11) Preghiera dopo la comunione Padre santo e misericordioso, che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio, per questa partecipazione al suo sacrificio donaci di comunicare alla sua stessa vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli

MISSIONE PARROCCHIALE 2008

NEL TERRITORIO DI CHIUGIANA-ELLERA-OLMO-FONTANA (PG)
VENTIQUATTRO DOMANDE E VENTIQUATTRO RISPOSTE
Il Giorno più bello? OGGI
L'Ostacolo Più grande? LA PAURA
La Cosa più facile? SBAGLIARSI
L'Errore più grande? RINUNCIARE
La radice di tutti i mali? L'EGOISMO
La distrazione migliore? IL LAVORO
La sconfitta peggiore? LO SCORAGGIAMENTO
I migliori professionisti? I BAMBINI
Il primo bisogno? COMUNICARE
La Felicità più grande? ESSERE UTILI AGLI ALTRI
Il mistero più grande? LA MORTE
Il difetto peggiore? IL MALUMORE
La persona più pericolosa? QUELLA CHE MENTE
Il sentimento più brutto? IL RANCORE
Il regalo più bello? IL PERDONO
Quello indispensabile? LA FAMIGLIA
La rotta migliore? LA VIA GIUSTA
La sensazione più piacevole? LA PACE INTERIORE
L'accoglienza migliore? IL SORRISO
La migliore medicina? L'OTTIMISMO
La soddisfazione più grande? IL DOVERE COMPIUTO
La forza più grande? LA FEDE
Le persone più necessarie? I SACERDOTI
La cosa più bella del mondo? L'AMORE

MISSIONE PARROCCHIALE-Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-PERUGIA

-FESTA DELLA FAMIGLIA- don Fabio Quaresima Parroco della Comunità interparrocchiale Invita alla Celebrazione Eucaristica: Tutte le coppie con i propri Figli I Fidanzati Le Vedove Tutta la Comunità Parocchiale ----------------- Seguirà un AGAPE COMUNITARIA

sabato 4 ottobre 2008

VENTISETTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE La vigna, per l’intera Bibbia, è un simbolo trasparente del popolo di Dio e della sua storia, che continua per tutti i tempi. Ancora oggi noi siamo vigna del Signore, nel bene e nel male, nella prosperità e nella sciagura. Il dinamismo della salvezza esige due movimenti, quello dell’agricoltore che pianta e cura la vigna, e quello della vigna stessa che, come una creatura, deve rispondere con i suoi frutti. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Ai tempi di Isaia, in autunno, la vendemmia veniva solennizzata dalla festa delle Capanne. Ascolteremo un inno d’amore che veniva proclamato in questa occasione. È un canto religioso, che mette in luce la delusione di Dio, padrone della vigna, che per il Suo amore, viene ripagato dalla risposta negativa dell’uomo rappresentato dalla vigna. L’uomo può amareggiare il cuore di Dio, ne può ferire l’amore, lo può deludere nelle sue attese. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA La conclusione della lettera ai Filippesi contiene una serie di consigli per mantenere saldo quel rapporto di fedeltà che Dio ha instaurato con tutti noi. La preghiera genera serenità e gioia in ogni situazione, perché porta con sé quella pace che supera ogni attesa, donata come grazia da Dio. A questa effusione di grazia deve rispondere l’impegno quotidiano e completo di ognuno. VANGELO La parabola che ci racconta Gesù attraverso l’Evangelista Matteo è la storia di una rivolta contadina, la ribellione da parte di un gruppo di vignaioli al proprietario di una vigna loro affidata in gestione. Il proprietario è Dio, i vignaioli siamo tutti noi, i servi del padrone sono i profeti che vengono mandati, e l’ultimo inviato è Gesù. Al rifiuto ostinato della proposta che Dio continua a fare ad ogni sua creatura si oppone la disponibilità e la risposta positiva di altri, i lontani, i diversi, che invece accolgono lo stesso invito. Esiste sempre nella storia un piccolo gregge fedele che non delude la speranza che Dio nutre nei confronti dell’uomo. _____________________________ INIZIO DELLA CELEBRAZIONE
Antifona d'ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b) ______________________________ ______________________________ Colletta O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo... ______________________________ Prima lettura Is 5,1-7La vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele. Dal libro del profeta Isaìa Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna.Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. Egli l’aveva dissodata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato viti pregiate in mezzo vi aveva costruito una torre ie scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva; essa produsse, invece, acini acerbi. E ora, abitanti di Gerusalemmee uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha prodotto acini acerbi? Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa d’Israele; gli abitanti di Giuda sono la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi. Parola di Dio _______________________________ Salmo responsoriale Sal 79 La vigna del Signore è la casa d’Israele. Hai sradicato una vite dall’Egitto, hai scacciato le genti e l’hai trapiantata. Ha esteso i suoi tralci fino al mare, arrivavano al fiume i suoi germogli. Perché hai aperto brecce nella sua cinta e ne fa vendemmia ogni passante? La devasta il cinghiale del bosco e vi pascolano le bestie della campagna. Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. _____________________________________ Seconda lettura Fil 4,6-9Mettete in pratica queste cose e il Dio della pace sarà con voi. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica. E il Dio della pace sarà con voi! Parola di Dio ___________________________________________ Canto al Vangelo (Gv 15,16) Alleluia, alleluia. Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. Alleluia. ___________________________________________ Vangelo Mt 21,33-43Darà in affitto la vigna ad altri contadini. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:“La pietra che i costruttori hanno scartatoè diventata la pietra d’angolo;questo è stato fatto dal Signoreed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti. Parola del Signore _______________________________________________