
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Lettori per la Celebrazione:
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Sabato 25 Ottobre 2008-ore 17.00
Parrocchia S.Martino -Fontana
Monizioni: Bruna
Prima Lettura: Anna Maria
Salmo: Valeria
Seconda Lettura:Emanuela D.
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Domenica 26 Ottobre 2008-ore 8.30
Parrocchia S.Pietro-Chiugiana
Monizione: Paolo
Prima Lettura: Silvana L.
Salmo: Lucia L.
Seconda Lettura: Mario N.
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Domenica 26 Ottobre 2008-0re 11.30
Parrocchia S.Pietro-Chiugiana
Monizione: Mario Camp.
Prima Lettura: Cristina
Salmo: Serena
Seconda Lettura: Simona
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Domenica 26 Ottobre 2008-ore10.00
Parrocchia S.Giovanni-Olmo
Monizione: Rosanna
Prima Lettura: Daniela
Salmo: Floriana
Seconda Lettura: Letizia
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PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
Prima lettura
Es.22,20-26
Seconda lettura
1Ts 1,5-10
Vangelo
Mt 22,34-40
MONIZIONE AMBIENTALE
Al Sinai Israele ha celebrato la sua alleanza con Dio, ha scoperto cioè che tra Dio e l’uomo può instaurarsi un dialogo e una collaborazione in vista della realizzazione di un progetto comune d’amore. L’iniziativa è partita come sempre dal Signore che si è messo sugli itinerari dell’umanità per incontrarla. Ora la parola passa all’uomo che deve impegnarsi a non lasciar spegnere questo dialogo. Il Decalogo con il blocco legislativo che ne consegue regola l’Alleanza tra il Creatore e ogni sua creatura di ogni tempo e in ogni tempo.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il brano è una parte del Codice dell’Alleanza, una specie di carta costituzionale della teocrazia ebraica, che riporta teologicamente al Sinai, luogo della nascita della nazione ebraica. Ci sono inseriti una serie di precetti etico-sociali che ruotano intorno alle tre classi di cittadini privilegiati della terra promessa: il forestiero, l’orfano-vedova e l’indigente sono, infatti, i cittadini privi di un difensore. Ma Dio stesso ha deciso di assumerli sotto il suo patrocinio ufficiale e per questo la comunità deve circondarli di premura e di amore.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Continua la descrizione della comunità cristiana di Tessalonica, esempio di tutti i credenti della Macedonia. Essa è imitatrice di Paolo perché accoglie la Parola, è imitatrice di Paolo anche nella forza con cui vive le grandi tribolazioni e le persecuzioni, è ancora imitatrice di Paolo perché compie con passione la missione di evangelizzazione in tutta la Grecia e altrove, è infine imitatrice di Paolo nell’entusiasmo della fede e nell’attesa della venuta del Signore. Imitare l’apostolo è come mettersi alla sequela di Cristo stesso.
MONIZIONE AL VANGELO
Nel dialogo provocatorio e polemico con i dottori della legge, Gesù coglie l’occasione per rivelare l’originalità assoluta del suo messaggio. Il suo atteggiamento scardina ogni forma di moralismo, Egli vuole creare un’atmosfera in cui vengono collocati ogni gesto e ogni risposta umana. Non è uno schema scalare di valori, ma è la ricerca dell’essenza di ogni esperienza, religiosa ed etica, è l’impostazione di un’intera esistenza. Per Cristo, la dimensione verticale (rapporto con Dio) e la dimensione orizzontale (rapporto con il prossimo) sono inscindibili, si incrociano e si vivificano reciprocamente e costituiscono l’essere cristiano totale e genuino.
LETTURE DELLA DOMENICA
Prima lettura
Es 22,20-26Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.
Dal libro dell’Èsodo
Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso».
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Seconda lettura
1Ts 1,5-10Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo
Mt 22,34-40Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore
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