venerdì 17 ottobre 2008

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde Lettori per la Celebrazione: ___________________ Sabato 18 Ottobre 2008-ore 17.00 Parrocchia S.Martino -Fontana Monizioni: Enrico Prima Lettura: Clementina Salmo: Lucia M. Seconda Lettura:Graziella Ces ___________________ Domenica 18 Ottobre 2008-ore 8.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Valentina Prima Lettura: Giovanna Salmo: Silvia Seconda Lettura: Paolo _________________
Domenica 18 Ottobre 2008-0re 11.30 Parrocchia S.Pietro-Chiugiana Monizione: Benedetta Prima Lettura: Ivana Salmo: Francesca Seconda Lettura: Mario Camp. _________________________________________ Domenica 18 Ottobre 2008-ore10.00 Parrocchia S.Giovanni-Olmo Monizione: Mario Ch. Prima Lettura: Pia Salmo: Graziella Cast. Seconda Lettura: Patrizia _________________________________________ PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini Prima lettura Is 45,1.4-6 Seconda lettura 1Ts 1,1-5b Vangelo Mt 22,15-21 MONIZIONE AMBIENTALE La testimonianza cristiana è anche civica, penetra nell’interno delle vicende storiche e politiche, ma lo fa con rigore, con giustizia, con genuino spirito di collaborazione. La correttezza fiscale, i doveri sociali, l’impegno pubblico per la giustizia sono altrettanti capitoli della morale cristiana, raramente testimoniati in pienezza, spesso disattesi e violati. Dopo aver reso a Dio quel che è di Dio nel tempio della liturgia, della casa, della coscienza personale, il cristiano deve rendere a Cesare quel che è di Cesare nella città, nel lavoro, nella politica, nella società. L’interferenza del religioso nel politico o il Cesare divinizzato non sono proposte evangeliche; la fedeltà alla scelta di fede è la migliore garanzia per una sana laicità della politica. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Ciro, nuovo re di Persia, fa crollare irrimediabilmente lo smisurato impero di Babilonia, e promulga nel 538 a.C. il famoso editto che permette agli esuli il ritorno in patria. Anche gli Ebrei dopo 50 anni possono rientrare nella loro terra. Il profeta li invita a fidarsi della proposta di Ciro, ripercorrendo un nuovo e ancora più grandioso esodo dalla schiavitù alla libertà. Ciro anche se pagano, diventa il "servo del Signore", l’unto, lo scelto, in lui si manifestano la potenza e la superiorità di Dio, che continua a svelarsi come il supremo arbitro della storia e del tempo. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA La prima lettera ai Tessalonicesi è il più antico documento scritto del cristianesimo. Composta a Corinto nel 51, dopo il viaggio di Paolo nella capitale della Macedonia dell’anno 50. L’apostolo, dopo i saluti, inizia descrivendo sinteticamente la comunità, che vive il suo rapporto con Dio con fede operosa, carità matura e speranza costante. MONIZIONE AL VANGELO Matteo ci presenta Gesù nel suo unico pronunciamento esplicito che riguarda la sfera politica. È suscitato da una provocazione sulla questione tributaria; il significato è ben più profondo, c’è un luogo in cui l’umano deve lasciare il posto al divino? C’è un limite oltre il quale anche il potere più grande si deve riconoscere inferiore al Signore dei Signori? I cristiani vivano il loro essere immagine riflessa di Dio nella storia in cui sono inseriti. Dopo aver messo il nostro cuore nelle mani di Dio è facile collocare tutto il resto nel posto e nella dimensione giusta. LETTURE DELLA DOMENICA Prima lettura Is 45,1.4-6 Ho preso Ciro per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni. Dal libro del profeta IsaìaDice il Signore del suo eletto, di Ciro:«Io l’ho preso per la destra,per abbattere davanti a lui le nazioni,per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,per aprire davanti a lui i battenti delle portee nessun portone rimarrà chiuso.Per amore di Giacobbe, mio servo,e d’Israele, mio eletto,io ti ho chiamato per nome,ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.Io sono il Signore e non c’è alcun altro,fuori di me non c’è dio;ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci,perché sappiano dall’oriente e dall’occidenteche non c’è nulla fuori di me.Io sono il Signore, non ce n’è altri».Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 95 Grande è il Signore e degno di ogni lode. Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi. Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli. Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e potenza, date al Signore la gloria del suo nome. Portate offerte ed entrate nei suoi atri. Prostratevi al Signore nel suo atrio santo. Tremi davanti a lui tutta la terra. Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Egli giudica i popoli con rettitudine. Seconda lettura 1Ts 1,1-5bMèmori della vostra fede, della carità e della speranza. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace.Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione.Parola di Dio Canto al Vangelo (Fil 2,15-16) Alleluia, alleluia. Risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita. Alleluia. Vangelo Mt 22,15-21Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Parola del Signore

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