sabato 27 settembre 2008

CI SIAMO ! ! ! INIZIA LA MISSIONE

Questa Sera l'intera comunità di Chiugiana ha vissuto un Clima di grandeFesta:I Parrocchiani delle Chiese di Chiugiana-Olmo e Fontana si sono infatti riuniti nella Piazza della scuola elementare per accogliere i Missionari.La grazia del Signore si è riversata come pioggia nei nostri cuori con l'opera missionaria dei Padri Passionisti. L'Accoglienza per i missionari e la solennizzazione della missione sono state preparate con la collaborazione di tutti sotto la guida di don Fabio e di Padre Aurelio responsabile della Missione.Alcuni hanno messo a disposizione le proprie case per i Centri di Ascolto, molti altri hanno provveduto ad ospitare per la notte i padri, e altri ancora a preparare da mangiare per l'intera missione. Dopo il saluto ai padri missionari del parroco e dei rappresentanti del Consiglio Pastorale e della comunità giovanile, in processione si è raggiunta la parrocchia di Chiugiana dove S.E. Mons.Giuseppe Chiaretti Vescovo di Perugia durante la Concelebrazione Eucaristica ha consegnato ai Padri Passionisti la Bibbia, il Crocifisso e il mandato per la missione.A chiusura della giornata il Vescovo, don Fabio e i Padri missionari hanno incontrato i parrocchiani nella grande tenda istallata nel piazzale della Parrocchia per un Agape fraterna.
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- Saluto ai Padri Passionisti da Cristina Rossini a nome del Consiglio- Pastorale-
La nostra è una comunità frutto dell’unione di tre parrocchie, quella di Chiugiana, di Olmo e di Fontana; con tre storie per tanti modi diverse, ma che si sono nel corso degli anni incontrate fino a fondersi in vista di un progetto di comunione piena. Siamo complessivamente 7800 persone strutturate in 2700 famiglie. L’età, la condizione sociale, il grado di istruzione, come anche il territorio che ci accoglie,sono dei più eterogenei; l’area geografica collinare e pianeggiante ospita centri abitati antichi con caratteristiche medioevali e moderni quartieri che si distinguono per essere quasi dei dormitori, vista la scelta politica di fare della nostra una delle maggiori zone industriali limitrofe a Perugina. I fedeli praticanti si riuniscono intorno ai tre fulcri delle antiche parrocchie che sono le tre chiese intitolate a S. Pietro, S. Pellegrino e S. Martino. Pur essendo ormai lapopolazione multirazziale, è ancora dominante la fede cristiano-cattolica. Fede fondata prevalentemente sulla tradizione, ma con interessanti scintille di rinnovamento. Da diversi anni il nostro obiettivo pastorale è quello di creare la comunione dalle tre comunità. Lo stiamo facendo con i muri costruendo il complesso di S. Maria Madre della Speranza, ma vogliamo farlo anche con i cuori costruendo una chiesa di pietre vive. Precedenti esperienze di missione risalgono agli anni 40 e 50 i cui ricordi vivono solo nei cuori dei pochi testimoni rimasti. Ora ci fidiamo e ci affidiamo a questa nuova evangelizzazione convinti che noi faremo di tutto per seminare, ma il raccolto è nelle mani del Signore . ________________________________________________________________________________________________________________________________________
Saluto ai Missionari da Benedetta in rappresentanza della Comunità Giovanile
Noi giovani stiamo per vivere l'esperienza della missione per la prima volta.Nella nostra parrocchia sono presenti due cammini di fede per i giovani, i gruppi giovanissimi e giovani di Azione Cattolica e il gruppo Scout Agesci. Due realtà che convivono e collaborano insieme per la formazione delle nuove generazioni (dei più giovani).
Questo momento per noi si carica di attese e aspettative.
Speriamo che sia un'occasione per rinnovare il desiderio di Dio in coloro che sono lontani dalla fede,in modo particolare nedi giovani che,dopo l'iniziazionecristiana,non hanno piùfrequentato la parrocchia.
Vogliamo che la missione popolare sia anche per noi un momento profondo
per fortificare la nostra Fede,per radicarla a Cristo e alla Chiesa
Siamo convinti che lo Spirito Santo saprà guidare la nostra comunità nell'ascolto,nell'annuncio e nella preghiera.
A Lui e a Santa Maria della speranza affidiamo le giornate che ci attendono,con
la certezza fin da oggi che la missione sia un punto di svolta nella nostra testimonianza e apra nuove vie di conversione.
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_____________________________________________________________________________________________ PRIMA SETTIMANA DI MISSIONE Domenica 28 Settembre 2008
Durante tutte le S.Messe di chiugiana-Olmo e Fontana i sacerdoti Missionari hanno tenuto le Omelie e hanno esortato a vivere più intensamente i valori Evangelici, a non dimenticare mai che la Vocazione di tutta la famiglia dei figli di Dio è la santità e a ricordare che siamo tutti missionari.
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Lunedi 29, Martedi 30 Settembre,
Mercoledì 1 Ottobre e Giovedi 2 Ottobre 2008
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Nel primo pomeriggio il padre Missionario Aurelio ha incontrato i fanciulli delle scuole elementari coinvolgendoli con canti, giochi e stimolandoli tramite il disegno alla riflessione di alcuni racconti del Vangelo e di esperienze di vita.

Sono iniziati alle ore 21.00 nel territorio di Chiugiana-Ellera-olmo-Fontana (PG) i 14 Centri di Ascolto ospitati in dieci famiglie, tre strutture sociali e in un Hotel.

Alla fine degli incontri abbiamo chiesto ai presenti alcune impressione su questa iniziativa:
1- "I centri di Ascolto hanno dato a ciascuno la possibilità di dire quello che crede e che sente.Anche se forse non ho parlato molto, ho ascoltato quanto ciascuno ha condiviso della sua esperienza"

2°- "Ho sentito un camniamento interiore,beneficio prima di tutto per me.Ho accolto il Centro i Ascolto a casa mia per amore del mio prossimo, gente che nemmeno conoscevo"

3°- "Il Centro di Ascolto organizzato a casa mia ha riunito persone tra di loro sconosciute.Nonostante questo si è creata una unità, un cerchio di amore tra gente che ha in comune l'amore per Dio.Sono state superate facilmente le barriere dello sconosciuto, della timidezza e del timore. Sì a volte temiamo di aprire il cuore per condividere la nostra esperienza"

4°-"In questa prima settimana di Missione i Centri di Ascolto sono stati una cosa estremamente buona perchè ha offerto alla gente la possibilità di conoscersi meglio,cosicchè se ci sarà occasione di incontrarsi un'altra volta ci si dirà qualcosa in più di un saluto.Al centro di Ascolto la gente a condiviso i pensieri, i sentimenti e le ansie.

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XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
Pillole di Parole
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Il nostro rapporto con Dio, come quello tra ogni pare e figlio, è il frutto di atteggiamenti diversi, anche l’obbedienza che ogni figlio dovrebbe al proprio padre ha facce diverse: c’è un’obbedienza che ha il tono della deferenza, delle apparenze e dell’equilibrio ma che in profondità nasconde una sottile ribellione interiore. E c’è un’esteriore disobbedienza che presenta una superficie scomposta e indisciplinata ma che in realtà ha nel profondo una sostanza valida ed esemplare di impegno. L’invito di oggi è a non giudicare, a scommettere sulle segrete possibilità di ogni uomo, anche di chi ci sembra avvolto dal male. Ogni creatura ha sempre in sé la fiaccola dell’amore di Dio, anche quando è appannata dal peccato e ai nostri occhi sembra sul punto di estinguersi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Non è decisivo il passato che si ha dietro le spalle, né l’eredità di male che la società ci carica addosso, è fondamentale la risposta di conversione che la Parola di Dio esige. Se è sincera e vieve dal cuore può ribaltare ogni situazione. Non è un “si” che segue un “no”, ma di un “si” che distrugge un “no”.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA L’obbedienza nella donazione di sé è il modello che Paolo ci presenta fissando i suoi occhi nel Cristo crocifisso. Dono di sé che significa umiltà, vicinanza agli altri, eliminazione della superbia, del proprio interesse, del gusto del potere. Il ministero cristiano in ogni suo livello e forma è soprattutto servizio. Cristo è venuto per servire e si è fatto servo di tutti, obbedendo alla volontà del Padre.
MONIZIONE AL VANGELO Il quadretto di vita familiare che oggi l’evangelista Matteo ci racconta è comune a tutte le famiglie di tutti i tempi. Risposte diverse da figli diversi per lo stesso invito del padre. Tuttavia qualcosa di stonato e di imperfetto è presente sia nella disobbedienza sia nell’obbedienza dei due figli della parabola. IL Signore ci chiede di rispondere SI alla sua chiamata e poi di comportarci con coerenza.
INIZIO DELLA CELEBRAZIONE
Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia.
(Dn 3,31.29.30.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo... Prima lettura Ez 18,25-28Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso. Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta
dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o
piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a
causa di questo muore, egli muore appunto per il male che
ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha
commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere
se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe
commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio
Salmo responsoriale Sal 24 Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare
:ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Seconda lettura Fil 2,1-11Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche
conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di
spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione,
rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la
stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi,
con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.
Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello
degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia. Vangelo Mt 21,28-32
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani
del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si
rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella
vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e
vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli
rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha
compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti
venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto;
i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al
contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete
nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore Preghiera dei fedeli
Chiediamo al Padre di guidarci nella sua verità e di istruirci,
perché è lui il Dio della nostra salvezza e perché nella sua bontà
e rettitudine noi speriamo, convinti che ci guiderà secondo
giustizia.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Perché nella Chiesa ci sia consolazione in Cristo, conforto
derivante dalla carità, comunanza di spirito e sentimenti di
amore e di compassione. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano consapevoli di essere stati scelti e
mandati da Dio a lavorare la vigna del mondo, portando tra gli
uomini gli stessi sentimenti di Cristo. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che si spendono a favore dei poveri, dei
malati e degli emarginati, perché il Signore doni loro l’energia
dello Spirito e la consolazione della sua amicizia. Preghiamo.
4. Per coloro che rifiutano Cristo, perché non smettano di
cercare la verità ed il senso della vita, al fine di lasciare spazio
al Signore che troverà la via per farsi riconoscere. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità non ci siano vignaioli pigri,
egoisti o ipocriti, ma persone amorevoli e buone, umili e zelanti.
Preghiamo.
Ricordati, Padre, della tua fedeltà e della tua misericordia. Non
punirci per i nostri peccati, ma esaudisci le nostre preghiere,
perché possiamo essere come tu ci vuoi, seguendo la via
tracciata dal tuo Figlio Gesù. Te lo chiediamo per Cristo nostro
Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.

sabato 20 settembre 2008

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE Cambiare mentalità, sovverte e sconvolge completamente il modo di pensare e di vedere, il modo di valutare, il modo di vivere; questo ci chiede il Signore oggi. La nostra vita, pur rispettando le logiche e le leggi umane, non può essere guidata da quelle. I nostri progetti, anche i più ambiziosi, non potranno mai raggiungere la grandezza del Progetto che Dio ha per ognuno di noi; progetto di salvezza e di felicità eterna che si concretizza solo percorrendo strade conosciute solo dal Signore, vie che noi non conosciamo, non comprendiamo e a volte cerchiamo di rifiutare. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Il brano di Isaia è un canto del mistero dell’amore di Dio: il Signore, nella sua trascendenza, agisce secondo piani che la nostra piccola logica contesta. Il fidarsi di Dio comporta anche il rischi o e l’attesa, l’oscurità e la domanda. L’immensità di Dio è visibile proprio nella grandezza della misericordia e del perdono. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA La comunità di Filippi a cui Paolo si rivolge è insediata in un prospero centro ellenistico collocato in una pianura fertile in prossimità di miniere d’oro e d’argento. Oggi l’apostolo mette a confronto vita e morte alla luce del Cristo, che già riempie la sua vita terrena; ma lui comprende che morire è entrare nella pienezza della comunione con Dio. Paolo esprime il suo combattimento interiore tra l’amore per la vita umana e il desiderio della vita eterna. MONIZIONE AL VANGELO Il comportamento del protagonista della parabola evangelica è strano e irrazionale se giudicato secondo i normali criteri economici e sindacali. Il messaggio di Gesù ribalta totalmente il modo di vedere di tutti noi. La sua apertura del regno di Dio agli umili, ai peccatori e agli ultimi scandalizza gli uomini del suo tempo e continua a scandalizzare anche oggi. Il Vangelo è un dono di Dio e non un salario per le opere; la salvezza non è una ricompensa contrattuale ma è un’iniziativa divina fatta di comunione e di amore. INIZIO DELLA CELEBRAZIONE Antifona d'ingresso “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”. Colletta O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Prima lettura Is 55,6-9I miei pensieri non sono i vostri pensieri. Dal libro del profeta Isaìa Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 144 Il Signore è vicino a chi lo invoca. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Giusto è il Signore in tutte le sue viee buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. Seconda lettura Fil 1,20-24.27Per me vivere è Cristo. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo. Parola di Dio Canto al Vangelo (At 16,14) Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo. Alleluia. Vangelo Mt 20,1-16 Sei invidioso perché io sono buono? + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi». Parola del Signore Preghiera dei fedeli O Padre, le tue vie sovrastano le nostre vie e i tuoi pensieri i nostri pensieri: irrompi nei nostri cuori e ispira le nostre preghiere, perché possiamo accogliere e comprendere la tua logica d’amore. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore. 1. Perché tutti i battezzati si sentano amati e prescelti per una missione da svolgere nella Chiesa, impegnandosi a riconoscere il progetto che il Signore ha per ciascuno di loro. Preghiamo. Preghiamo. 2. Perché l’uomo del nostro tempo, che insegue sensazioni e novità, scopra la bellezza e la grandezza della fede e dunque àncori sempre più la sua vita in Cristo. Preghiamo. 3. Per gli anziani, perché orientino la loro esistenza verso i valori eterni, vivendo con sollecitudine e zelo la dimensione della preghiera. Preghiamo. 4. Per chi ha vissuto nella dissipatezza, sciupando il suo tempo e le sue qualità, perché si ravveda e sperimenti la gioia di essere accolto dal Signore come un operaio dell’ultima ora. Preghiamo. 5. Perché nella nostra comunità non ci sia indifferenza o pigrizia, ma vengano valorizzati i carismi di ciascuno per il bene comune. Preghiamo. Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, che rivolgiamo a te per collaborare al tuo disegno di salvezza, come operai nella vigna del mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Preghiera sulle offerte Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. Antifona di comunione Hai dato, Signore, i tuoi precetti, perché siano osservati fedelmente. Siano diritte le mie vie nell’osservanza dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5) Preghiera dopo la comunione Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

sabato 13 settembre 2008

MISSIONE PARROCCHIALE 2008

SEGRETERIA DELLA MISSIONE PARROCCHIALE LUNEDI 15 SETTEMBRE 2008 ore 18.00 NEI LOCALI DELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO APOSTOLO IN CHIUGIANA (PG) PRIMO INCONTRO ORGANIZZATIVO DEI VOLONTARI ALL'UFFICIO DI SEGRETERIA PER LA MISSIONE DEI PADRI PASSIONISTI NEL TERRITORIO DI CHIUGIANA-ELLERA-OLMO-FONTANA (PERUGIA)

MISSIONE PARROCCHIALE 2008 Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-(PG)

Quest'anno abbiamo a disposizione un Portale dove poter scrivere liberamente tutto quello che avviene durante la Missione.Inoltre, questo forum dove poter discutere con idee e suggerimenti sugli eventi previsti durante lo svolgimento della Missione.Il fine di questa inizitiva è lasciare su Internet attraverso questo Portale una traccia scritta di questa Missione dei Padri Passionisti per quelle persone che normalmente non partecipano a nessuna attività Parrocchiale.Per fare questo occorre un pizzico di buona volontà di tutte quelle persone che avendo a disposizione (a casa o in ufficio) l'occorrente per collegasi ad internet, possono parteciparvi attivamente scrivendo semplicemente ciò che accade durante i numerosi eventi della Missione.Cercheremo di registrare i discorsi durante gl'incontri dei centri d'ascolto, in modo da poter poi trascrivere le domande e le risposte più significative in una notizia da pubblicare sul portale, un pò come avviane in un'intervista giornalistica. In questo modo ogn'uno può scrivere anche nei giorni successivi all'incontro, le sue impressioni ed eventuali domande che avrebbe voluto porre ma in quel momento non ci aveva pensato.
Cordiali Saluti M.C.

Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-Perugia Missione Parrocchiale dei Padri Passionisti

Carissimi quest'anno 2008 il Signore ci fa dono della Santa Missione.Tale missione, animata dai Padri Passionisti e da generosi Laici, vuole essere un momento forte di annuncio del Vangelo a tutti ed una preziosa occasione per scoprire il DIO nascosto nel cuore di ogn'uno di noi, suoi figli. E' il Signore che bussa alle porte dei nostri cuori e delle case del suo popolo e si rende presente attraverso l'esempio e l'opera dei Missionari e dei laici.Costoro verranno in semplicità evangelica, come fratelli e sorelle .
Nel nome del Signore Gesù si renderanno disponibili all'ascolto paziente ed attento di tutti coloro che incontreranno sul loro cammino.Cerchiamo di cogliere quest'occasione di Grazia per la nostra Gioia.
Domenica 14 Settembre 2008 Padre Aurelio(Passionista) annuncierà in tutte le Messe la "Missione
Parrocchiale"e nel pomeriggio terrà il RITIRO per tutti gli operatori Pastorali e collaboratori Parrocchiali disponibili per i Centri di Ascolto della Missione.
Il Ritiro si svolgerà nei locali della Parrocchia di San Pietro Apostolo in Chiugiana (PG) dalle ore 15.00 in poi.

venerdì 12 settembre 2008

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

Domenica 14 Settembre 2008
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso
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^ Prima Lettura
Nm 21,4b-9
^ Seconda Lettura
Fil 2,6-11
^ Vangelo
Gv 3,13-17
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PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE Il 13 settembre 335 Elena e Costantino facevano consacrare a Gerusalemme la loro grande Basilica della Risurrezione, divenuta poi Basilica del S. Sepolcro. L’ edificio ingloba nel suo interno il piccolo colle del Calvario e il Sepolcro di Cristo. La celebrazione del 14 settembre ha avuto origine dalla venerazione della croce di Cristo iniziata il giorno successivo alla dedicazione della Basilica. La liturgia di oggi supera quel ricordo e vede nella Croce di Cristo eretta tra terra e cielo il simbolo della congiunzione salvifica tra il divino e l’umano. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Nel deserto Israele corre il rischio di essere eliminato a causa dei serpenti velenosi che si annidano tra le pietraie della steppa. L’implorazione di Mosè a nome del popolo ha una risposta da parte di Dio: il serpente di bronzo che fa erigere, se contemplato con gli occhi della fede, diventa l’antidoto contro il veleno dei serpenti; quello che era la causa della morte diventa lo strumento della vita. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA Il simbolo dell’esaltazione è alla base dell’inno che Paolo invia ai cristiani di Filippi, nella prima parte canta la discesa del Cristo che attraverso la totale spogliazione raggiunge l’abisso dell’umanità che è la morte e la morte in croce. La seconda parte del cantico si proietta verso i cieli, in cui Cristo diventa il SIGNORE. La Croce è l’abisso dell’abbassamento, ma è anche l’apice dell’esaltazione. Nella Croce non si scioglie solo l’opposizione tra mondo terreno e mondo divino, ma anche l’opposizione tra morte e vita. MONIZIONE AL VANGELO Gesù nel dialogo notturno con Nicodemo ripropone la sua elevazione in Croce come il centro di ogni salvezza. Citando l’episodio del serpente nel deserto, paragona se stesso a quel serpente: all’innalzare del primo subentra l’essere innalzato del Cristo, alla vita che si otteneva con lo sguardo della fede rivolto verso il serpente corrisponde la Vita Eterna che il Cristo elevato in Croce dona a chi crede in lui. ANTIFONA D'INGRESSO Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita erisurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (cf. Gal 6,14) COLLETTA O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... LITURGIA DELLA PAROLA PRIMA LETTURA -Nm 21,4b-9 Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita. Dal libro dei Numeri In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE-Sal 77 Non dimenticate le opere del Signore! Ascolta, popolo mio, la mia legge,porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.Aprirò la mia bocca con una parabola,rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. Quando li uccideva, lo cercavanoe tornavano a rivolgersi a lui,ricordavano che Dio è la loro rocciae Dio, l’Altissimo, il loro redentore. Lo lusingavano con la loro bocca,ma gli mentivano con la lingua:il loro cuore non era costante verso di luie non erano fedeli alla sua alleanza. Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,invece di distruggere.Molte volte trattenne la sua irae non scatenò il suo furore. SECONDA LETTURA -Fil 2,6-11 Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,non ritenne un privilegio l’essere come Dio,ma svuotò se stessoassumendo una condizione di servo,diventando simile agli uomini.Dall’aspetto riconosciuto come uomo,umiliò se stessofacendosi obbediente fino alla mortee a una morte di croce.Per questo Dio lo esaltòe gli donò il nomeche è al di sopra di ogni nome,perché nel nome di Gesùogni ginocchio si pieghinei cieli, sulla terra e sotto terra,e ogni lingua proclami:«Gesù Cristo è Signore!»,a gloria di Dio Padre.Parola di Dio CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia.Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,perché con la tua croce hai redento il mondo.Alleluia. VANGELO -Gv 3,13-17 Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».Parola del Signore PREGHIERA DEI FEDELI Come popolo redento invochiamo Dio nostro Padre che nell'albero della croce ci ridona il frutto della vita in Cristo suo Figlio. Preghiamo insieme e diciamo: Per il mistero della croce, salvaci, Signore. - Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio, preghiamo. - Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano servi e testimoni della sapienza dello Spirito, che scaturisce dalla croce, preghiamo. - Per tutti i membri del popolo di Dio, perché nella vita di ogni giorno esprimano la realtà della Messa, memoriale perenne della morte e risurrezione del Signore, preghiamo. - Per i perseguitati a causa della fede e della giustizia, perché dalla croce di Cristo attingano la certezza della vittoria dell'amore sull'odio e del bene sul male, preghiamo. Padre ricco di misericordia, che hai esaltato il tuo Figlio fatto obbediente fino alla morte, infondi in noi la forza dello Spirito, perché possiamo portare quotidianamente il peso e la gloria della croce. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Ci purifichi, o Padre, da ogni colpa il sacrificio del Cristo tuo Figlio, che sull’altare della Croce espiò il peccato del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. LITURGIA EUCARISTICA PREFAZIO La croce albero della vita. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nell’albero della Croce tu hai stabilito la salvezza dell’uomo, perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita, e chi dall’albero traeva vittoria, dall’albero venisse sconfitto, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode: Santo... ANTIFONA DI COMUNIONE Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”, dice il Signore. (Gv 12,32) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Signore Gesù Cristo, che ci hai nutriti alla mensa eucaristica, fa’ che il tuo popolo, redento e rinnovato dal sacrificio della Croce, giunga alla gloria della risurrezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

venerdì 5 settembre 2008

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: Domenica Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLE
a cura di Cristina Rossini
Prima lettura Ez 33,1.7-9 __________
Seconda lettura Rm 13,8-10 __________ Vangelo Mt 18,15-20
MONIZIONE AMBIENTALE Il tema della correzione fraterna è classico nella tradizione cristiana, il suo esercizio suppone umiltà reciproca, amore autentico, delicatezza e sensibilità interiore. Questo impegno governa il dialogo all’interno della comunità ecclesiale affinché essa sia sempre più luminosa. L’azione di reciproca correzione non è solo personale, è anche della comunità ed è sigillata dall’autorità stessa di Dio. Lo scopo ultimo infatti non è quello del giudicare o del condannare, ma è quello del salvare.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Ezechiele accosta la missione del profeta a quella di una sentinella che ha la funzione di spiare l’orizzonte della storia individuandone i segni nascosti, le tracce misteriose, le albe di vita e i tramonti di morte per comunicarle al popolo di Dio. La sua responsabilità è fondamentale tuttavia si arresta davanti alla libera scelta di ogni uomo che può restare indifferente o perfino ostile al suo allarme.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Come il primo inno alla carità inviato agli abitanti di Corinto, anche questo, per i romani, ha per soggetto l’amore che si fa dono; Paolo lo considera la base dell’esistenza e della morale di ogni comunità di tutti i tempi. La Carità, che non fa male a nessuno, è l’elemento coordinatore di ogni etica che, se mancasse, si ridurrebbe ad un cumulo slegato di precetti, ad un arido manuale di imposizioni legalistiche.
MONIZIONE AL VANGELO
Il percorso per l’incontro con Dio ha in se due dimensioni, naturalmente quella verticale, ma anche quella orizzontale; Matteo ci propone proprio questa che riguarda il rapporto con i fratelli che deve seguire delle vere e proprie "regole della comunità" guidate non dal pregiudizio, dalla superbia o dalla presunzione, ma soltanto dall’amore, un amore totalmente gratuito, un amore che si fa dono, che desidera solo la felicità dell’altro: l’amore di Dio. INIZIO DELLA CELEBRAZIONE
Antifona d'ingresso
Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)
Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Ez 33,1.7-9Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te. Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».Parola di Dio Salmo responsoriale (Sal 94 ) Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,acclamiamo la roccia della nostra salvezza.Accostiamoci a lui per rendergli grazie,a lui acclamiamo con canti di gioia.
Entrate: prostràti, adoriamo,in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,il gregge che egli conduce.
Se ascoltaste oggi la sua voce!«Non indurite il cuore come a Merìba,come nel giorno di Massa nel deserto,dove mi tentarono i vostri padri:mi misero alla provapur avendo visto le mie opere». Seconda lettura Rm 13,8-10Pienezza della Legge è la carità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.Parola di Dio
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,affidando a noi la parola della riconciliazione.Alleluia.
Vangelo Mt 18,15-20Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello. + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore Preghiera dei fedeli
La presenza di Gesù è garantita là dove la comunità è raccolta in preghiera. Confidiamo dunque nella mediazione di nostro Signore, chiedendo al Padre ciò di cui pensiamo di avere bisogno.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Perché la Chiesa sia casa accogliente per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, uniti dalla fede nell’unico Signore ed edificati dalla comunione fraterna. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano animati da uno spirito sincero di carità fraterna, che li porti a farsi uno con tutti, senza però venir meno alle istanze della verità. Preghiamo.
3. Perché nella nostra società, malata di individualismo e di relativismo, si diffondano i valori dell’onestà e del bene comune. Preghiamo.
4. Perché siano alimentate nel presbiterio l’unità e la comunione, cementate dalla presenza viva di Cristo. Preghiamo.
5. Perché ciascuno di noi sappia intessere un dialogo franco e sincero con i fratelli, amati come figli di uno stesso Padre. Preghiamo.
O Padre, che ascolti benigno le suppliche di coloro che, riuniti nel nome del tuo Figlio, si rivolgono a te con animo sincero, donaci di avere un cuore aperto al tuo volere, perché possiamo essere servi fedeli del tuo progetto d’amore sul mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.(Sal 42,2-3)
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.