
Domenica 14 Settembre 2008
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso
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^ Prima Lettura
Nm 21,4b-9
^ Seconda Lettura
Fil 2,6-11
^ Vangelo
Gv 3,13-17
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PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Il 13 settembre 335 Elena e Costantino facevano consacrare a Gerusalemme la loro grande Basilica della Risurrezione, divenuta poi Basilica del S. Sepolcro. L’ edificio ingloba nel suo interno il piccolo colle del Calvario e il Sepolcro di Cristo. La celebrazione del 14 settembre ha avuto origine dalla venerazione della croce di Cristo iniziata il giorno successivo alla dedicazione della Basilica. La liturgia di oggi supera quel ricordo e vede nella Croce di Cristo eretta tra terra e cielo il simbolo della congiunzione salvifica tra il divino e l’umano.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Nel deserto Israele corre il rischio di essere eliminato a causa dei serpenti velenosi che si annidano tra le pietraie della steppa. L’implorazione di Mosè a nome del popolo ha una risposta da parte di Dio: il serpente di bronzo che fa erigere, se contemplato con gli occhi della fede, diventa l’antidoto contro il veleno dei serpenti; quello che era la causa della morte diventa lo strumento della vita.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Il simbolo dell’esaltazione è alla base dell’inno che Paolo invia ai cristiani di Filippi, nella prima parte canta la discesa del Cristo che attraverso la totale spogliazione raggiunge l’abisso dell’umanità che è la morte e la morte in croce. La seconda parte del cantico si proietta verso i cieli, in cui Cristo diventa il SIGNORE. La Croce è l’abisso dell’abbassamento, ma è anche l’apice dell’esaltazione. Nella Croce non si scioglie solo l’opposizione tra mondo terreno e mondo divino, ma anche l’opposizione tra morte e vita.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù nel dialogo notturno con Nicodemo ripropone la sua elevazione in Croce come il centro di ogni salvezza. Citando l’episodio del serpente nel deserto, paragona se stesso a quel serpente: all’innalzare del primo subentra l’essere innalzato del Cristo, alla vita che si otteneva con lo sguardo della fede rivolto verso il serpente corrisponde la Vita Eterna che il Cristo elevato in Croce dona a chi crede in lui.
ANTIFONA D'INGRESSO
Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita erisurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (cf. Gal 6,14)
COLLETTA
O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA -Nm 21,4b-9
Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE-Sal 77
Non dimenticate le opere del Signore!
Ascolta, popolo mio, la mia legge,porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.Aprirò la mia bocca con una parabola,rievocherò gli enigmi dei tempi antichi.
Quando li uccideva, lo cercavanoe tornavano a rivolgersi a lui,ricordavano che Dio è la loro rocciae Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Lo lusingavano con la loro bocca,ma gli mentivano con la lingua:il loro cuore non era costante verso di luie non erano fedeli alla sua alleanza.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,invece di distruggere.Molte volte trattenne la sua irae non scatenò il suo furore.
SECONDA LETTURA -Fil 2,6-11
Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,non ritenne un privilegio l’essere come Dio,ma svuotò se stessoassumendo una condizione di servo,diventando simile agli uomini.Dall’aspetto riconosciuto come uomo,umiliò se stessofacendosi obbediente fino alla mortee a una morte di croce.Per questo Dio lo esaltòe gli donò il nomeche è al di sopra di ogni nome,perché nel nome di Gesùogni ginocchio si pieghinei cieli, sulla terra e sotto terra,e ogni lingua proclami:«Gesù Cristo è Signore!»,a gloria di Dio Padre.Parola di Dio
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,perché con la tua croce hai redento il mondo.Alleluia.
VANGELO -Gv 3,13-17
Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».Parola del Signore PREGHIERA DEI FEDELI Come popolo redento invochiamo Dio nostro Padre che nell'albero della croce ci ridona il frutto della vita in Cristo suo Figlio. Preghiamo insieme e diciamo: Per il mistero della croce, salvaci, Signore. - Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio, preghiamo. - Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano servi e testimoni della sapienza dello Spirito, che scaturisce dalla croce, preghiamo. - Per tutti i membri del popolo di Dio, perché nella vita di ogni giorno esprimano la realtà della Messa, memoriale perenne della morte e risurrezione del Signore, preghiamo. - Per i perseguitati a causa della fede e della giustizia, perché dalla croce di Cristo attingano la certezza della vittoria dell'amore sull'odio e del bene sul male, preghiamo. Padre ricco di misericordia, che hai esaltato il tuo Figlio fatto obbediente fino alla morte, infondi in noi la forza dello Spirito, perché possiamo portare quotidianamente il peso e la gloria della croce. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Ci purifichi, o Padre, da ogni colpa il sacrificio del Cristo tuo Figlio, che sull’altare della Croce espiò il peccato del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. LITURGIA EUCARISTICA PREFAZIO La croce albero della vita. È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nell’albero della Croce tu hai stabilito la salvezza dell’uomo, perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita, e chi dall’albero traeva vittoria, dall’albero venisse sconfitto, per Cristo nostro Signore. Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria, le Dominazioni ti adorano, le Potenze ti venerano con tremore. A te inneggiano i Cieli, gli Spiriti celesti e i Serafini, uniti in eterna esultanza. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode: Santo... ANTIFONA DI COMUNIONE Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me”, dice il Signore. (Gv 12,32) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Signore Gesù Cristo, che ci hai nutriti alla mensa eucaristica, fa’ che il tuo popolo, redento e rinnovato dal sacrificio della Croce, giunga alla gloria della risurrezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
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