sabato 20 settembre 2008

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Verde PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini MONIZIONE AMBIENTALE Cambiare mentalità, sovverte e sconvolge completamente il modo di pensare e di vedere, il modo di valutare, il modo di vivere; questo ci chiede il Signore oggi. La nostra vita, pur rispettando le logiche e le leggi umane, non può essere guidata da quelle. I nostri progetti, anche i più ambiziosi, non potranno mai raggiungere la grandezza del Progetto che Dio ha per ognuno di noi; progetto di salvezza e di felicità eterna che si concretizza solo percorrendo strade conosciute solo dal Signore, vie che noi non conosciamo, non comprendiamo e a volte cerchiamo di rifiutare. MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA Il brano di Isaia è un canto del mistero dell’amore di Dio: il Signore, nella sua trascendenza, agisce secondo piani che la nostra piccola logica contesta. Il fidarsi di Dio comporta anche il rischi o e l’attesa, l’oscurità e la domanda. L’immensità di Dio è visibile proprio nella grandezza della misericordia e del perdono. MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA La comunità di Filippi a cui Paolo si rivolge è insediata in un prospero centro ellenistico collocato in una pianura fertile in prossimità di miniere d’oro e d’argento. Oggi l’apostolo mette a confronto vita e morte alla luce del Cristo, che già riempie la sua vita terrena; ma lui comprende che morire è entrare nella pienezza della comunione con Dio. Paolo esprime il suo combattimento interiore tra l’amore per la vita umana e il desiderio della vita eterna. MONIZIONE AL VANGELO Il comportamento del protagonista della parabola evangelica è strano e irrazionale se giudicato secondo i normali criteri economici e sindacali. Il messaggio di Gesù ribalta totalmente il modo di vedere di tutti noi. La sua apertura del regno di Dio agli umili, ai peccatori e agli ultimi scandalizza gli uomini del suo tempo e continua a scandalizzare anche oggi. Il Vangelo è un dono di Dio e non un salario per le opere; la salvezza non è una ricompensa contrattuale ma è un’iniziativa divina fatta di comunione e di amore. INIZIO DELLA CELEBRAZIONE Antifona d'ingresso “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”. Colletta O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Prima lettura Is 55,6-9I miei pensieri non sono i vostri pensieri. Dal libro del profeta Isaìa Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Parola di Dio Salmo responsoriale Sal 144 Il Signore è vicino a chi lo invoca. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Giusto è il Signore in tutte le sue viee buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. Seconda lettura Fil 1,20-24.27Per me vivere è Cristo. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo. Parola di Dio Canto al Vangelo (At 16,14) Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo. Alleluia. Vangelo Mt 20,1-16 Sei invidioso perché io sono buono? + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi». Parola del Signore Preghiera dei fedeli O Padre, le tue vie sovrastano le nostre vie e i tuoi pensieri i nostri pensieri: irrompi nei nostri cuori e ispira le nostre preghiere, perché possiamo accogliere e comprendere la tua logica d’amore. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore. 1. Perché tutti i battezzati si sentano amati e prescelti per una missione da svolgere nella Chiesa, impegnandosi a riconoscere il progetto che il Signore ha per ciascuno di loro. Preghiamo. Preghiamo. 2. Perché l’uomo del nostro tempo, che insegue sensazioni e novità, scopra la bellezza e la grandezza della fede e dunque àncori sempre più la sua vita in Cristo. Preghiamo. 3. Per gli anziani, perché orientino la loro esistenza verso i valori eterni, vivendo con sollecitudine e zelo la dimensione della preghiera. Preghiamo. 4. Per chi ha vissuto nella dissipatezza, sciupando il suo tempo e le sue qualità, perché si ravveda e sperimenti la gioia di essere accolto dal Signore come un operaio dell’ultima ora. Preghiamo. 5. Perché nella nostra comunità non ci sia indifferenza o pigrizia, ma vengano valorizzati i carismi di ciascuno per il bene comune. Preghiamo. Ascolta, o Padre, le nostre preghiere, che rivolgiamo a te per collaborare al tuo disegno di salvezza, come operai nella vigna del mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Preghiera sulle offerte Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. Antifona di comunione Hai dato, Signore, i tuoi precetti, perché siano osservati fedelmente. Siano diritte le mie vie nell’osservanza dei tuoi comandamenti. (Sal 119,4-5) Preghiera dopo la comunione Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

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