Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Pillole di Parole
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Il nostro rapporto con Dio, come quello tra ogni pare e figlio, è il frutto di atteggiamenti diversi, anche l’obbedienza che ogni figlio dovrebbe al proprio padre ha facce diverse: c’è un’obbedienza che ha il tono della deferenza, delle apparenze e dell’equilibrio ma che in profondità nasconde una sottile ribellione interiore. E c’è un’esteriore disobbedienza che presenta una superficie scomposta e indisciplinata ma che in realtà ha nel profondo una sostanza valida ed esemplare di impegno. L’invito di oggi è a non giudicare, a scommettere sulle segrete possibilità di ogni uomo, anche di chi ci sembra avvolto dal male. Ogni creatura ha sempre in sé la fiaccola dell’amore di Dio, anche quando è appannata dal peccato e ai nostri occhi sembra sul punto di estinguersi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Non è decisivo il passato che si ha dietro le spalle, né l’eredità di male che la società ci carica addosso, è fondamentale la risposta di conversione che la Parola di Dio esige. Se è sincera e vieve dal cuore può ribaltare ogni situazione. Non è un “si” che segue un “no”, ma di un “si” che distrugge un “no”.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’obbedienza nella donazione di sé è il modello che Paolo ci presenta fissando i suoi occhi nel Cristo crocifisso. Dono di sé che significa umiltà, vicinanza agli altri, eliminazione della superbia, del proprio interesse, del gusto del potere. Il ministero cristiano in ogni suo livello e forma è soprattutto servizio. Cristo è venuto per servire e si è fatto servo di tutti, obbedendo alla volontà del Padre.
MONIZIONE AL VANGELO
Il quadretto di vita familiare che oggi l’evangelista Matteo ci racconta è comune a tutte le famiglie di tutti i tempi. Risposte diverse da figli diversi per lo stesso invito del padre. Tuttavia qualcosa di stonato e di imperfetto è presente sia nella disobbedienza sia nell’obbedienza dei due figli della parabola.
IL Signore ci chiede di rispondere SI alla sua chiamata e poi di comportarci con coerenza.
INIZIO DELLA CELEBRAZIONE
Antifona d'ingresso
Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia.
(Dn 3,31.29.30.43.42)
Colletta
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Ez 18,25-28Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.
Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta
dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o
piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a
causa di questo muore, egli muore appunto per il male che
ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha
commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere
se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe
commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 24
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare
:ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
Seconda lettura
Fil 2,1-11Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche
conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di
spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione,
rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la
stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi,
con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.
Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello
degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani
del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si
rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella
vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e
vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli
rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha
compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti
venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto;
i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al
contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete
nemmeno pentiti così da credergli».
Chiediamo al Padre di guidarci nella sua verità e di istruirci,
perché è lui il Dio della nostra salvezza e perché nella sua bontà
e rettitudine noi speriamo, convinti che ci guiderà secondo
giustizia.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.
1. Perché nella Chiesa ci sia consolazione in Cristo, conforto
derivante dalla carità, comunanza di spirito e sentimenti di
amore e di compassione. Preghiamo.
2. Perché i cristiani siano consapevoli di essere stati scelti e
mandati da Dio a lavorare la vigna del mondo, portando tra gli
uomini gli stessi sentimenti di Cristo. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che si spendono a favore dei poveri, dei
malati e degli emarginati, perché il Signore doni loro l’energia
dello Spirito e la consolazione della sua amicizia. Preghiamo.
4. Per coloro che rifiutano Cristo, perché non smettano di
cercare la verità ed il senso della vita, al fine di lasciare spazio
al Signore che troverà la via per farsi riconoscere. Preghiamo.
5. Perché nella nostra comunità non ci siano vignaioli pigri,
egoisti o ipocriti, ma persone amorevoli e buone, umili e zelanti.
Preghiamo.
Ricordati, Padre, della tua fedeltà e della tua misericordia. Non
punirci per i nostri peccati, ma esaudisci le nostre preghiere,
perché possiamo essere come tu ci vuoi, seguendo la via
tracciata dal tuo Figlio Gesù. Te lo chiediamo per Cristo nostro
Signore.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)
Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
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