Informatore Interparrocchiale di: Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana-Perugia email:santamariadellasperanzaperugia@gmail.com
sabato 28 febbraio 2009
Meditiamo Insieme ogni giorno della Quaresima
I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola
PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini

Dal libro della Gènesi
Dio disse a Noè/ e ai suoi figli con lui:/ «Quanto a me,/ ecco io stabilisco la mia alleanza con voi/ e con i vostri discendenti dopo di voi,/ con ogni essere vivente che è con voi,/ uccelli,/ bestiame e animali selvatici,/ con tutti gli animali che sono usciti dall’arca,/ con tutti gli animali della terra.// Io stabilisco la mia alleanza con voi:/ non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio,/ né il diluvio/ devasterà più la terra».// Dio disse:/ «Questo è il segno dell’alleanza,/ che io pongo tra me e voi/ e ogni essere vivente che è con voi,/ per tutte le generazioni future.// Pongo il mio arco sulle nubi,/ perché sia il segno dell’alleanza/ tra me e la terra.// Quando ammasserò le nubi sulla terra/ e apparirà l’arco sulle nubi,/ ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi/ e ogni essere che vive in ogni carne,/ e non ci saranno più le acque per il diluvio,/ per distruggere ogni carne».
Salmo responsoriale (di norma deve venire eseguito in canto) Sal 24
Rit.:Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza.
Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.
Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via.
Seconda lettura - Audio 1Pt 3,18-22
Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi,/ Cristo è morto una volta per sempre per i peccati,/ giusto per gli ingiusti,/ per ricondurvi a Dio;// messo a morte nel corpo,/ ma reso vivo nello spirito.// E nello spirito andò a portare l’annuncio/ anche alle anime prigioniere,/ che un tempo avevano rifiutato di credere,/ quando Dio,/ nella sua magnanimità,/ pazientava nei giorni di Noè,/ mentre si fabbricava l’arca,/ nella quale poche persone,/ otto in tutto,/ furono salvate per mezzo dell’acqua.// Quest’acqua,/ come immagine del battesimo,/ ora salva anche voi;/ non porta via la sporcizia del corpo,/ ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio/ da parte di una buona coscienza,/ in virtù della risurrezione di Gesù Cristo.// Egli è alla destra di Dio,/ dopo essere salito al cielo/ e aver ottenuto la sovranità sugli angeli,/ i Principati/ e le Potenze.
Vangelo - Audio Mc 1,12-15
Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
venerdì 27 febbraio 2009
giovedì 26 febbraio 2009
Meditiamo ogni giorno della quaresima
Messaggio della Madonna di Medjugorie del 25 febbraio 2009

mercoledì 25 febbraio 2009
Meditiamo ogni giorno della quaresima
SPECIALE QUARESIMA/Mercoledì delle Ceneri

martedì 24 febbraio 2009
Meditiamo ogni giorno della Quaresima
domenica 22 febbraio 2009
Domenica VII del Tempo Ordinario Anno B

PILLOLE DI PAROLA
a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia di oggi attraverso le due dichiarazioni di Isaia “io cancello i tuoi peccati” e di Gesù “ti sono rimessi i peccati” , è il canto del perdono e della liberazione dal male fisico e sociale.
È un canto gioioso perché ha il suo segno simbolico nella guarigione del corpo.
È un perdono a cui veniamo indirizzati anche attraverso la carità dei fratelli che, come le quattro persone pronte a reggere la barella del paralitico, ci conducono a Gesù.
È un perdono che è dono supremo di Dio e del suo Cristo ma che esige anche una risposta umana di fede.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Siamo nel VI secolo a.C. il popolo di Dio si trova deportato in Babilonia, Ciro re di Persia permetterà i primi ritorni in Palestina. Per il profeta Isaia è l’inizio di una nuova era che stacca definitivamente il passato dal futuro. Dio stesso sarà a capo del corteo dei rimpatriati. La realtà più sconcertante di questa nuova stagione in cui le cose di prima impallidiscono è l’emergere prepotente dell’amore di Dio che cancella tutti i nostri peccati e non si ricorda più delle nostre colpe.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
La difficile comunità di Corinto ha colpito Paolo con accuse, calunnie e ostilità, l’apostolo risponde presentando la figura del Cristo e del vero discepolo. Questi due ritratti si compendiano in una parola brevissima come un soffio, il SI. SI che vuol dire mettere la propria vita nelle mani di Dio, accogliendo pienamente la sua volontà. Ogni credente deve essere uomo del SI nel perdono, nella testimonianza e nella fede; così come lo è stato Paolo.
MONIZIONE AL VANGELO
Oggi assistiamo alla guarigione di un paralitico. Pur emergendo la dimensione corporale, che denota l’attenzione di Gesù nei confronti della sofferenza umana, è chiara la dimensione salvifica del gesto dove è tutto l’uomo ad essere liberato: il corpo dalla malattia, lo spirito dal peccato. Il potere di guarire i corpi è temporaneo e limitato, se non coinvolge l’uomo nelle più intime fibre del suo essere, nella sua umanità peccatrice. Gesù sceglie la via del perdono e ne fa intuire il primato rispetto a tutti gli altri doni.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:/ «Non ricordate più le cose passate,/ non pensate più alle cose antiche!// Ecco,/ io faccio una cosa nuova:/ proprio ora germoglia,/ non ve ne accorgete?// Aprirò anche nel deserto una strada,/ immetterò fiumi nella steppa.// Il popolo che io ho plasmato per me/ celebrerà le mie lodi.// Invece tu non mi hai invocato,/ o Giacobbe;/ anzi ti sei stancato di me,/ o Israele.// Tu mi hai dato molestia con i peccati,/ mi hai stancato/ con le tue iniquità.// Io,/ io cancello i tuoi misfatti/ per amore di me stesso,/ e non ricordo più i tuoi peccati».
Parola di Dio
Rit.:Rinnovaci, Signore, con il tuo perdono.
Beato l’uomo che ha cura del debole: nel giorno della sventura il Signore lo libera. Il Signore veglierà su di lui, lo farà vivere beato sulla terra, non lo abbandonerà in preda ai nemici.
Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; tu lo assisti quando giace ammalato. Io ho detto: «Pietà di me, Signore, guariscimi: contro di te ho peccato».
Per la mia integrità tu mi sostieni e mi fai stare alla tua presenza per sempre. Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, da sempre e per sempre. Amen, amen.
Gesù non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli,/ Dio è testimone che la nostra parola verso di voi/ non è «sì»/ e «no».// Il Figlio di Dio,/ Gesù Cristo,/ che abbiamo annunciato tra voi,/ io,/ Silvano e Timòteo,/ non fu «sì»/ e «no»,/ ma in lui/ vi fu il «sì».// Infatti tutte le promesse di Dio in lui/ sono «sì».// Per questo/ attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen»/ per la sua gloria.// È Dio stesso che ci conferma,/ insieme a voi,/ in Cristo/ e ci ha conferito l’unzione,/ ci ha impresso il sigillo/ e ci ha dato la caparra dello Spirito/ nei nostri cuori.
+ Dal Vangelo secondo Marco
sabato 21 febbraio 2009
CATTEDRALE DI PERUGIA- -21 FEBBRAIO 2009
" RICEVI IL SIGILLO DELLO SPIRITO SANTO CHE TI E' DATO IN DONO ": queste sono le parole , unite all'unzione con il Sacro Crisma, che il Vescovo Mons. Giuseppe Chiaretti ha rivolto personalmente a settantotto ragazzi della comunità interparrocchiale di Chiugiana,Olmo e Fontana , sabato 21 febbraio hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. Alloppio Luca, Bertinelli Elisa, Cassano Alessandra, De Cesare Eleonora, De Giorgi Sara, Del Cotto Andrea, Ghiappini Gerica, Magrini Beatrice, Manno Cristina, Mapelli Daniele, Masicci Martina, Massoli Alberto, Mezzaner Ciro, Migliaccio Maria Rosaria, Orlandi Federico, Panico Valentina, Pansanella Valentina, Paradisi Sofia, Pescari Lorenzo, Poponesi Sara, Ripandelli Elisa, Rondolini Mara, Scarpelloni Cristina, Segaricci Carlo, Sgommato Luigi, Sphao Endri, Tacconi Silvia, Travia Emanuele, Ubaldinelli Marzia, Scarabattoli Yuri, Alunni Edoardo, Bacocchia Roberto, Batocchioni Alessio, Biancalana Giovanni, Bottoloni Federico, Bragetta Andrea, Brufani Lorenzo, Brugiati Giulia, Cappelletti Nicolò, Calderini Laura, Cerri Emiliano, Cerri Ylenia, Chiatti Valentina, Colombo Bastianelli Anita, Dorillo Gemma, Fagioli Federico, Fanini Matteo, Fantoni Tommaso, Foresta Gnevra, Frattegiani Andrea, Furiani Luca, Gobbi Alessia, Gobbi Nicolò, Graziosi Letizia, Guadalupi Rossella, Lucarelli Simone, Manno Francesco, Marcugini Sofia, Massetti Cristiano, Meattelli Giulia, Melensi Martina, Mezzanotte Chiara, Miele Lisa Marie, Moschetti Ilaria, Orazi Andrea, Pierini Benedetta, Pisanò Emanuela, Ricci Vitiani Alice, Ricci Vitiani Eleonora, Rosati Diego, Sampogna Chiara, Santagà Lorenzo, Tan Kari, Tini Martina, Tomassini Gerardo, Tomassini Ginevra, Oubda Fidele. I ragazzi, dopo aver fatto un cammino di preparazione frequentando con impegno il catechismo, davanti al Vescovo e alla Comunità parrocchiale hanno confermato la loro fede in Dio, Padre buono e alla Chiesa. Ora questi ragazzi cresimati si sentono più maturi e ricchi dei doni che lo Spirito Santo ha dato loro; ma la Cresima, come ha detto il Vescovo nell'Omelia, non deve essere un punto di arrivo, bensì l'inizio di un cammino di fede e di testimonianza. Il Vescovo ha esortato i ragazzi a trovare un posto attivo nella comunità, a non tralasciare la preghiera personale, la messa domenicale e a seguire il codice evangelico per essere testimoni gioiosi in famiglia, nella scuola e nel gioco. Inoltre mons. Chiaretti ha ringraziato i genitori per il dono della vita ai loro figli, per il dono del battesimo ed ora per il dono della Confermazione nella fede e li ha esortati, insieme ai padrini e alle madrine e a tutta la comunità, ad accompagnare i ragazzi nel loro cammino con esempi di amore, di pace e di perdono.
giovedì 19 febbraio 2009
Notizie dalla Diocesi

lunedì 16 febbraio 2009
sabato 14 febbraio 2009
Parrocchia di Chiugiana-Ellera-Olmo-Fontana (Perugia)


Per i rabbini il lebbroso era un morto in vita tanto che una sua eventuale guarigione avrebbe suscitato l’effetto di una risurrezione da morte. Tale malattia era la più grave forma di impurità fisica che potesse capitare ad un uomo. Egli veniva privato della possibilità del culto e separato dalla comunione di vita con Dio come lo era chi stava nella tomba. Con Gesù tutto questo acquista un senso totalmente diverso, il dolore è un campo in cui la fede si può fortificare, e la Speranza può diventare certezza. È la grande occasione dell’esistenza da vivere e donare a Dio. Cristo è presente in questa esperienza umana, lotta contro il male e il limite. La dove c’è il dolore, là dove c’è la sofferenza o l’imperfezione, la c’è il Cristo e dovrebbe esserci ogni cristiano.


Nella nostra esistenza dobbiamo farci imitatori di Cristo, secondo il richiamo di Paolo; come lui dobbiamo farci peso dell’umanità che ci circonda. Il cristiano non può restare indifferente, è l’amore stesso di Cristo che ci spinge verso gli altri, in particolare verso tutti gli emarginati, i sofferenti, i bisognosi di ogni genere.

Gesù osa entrare in contatto con un lebbroso, egli vuole toccarlo, violando tutte le norme di purità, addossandosi il suo male, quasi condividendone il destino, spezzandone l’isolamento totale. Non è più il sacerdote dell’antico testamento che insegna al popolo che cosa si può o non si può fare,ciò che è puro e ciò che non lo è. Egli lo tocca, cioè prende su di se la sua infermità, partecipa della sua triste condizione. Il cristiano autentico deve camminare come il suo Signore sulle strade dei malati di ogni tipo di lebbra, provando compassione per loro, stendendo le mani, toccando le piaghe e implorando guarigione e liberazione dall’Unico che può salvare veramente.
INIZIO DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
giovedì 12 febbraio 2009
LA PARROCCHIA
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mercoledì 11 febbraio 2009
Pienone oggi per l'Udienza generale del Papa
sabato 7 febbraio 2009
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO





giovedì 5 febbraio 2009
PREGHIERE

DIOCESI di PERUGIA-CITTA' della PIEVE

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