domenica 1 marzo 2009

Meditiamo Insieme

Lunedì I Settimana di Quaresima Dall’antifona d’ingresso: «Come gli occhi dei servi sono attenti ai cenni del padrone, così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio» (Sal 122,2). L’uomo guarda a Dio solo quando gli interessa, solo quando vuole strapparGli qualche grazia, ma poche volte si ricorda di guardar Lo sulla croce con le braccia aperte che muore per i nostri peccati. Dio dovrebbe interessare all’uomo perché è stato e sarà l’unico mezzo della sua salvezza, e perché, attraverso il Suo esempio di vita, deve imparar a vivere. Dal libro del Levitico: «Siate santi, perché Io, il Signore, Dio vostro, sono santo. Non ruberete né userete inganno o menzogna gli uni a danno degli altri. Non giurerete il falso servendovi del Mio nome: profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore. Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo... Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio... Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente, ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo, né coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore, non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello» (Lv 19,1ss). Camminiamo perciò agli occhi di Dio che vede anche l’uomo che trama inganni all’altro uomo. L’uomo crede di poter usurpare il posto di Dio sulla terra e di aver il potere di far soffrire il suo fratello. Ma Dio ci dice continuamente: «Sono Io il Signore». Madre Provvidenza

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