lunedì 9 marzo 2009

MEDITIAMO INSIEME

Martedi 10 Marzo 2009 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì" dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. Il più grande tra voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato”. Mi metto nelle tue mani, Gesù, perché le mie opere siano sempre nel Tuo nome, perché nel mio cuore non vi sia spazio per l’egoismo e io possa riconoscere i miei fratelli, perché l’invidia non mi accechi e io Ti riconosca sempre come Maestro, perché facendomi servo io innalzi sempre il Tuo nome. E’ necessario staccare anche per poco tempo dalla quotidianità e puntare lo sguardo in alto verso la luce, predisponendo mente e cuore.

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